Si è appena concluso l’incontro tra Ministero e OO.SS. avente ad oggetto la riapertura del CCNI sulla mobilità.
L’incontro è stato convocato dalla Direzione Generale del Personale del Ministero per dar seguito a quanto previsto dall’ordinanza 69476 del Tribunale di Roma che ha individuato un comportamento antisindacale da parte del Ministero in occasione del CCNI sottoscritto il 27 gennaio 2022. Nonostante l’opposizione alla sentenza presentata dal Ministro e in attesa della relativa udienza, l’Amministrazione ha ritenuto di dover dare esecuzione alla sentenza stessa nel rispetto dei tempi previsti. Con l’occasione della riapertura della trattativa, l’Amministrazione ha presentato un testo per il biennio 2023/2025 nel quale vengono recepite tutte le modifiche legislative intervenute successivamente alla firma del contratto del 27 gennaio scorso: si tratta di modifiche che, se da una parte annullano i vincoli per il personale assunto fino all’a.s. 2021/22 (conversione in legge del D.L.21/2022), dall’altra prevedono nuovi vincoli alla mobilità per effetto del D.L.36/2022 convertito nella Legge 79/2022.
La Cisl Scuola ha affermato, in premessa, la piena validità delle operazioni di mobilità per l’a.s.2022/23 che hanno consentito ad oltre 15.000 docenti “vincolati” di ottenere il trasferimento. Inoltre ha chiarito che, indipendentemente dalla sentenza, il CCNI del 27 gennaio deve necessariamente essere oggetto di una riapertura per eliminare ogni vincolo per tutti gli assunti fino al 2021/22. Ciò in linea con quanto già verificatosi in occasione degli utilizzi del luglio scorso allorchè gli interessati non sono stati soggetti a limitazioni della mobilità sulla sede di titolarità, tenuto conto delle modifiche all’art.399, comma 3, del testo unico istruzione apportate dal D.L.21/2022.
La Cisl Scuola ha infine sostenuto che la eventuale sottoscrizione del nuovo CCNL, per il quale è in corso la trattativa all’ARAN, comporterà comunque come conseguenza l’esigenza di definire un nuovo CCNI a partire dal 2023/2024 sulla mobilità con le regole che saranno previste dal CCNL.
Nel merito dei nuovi vincoli introdotti dal D.L.36/2022 che prevedono il nuovo obbligo di permanenza per un triennio non più sulla sede di titolarità bensì sulla scuola in cui si è svolto il periodo di prova, la Cisl Scuola non condivide la linea interpretativa del Ministero che intende darne applicazione a partire dagli assunti 2022/23.
L’Amministrazione ha manifestato l’esigenza di proseguire nella trattativa calendarizzando incontri settimanali.
Oltre agli spazi che vogliamo individuare in sede di trattativa all’ARAN continua l’impegno della Cisl Scuola per ottenere modifiche di legge finalizzate all’eliminazione dei vincoli attraverso la presentazione di emendamenti alle Camere che si sono appena insediate.