“L’impegno dei lavoratori dopo le stragi di Capaci e Via D’Amelio”. Articolo di Luigi Sbarra su ‘L’Economia del Corriere del Mezzogiorno’


Il 27 giugno di quell’anno centomila lavoratori giunsero in Sicilia a Palermo da ogni parte d’Italia dietro le bandiere dei sindacati per chiedere giustizia, legalità, sviluppo. Ci fu una grande manifestazione unitaria, la più imponente nella storia del Mezzogiorno, che costituì una svolta per la nascita di un sentimento collettivo di ‘rivolta delle coscienze’ nei confronti del ricatto criminale”. Così il segretario generale della CISL, Luigi Sbarra, ricorda sul “Corriere del Mezzogiorno – Economia” le tragiche vicende del 1992, con le stragi di Capaci e Via d’Amelio, di cui ricorre il trentennale e che saranno oggetto di una manifestazione in programma oggi al Foro Italico di Palermo, con la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Sbarra, che interverrà alla manifestazione, sottolinea nel suo articolo come il mondo del lavoro sia stato allora in prima linea nell’affermare il primato della legalità e della giustizia, ricordando anche come la povertà, la mancanza di lavoro e le disuguaglianze siano il terreno di coltura in cui più facilmente si annida la criminalità organizzata. “Legalità e crescita sociale marciano insieme – scrive Sbarra – per questo va rafforzata la presenza dello Stato e vanno avviate politiche di coesione”.