Sulla percentuale di vaccinati tra il personale scolastico le stime diffuse nei giorni scorsi vanno abbondantemente riviste. È stato lo stesso Ministro dell’Istruzione, in apertura dell’incontro di oggi con i segretari generali dei sindacati scuola, a rilevare come più dell’85% del personale si sia vaccinato, una percentuale destinata a salire se si conteggiano anche coloro che si sono sottoposti alla vaccinazione al di là della cosiddetta corsia preferenziale. Si conferma in sostanza la necessità di non circoscrivere l’attenzione solo a questo tema, pur rilevante, mentre è urgente e indispensabile affrontare tutti gli altri aspetti che incidono sulla possibilità di garantire le attività didattiche in condizioni di sicurezza.
Che queste debbano svolgersi per tutti in presenza è obiettivo al quale sia i sindacati che il Ministro intendono assegnare un’assoluta priorità. I tempi tuttavia sono molto stretti per sciogliere molti dei nodi su cui da tempo la CISL Scuola ha richiamato l’attenzione: evitare il sovraffollamento delle aule, garantire le necessarie dotazioni di sicurezza e tutte le azioni di supporto alle scuole sotto il profilo sanitario, assicurare una gestione dei servizi di trasporto tale da prevenire eccessivi assembramenti attraverso regole opportune sulla capienza dei mezzi. Non è stato confortante, a tale riguardo, l’andamento dell’incontro svoltosi in mattinata sull’aggiornamento del protocollo di sicurezza, rivelatosi del tutto interlocutorio: il rischio è che si arrivi all’avvio del nuovo anno scolastico senza avere risolto i tanti problemi che da tempo e più volte sono stati evidenziati.
È chiaro che si tratta di questioni che investono responsabilità e competenze di soggetti diversi (enti locali, Regioni, aziende sanitarie) e sulle quali è indispensabile una diretta assunzione di iniziativa da parte dell’intero governo. In tal senso è rivolto anche l’impegno assunto dal Ministro a riferire in sede di Esecutivo, nel più breve tempo possibile, gli esiti del confronto in atto con le organizzazioni sindacali.
Roma, 27 luglio 2021
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Vaccinazione personale scolastico, completare la campagna che deve riguardare anche i precari. Ma non è il solo problema che ha la scuola.
Il vaccino si sta rivelando l’arma più efficace di contrasto al coronavirus, come attestano chiaramente i dati sulla diffusione del contagio. Vaccinarsi è il modo migliore per tutelarsi dal rischio di contagiare sé stessi e gli altri: per questo è anche un atto che risponde a principi di responsabilità e senso civico. Noi abbiamo chiesto da subito che al personale scolastico fosse riservata una corsia di accesso preferenziale alle vaccinazioni; se il numero dei non vaccinati è ancora alto, lo si deve in gran parte al modo incerto e contraddittorio con cui si sono susseguite informazioni e decisioni circa le tipologie di vaccino da utilizzare. Ora occorre risolvere quelle indecisioni e indicare in modo chiaro come la campagna di vaccinazione può essere portata a termine, includendo tra il personale scolastico anche i tanti precari ai quali va data la stessa possibilità di accesso del personale di ruolo. È auspicabile che non diventi necessario fare ricorso a norme vincolanti, anche se va detto che il rifiuto di vaccinarsi dovrebbe essere legato a comprovate ragioni di natura sanitaria.
Adottare misure che garantiscano a settembre una ripresa in sicurezza delle attività didattiche in presenza, per tutti gli ordini e gradi di scuola, è senz’altro un’assoluta priorità. Non ci si fermi però soltanto al problema delle vaccinazioni, fondamentale ma non certo unico: servono strutture e organici adeguati, al fine di evitare ogni eccesso di affollamento, va sciolto il nodo del trasporto locale, così come quello dei supporti di natura sanitaria alle scuole. Avere classi meno numerose non serve solo a limitare i rischi di contagio, è condizione necessaria per consentire una personalizzazione della didattica con cui far fronte efficacemente al fabbisogno di recupero dopo due anni scolastici gestiti in evidente sofferenza. Si misurerà proprio su questi aspetti la credibilità degli impegni assunti per restituire alla scuola la giusta centralità.
Roma, 20 luglio 2021
Maddalena Gissi, segretaria generale CISL Scuola
Gissi: sui dati INVALSI non fermiamoci al commento, passiamo alle azioni necessarie
Non sorprendono più di tanto i dati del rapporto INVALSI 2021, che evidenziano come la pandemia abbia avuto ricadute importanti anche sui livelli di apprendimento nelle fasce d’età su cui, come di consueto, viene condotta annualmente l’indagine. Era inevitabile che ciò accadesse, in un contesto segnato da lunghi periodi di sospensione delle attività in presenza, nei quali la didattica a distanza si è rivelata un rimedio solo parziale, nonostante il grande sforzo messo in atto dal mondo della scuola. Può essere casomai sorprendente quanto emerge dall’indagine circa il sostanziale mantenimento dei risultati, rispetto agli anni precedenti, nelle classi della scuola primaria: frutto anche, probabilmente, del fatto che la primaria ha lavorato molto di più in presenza rispetto alla secondaria, ma varrebbe la pena chiedersi, come ha fatto del resto lo stesso Ministro Bianchi, se ciò non sia anche legato ai modelli e agli stili della didattica che caratterizzano quel grado di scuola.
La lettura dei dati INVALSI conferma peraltro consuete fragilità e criticità di un sistema che fatica a intervenire efficacemente e in modo risolutivo su squilibri già tristemente noti, quelli che vedono penalizzate le situazioni di maggior disagio socio economico, sia in ambito familiare che territoriale. Sappiamo bene che si tratta di problemi non generati dalla pandemia, che li ha tuttavia resi ancor più evidenti e gravi, come ci confermano i dati INVALSI. Allora forse vale la pena andare oltre l’analisi e il commento di quei dati, puntando invece l’attenzione su ciò che va messo in campo per dare immediate risposte a ciò che dai dati stessi emerge: ridare al sistema di istruzione la sua funzione di ascensore sociale, eliminare o almeno ridurre disparità così accentuate, selezionando e finalizzando opportunamente le azioni interventi necessarie. Sono gli obiettivi su cui da subito delineare una strategia efficace di intervento e di investimento, utilizzando al meglio le risorse del PNRR e attuando coerentemente ciò che prevede il Piano per la scuola al centro del Paese.
Roma, 15 luglio 2021
Nota del ministero che fissa i termini per la presentazione delle istanze finalizzate all’inserimento negli elenchi aggiuntivi alle graduatorie provinciali per supplenza GPS di I fascia e corrispondenti graduatorie di istituto di II fascia.
Le domande si possono presentare nel periodo compreso tra il 16 luglio 2021 (h. 9,00) ed il 24 luglio 2021 (h. 14,00).
Hanno titolo a presentare istanza di inserimento coloro che conseguono l’abilitazione o il titolo di specializzazione sul sostegno entro il 31 luglio, termine fissato dal dectreto legge 73/2021.
Coloro che conseguono il titolo successivamente alla data del 24 luglio 2021 si iscriveranno con riserva, che sarà sciolta a seguito di comunicazione via PEC dell’avvenuto conseguimento agli uffici competenti entro il giorno 01 agosto 2021.
Gli aspiranti già iscritti nelle GPS e che richiedano l’inserimento negli elenchi aggiuntivi, dovranno trasmettere la domanda al medesimo Ambito territoriale destinatario della precedente istanza di inclusione.
Gli aspiranti non inseriti in alcuna GPS, oppure collocati in una diversa GPS rispetto a quella per la quale presentano domanda per l’inserimento negli elenchi aggiuntivi, indicheranno nell’istanza anche le sedi prescelte, fino ad un massimo di 20 istituzioni scolastiche, ai fini dell’iscrizione nelle correlate GI di II fascia.
Bando concorso STEM
INCONTRO SU ASSEGNAZIONI PROVVISORIE E UTILIZZAZIONI
L’incontro su assegnazioni provvisorie e utilizzazioni, originariamente calendarizzato per la mattinata, è stato posticipato, su richiesta dell’Amministrazione, alle ore 15.30.
Nel corso dell’incontro, il Capo Dipartimento ha informato che, rispetto alla bozza di circolare oggetto di confronto con le Organizzazioni Sindacali, sono state accolte alcune delle richieste esplicitamente avanzate dalla CISL Scuola e dagli altri sindacati.
In particolare:
- è stata corretta la disposizione che impediva di produrre domanda di assegnazione provvisoria ai docenti assunti in data 01/09/2019 ai sensi del DDG 85/2018 (Fit). Ricordiamo, infatti, che tali docenti già lo scorso anno scolastico hanno potuto produrre istanza di assegnazione provvisoria, non essendo coinvolti nel nuovo blocco quinquennale introdotto in sede di conversione del D.L.126/2019, quindi in data successiva alla loro assunzione;
- è stato rimosso anche il blocco relativo ai docenti assunti sempre da graduatorie ex DDG 85/2018 (FIT) pubblicate entro il 31/08/2018 che hanno ripetuto, nell’a.s.2020/21, l’anno di prova. Tali docenti potranno produrre domanda di assegnazione provvisoria in modalità cartacea.
Con riferimento al “blocco quinquennale”, su forte pressione della CISL Scuola e delle altre OO.SS., l’Amministrazione ha comunicato che potranno presentare comunque la domanda di assegnazione provvisoria i docenti che:
- rientrano nell’applicazione dell’art.42-bis del D.Lgs.151/2001 (T.U. sulla maternità – genitori con figli fino a 3 anni di età);
- rientrano nell’ambito di applicazione della Legge 226/1999, art.17 e della Legge 86/2001, art.2 (personale coniuge di militare o categoria equiparata trasferita d’ufficio).
La CISL Scuola, inoltre, ha richiesto, ancora una volta, l’estensione della deroga ai casi di disabilità in condizioni di gravità (personale o per assistenza) anche al fine di prevenire il contenzioso che ne deriverebbe e che vedrebbe, molto probabilmente, il Ministero soccombente.
Su questo argomento l’Amministrazione si è riservata un ulteriore approfondimento.
Per quanto riguarda il personale ATA, potrà produrre domanda di assegnazione provvisoria il personale Dsga assunto a tempo indeterminato in data 1° settembre 2020. Il personale ex Lsu il cui contratto è stato trasformato da part time a full time dal 1° gennaio 2021 (codice G7), individuato quale soprannumerario e trasferito d’ufficio o a domanda condizionata, potrà produrre domanda di utilizzazione. Il restante personale ex Lsu (sia con contratto part time trasformato che full time sin dall’origine) non potrà partecipare alle operazioni di mobilità annuale.
Per quanto riguarda le date relative alle operazioni, la CISL Scuola, insieme alle altre OO.SS, ha chiesto uno slittamento di alcuni giorni del loro avvio, che il Ministero avrebbe voluto immediato, anche tenuto conto degli ulteriori approfondimenti necessari all’Amministrazione.
La scuola cambia passo?
Firmato a Palazzo Chigi il “Patto per la scuola al centro del Paese”.
Seminario Esame di Stato 2021
Il Seminario è rivolto a docenti e dirigenti scolastici della scuola secondaria di secondo grado e si svolgerà il 16 aprile 2021. E’ richiesta l’iscrizione preventiva all’indirizzo https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfzZsL_w7EpT8Q018oW8QEeFO1VHGCrjsp_s2-hRAYoaMikGA/viewform?usp=sf_link