Le disposizioni approvate dal Parlamento nel luglio scorso in sede di conversione del D.L. 73/2021 comportano la necessità di modificare le regole con cui si svolgeranno i concorsi ordinari già banditi con i Decreti 498/2020 e 499/2020, per i quali le domande di partecipazione sono state presentate nell’estate dell’anno 2020, e che riguardano rispettivamente la scuola dell’infanzia e primaria (per un totale di 12.836 posti) e la secondaria di I e II grado (per complessivi 33.000 posti).
I concorsi non sono stati finora espletati a causa dell’emergenza da covid 19, con l’unica eccezione delle classi di concorso cosiddette STEM (A020, A026, A027, A028 e A041,) i cui concorsi si sono svolti e conclusi nel corso dell’estate.
Perché le nuove regole di svolgimento dei concorsi possano trovare applicazione anche per quelli banditi in precedenza, occorre l’emanazione di un Decreto del Ministro, che è stato oggetto dell’informativa sindacale svolta il 27 ottobre e sul quale deve ora esprimere il proprio parere il CSPI.
Nel corso dell’informativa la Cisl Scuola ha prima di tutto affermato la necessità e l’urgenza di affrontare il tema del reclutamento in un’ottica complessiva, incentrando finalmente la discussione e il confronto su soluzioni realmente efficaci traguardando “a regime” un sistema non costituito unicamente dalle sole procedure concorsuali per esami. Ha chiesto pertanto che si riconosca, come prevede peraltro il Patto per la scuola del maggio scorso, un ruolo di interlocuzione e di proposta delle organizzazioni sindacali, evitando il continuo ricorso a soluzioni assunte in emergenza e sotto l’assillo delle scadenze legate alle operazioni di assunzione in ruolo.
Nel merito del provvedimento, che in parte modifica anche i concorsi già banditi, la CISL Scuola ha chiesto che la riserva del 30% dei posti ai precari con tre anni di servizio – contenuta nel DL 73/2021 – trovi applicazione già per le graduatorie di merito dei concorsi di cui ai decreti 498 e 499.
Ha contestato poi il fatto che non si preveda anche la pubblicazione della graduatoria degli idonei oltre a quella dei vincitori, pubblicazione che si ritiene necessaria e opportuna sia ai fini di eventuali scorrimenti, sia perchè col superamento delle prove consegue comunque l’abilitazione anche chi non viene assunto in ruolo.
Ha chiesto inoltre di integrare i titoli di accesso al concorso per la scuola dell’infanzia con il diploma triennale di scuola magistrale, peraltro già preso in considerazione all’atto della presentazione delle domande nel luglio 2020, e infine di definire in modo chiaro ed esplicito il punteggio da attribuire ad ogni risposta esatta e alle risposte errate o non date.
Modifiche introdotte rispetto ai bandi originari dei concorsi 2020.
Viene abolita la prova preselettiva.
Il concorso inizierà pertanto con una prova scritta (una sola prova anche per la secondaria il cui concorso in precedenza ne prevedeva due); la prova sarà “computer based” con 50 quesiti a risposta multipla (di cui una sola esatta) per rispondere ai quali i candidati avranno a disposizione 100 minuti. I quiz saranno così articolati :
Concorso per i posti comuni
40 quesiti volti all’accertamento delle competenze e delle conoscenze in relazione alle discipline oggetto di insegnamento nella scuola primaria, ai campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e delle discipline afferenti alla classe di concorso per la secondaria
5 quesiti a risposta multipla sulla conoscenza della lingua inglese al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue
5 quesiti a risposta multipla sulle competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.
Concorso per i posti di sostegno
40 quesiti a risposta multipla inerenti alle metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di disabilità, finalizzati a valutare le conoscenze dei contenuti e delle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità.
5 quesiti a risposta multipla sulla conoscenza della lingua inglese al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue
5 quesiti a risposta multipla sulle competenze digitali inerenti all’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.
La prova scritta, cui sono assegnati un massimo di 100 punti, è superata conseguendo un punteggio minimo di 70/100
Il quesiti saranno redatti da una apposita commissione nominata dal Ministero sulla base dei programmi già pubblicati nei bandi del 2020.
Chi supera la prova scritta è ammesso a sostenere la prova orale, che avrà una durata massima complessiva di 30 minuti per il concorso per scuola dell’ infanzia e primaria e di 45 minuti per il concorso per la secondaria. La prova consiste nella progettazione di una attività didattica. Anche per la prova orale il punteggio massimo assegnabile è di 100 punti e si intende superata con un punteggio di almeno 70/100.
La commissione esaminatrice dispone infine di 50 punti per i titoli, in modo che il punteggio massimo conseguibile è complessivamente di 250 punti.
Per espressa previsione normativa non è ammessa la presentazione di nuove domande. Ricordiamo che quelle presentate a suo tempo erano state 76.757 per i concorsi di scuola primaria e infanzia e ben 430.585 per la secondaria.