L’Esecutivo Nazionale della CISL Scuola, riunito in modalità telematica il giorno 13 febbraio 2021, udita la relazione della segretaria generale Maddalena Gissi la approva con i contributi emersi dal dibattito.
L’Esecutivo Nazionale sottolinea come in tutti i congressi territoriali e regionali della Cisl Scuola fin qui svolti sia stata posta con grande rilievo la necessità di riaffermare a tutti i livelli la centralità della contrattazione come ambito nel quale si esprime al massimo grado il protagonismo del sindacato, per il quale l’esercizio del ruolo negoziale rappresenta elemento fondante e costitutivo.
La firma del contratto integrativo sulla mobilità, la cui necessità e urgenza scaturivano anche dall’esigenza di porre rimedio agli effetti di interventi legislativi sopravvenuti nell’arco del triennio di vigenza del precedente contratto, mentre interpreta in chiave di piena coerenza l’orientamento e l’auspicio espresso nel dibattito congressuale, consente di dare una concreta e positiva risposta alle attese della categoria, in particolare per quanto riguarda il personale docente soggetto a vincoli nella mobilità imposti da provvedimenti di legge e che il contratto attenua in maniera significativa, soprattutto consentendo a tutto il personale neoassunto negli ultimi due anni e in quelli successivi di produrre domanda di trasferimento, possibilità ad oggi negata.
Un’azione condotta attraverso il negoziato con l’obiettivo prioritario di tutelare e riconoscere esigenze mortificate dalla legge, mentre restituisce al sindacato la capacità di incidere concretamente sul piano della tutela del personale che rappresenta, contribuisce ad accrescere la motivazione ad un sostegno attivo della sua presenza e della sua iniziativa da parte del personale della scuola, rafforzando in termini complessivi la coesione della categoria.
Le recenti prese di posizione di alcune sigle non firmatarie del CCNI, con attacchi portati alla CISL Scuola attraverso dichiarazioni fondate sulla distorsione dei fatti ed espresse in qualche caso con toni e accenti offensivi, determinano una situazione in cui rischia di essere difficilmente recuperabile una frattura che investe il piano dei riferimenti di identità e valori cui fanno riferimento modelli diversi di azione sindacale, con possibili ripercussioni negative su una consolidata pratica di azioni unitarie condotte a tutti i livelli.
La scelta di privilegiare un modello di sindacato conflittuale si è tradotta nella proclamazione dello sciopero del 10 dicembre, che la CISL Scuola non ha condiviso. Proprio la scarsissima adesione del personale è la dimostrazione lampante di quanto quel modello sia avulso dal contesto particolare e straordinario che il Paese sta vivendo e lontano dal sentire reale del mondo della scuola.
Solo assumendo a riferimento la concretezza dei problemi e la centralità della contrattazione come ambito fondamentale e primario di azione del sindacato sarà possibile evitare un’ulteriore esasperazione degli elementi di contrasto, la cui prevalenza, specie in considerazione dell’imminente avvio del negoziato per il rinnovo del CCNL, andrebbe sicuramente a discapito dei risultati che l’azione sindacale deve puntare a conseguire a beneficio del personale rappresentato.
L’Esecutivo Nazionale, mentre prende atto con soddisfazione delle numerose attestazioni di apprezzamento espresse da lavoratrici e lavoratori per quanto ottenuto col CCNI sulla mobilità, impegna l’organizzazione a valorizzare il risultato conseguito in tutte le occasioni di confronto con la categoria legate anche alla campagna in atto per il rinnovo delle RSU.
La capacità e la determinazione dimostrate in sede negoziale dalla CISL Scuola, contando sul pieno e fattivo supporto della Confederazione, rappresentano una risorsa preziosa e indispensabile per rendere incisivo e produttivo il confronto anche su altri temi, a partire da quello sulla gestione delle risorse e sulle azioni attuative del PNRR e da quello che si svolgerà con l’apertura del tavolo negoziale sul CCNL, non più rinviabile dopo l’ufficializzazione dell’atto dell’indirizzo presentato a tutte le organizzazioni sindacali il 1° febbraio scorso.
Si tratta di appuntamenti determinanti per l’Italia e per il sistema di istruzione e formazione, cui la CISL Scuola si presenta pronta e preparata, forte del dibattito congressuale svoltosi in tutte le province e regioni e che si concluderà a marzo con la celebrazione del Congresso Nazionale, sostenuta dalla forte spinta partecipativa che si sta registrando con la presentazione delle liste per il rinnovo RSU e avendo da tempo definito anche obiettivi e priorità in vista della trattativa per il rinnovo del CCNL.
APPROVATO ALL’UNANIMITÀ