Sottoscritto il nuovo Protocollo Sicurezza

Porre le condizioni perché lo svolgimento delle attività didattiche in presenza sia possibile in condizioni di massima sicurezza per tutti, studenti e personale in servizio, è un obiettivo che la CISL Scuola considera assolutamente prioritario e per il quale è di grande importanza anche la sottoscrizione del protocollo fra Amministrazione e Sindacati, avvenuta in nottata a conclusione di un confronto impegnativo, serrato e complesso, per aggiornare le misure già individuate per l’anno scolastico precedente alla luce degli sviluppi di una situazione pandemica purtroppo non ancora conclusa. 
Il protocollo, così come avviene per tutti gli altri ambienti lavorativi, costituisce anche per la scuola un punto di riferimento essenziale; la sua sottoscrizione avviene peraltro nel momento in cui i dirigenti e tutto il personale sono fortemente impegnati a definire l’organizzazione delle attività per il nuovo anno scolastico. 
Da qui la soddisfazione della CISL Scuola per il buon risultato ottenuto con la firma di un testo nel quale trovano significativo riscontro molte delle richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali. 
Si prevede infatti: 
la garanzia di una corsia preferenziale per la vaccinazione del personale scolastico, stabilendo accessi prioritari al fine di ampliare la platea dei vaccinati 
di procedere in modo costante all’analisi e al monitoraggio dei dati epidemiologici 
un più fattivo raccordo tra ASL ed istituzioni Scolastiche per il tracciamento dei contagi 
la predisposizione e l’attuazione del piano di screening della popolazione scolastica, previsto dal comma 9 dell’art. 1 del D.L. n. 111 del 2021, con particolare attenzione alla fascia di età 6 – 12 anni
una particolare attenzione alle esigenze poste dall’emergenza sanitaria nei Convitti e nei CPIA 
un piano di intervento sui sistemi di aereazione delle aule 
la possibilità, per le istituzioni scolastiche, mediante accordi con le Aziende Sanitarie Locali, di utilizzare una parte delle risorse stanziate, come lo scorso anno, per acquisti di beni e servizi, a copertura dei costi per l’eventuale effettuazione di tamponi diagnostici al personale scolastico 
la promozione di un sostegno psicologico e pedagogico educativo agli studenti anche in relazione alle criticità di carattere educativo determinatisi durante la pandemia tramite un Protocollo di Intesa tra Ministero dell’Istruzione e associazioni dei Pedagogisti ed Educatori 
Viene confermata la misura del distanziamento di un metro fra i banchi e di due metri tra cattedra e banchi. In vista del percorso di conversione in legge del DL 111/2021, nel Protocollo si prevede l’apertura di uno specifico tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali firmatarie del Protocollo al fine di individuare eventuali ipotesi emendative condivise. In particolare il Ministero assume l’impegno di fornire, previa informativa alle organizzazioni sindacali, il necessario supporto in termini di indicazioni applicative alle istituzioni scolastiche e al personale, in primo luogo ai dirigenti scolastici in merito alla gestione del Green Pass. A tal fine sarà possibile, ove ve ne sia la effettiva necessità e nell’ambito delle risorse finanziarie da assegnare alle istituzioni scolastiche ai sensi dell’art. 58, comma 4 ter del DL n. 73/2021, reclutare con contratti a tempo determinato anche unità aggiuntive di personale ATA per supportare il dirigente scolastico negli adempimenti derivanti dall’applicazione della normativa anticovid. 
Previsto infine l’avvio di un piano sperimentale di intervento per le istituzioni scolastiche nelle quali siano presenti classi particolarmente numerose; al riguardo è previsto lo stanziamento di apposite risorse finalizzate ad azioni mirate e specifiche (più docenti, più ATA, attenzione agli aspetti logistici e all’ampliamento dell’offerta formativa). 
La CISL Scuola sottolinea l’importanza di un’intesa che oltre a vedere accolte molte richieste dei sindacati evita il rischio di consegnare a decisioni unilaterali la gestione di interventi su materie delicate e complesse che hanno diretta ricaduta sulle condizioni di lavoro del personale. 

Gissi: green pass e scuola, sulle sanzioni chiediamo profondo ripensamento

Sul green pass per il personale scolastico il Governo si è mosso in termini discutibili e per alcuni aspetti inaccettabili. Non tanto per la scelta in sé, che risponde a una precisa responsabilità politica assunta a fronte di una situazione di emergenza, quanto per le ricadute che ne discendono sulle condizioni di lavoro del personale, su cui il confronto con le parti sociali è assolutamente doveroso e dal nostro punto di vista irrinunciabile. Le misure previste per chi non ha il green pass rispondono a una logica che definirei di giustizia sommaria, francamente inaccettabile. L’impressione è che stia prevalendo un’esigenza che definirei più di immagine che di sostanza, e che purtroppo finisce per alimentare polemiche e infinite diatribe più che produrre soluzioni realmente efficaci e concrete. Manca a questa decisione il supporto di dati attendibili – che stiamo chiedendo da tempo – sulla percentuale di personale vaccinato, mentre è del tutto evidente che sarà la popolazione scolastica, più che il personale in servizio, l’ambito privilegiato per la circolazione di eventuali contagi. Ma sotto questo aspetto, che vede per esempio nella gestione del trasporto pubblico un nodo cruciale, non si sta facendo praticamente nulla. Non vorrei che l’inevitabile polverone che seguirà le improvvide decisioni del governo serva solo a nascondere ritardi e lacune su altri aspetti che quanto e più della vaccinazione del personale concorrono a garantire le condizioni per una ripresa in sicurezza delle attività scolastiche in presenza. 
Emerge invece, e mi chiedo quale sia il motivo, una sorta di accanimento verso il personale scolastico, per il quale si prevedono sanzioni che non trovano riscontro in nessun altro settore lavorativo, nemmeno nella stessa sanità. Viene da chiedersi perché. Ora mi attendo che si alzino le solite denunce di insensibilità e chiusura corporativa ai sindacati, nei confronti dei quali continuano vere e proprie campagne di disinformazione. Ricordo allora che la mia organizzazione, per prima, rivendicò una corsia preferenziale di vaccinazione per il personale scolastico, lanciando anche una campagna di sensibilizzazione per quello che abbiamo sempre definito un gesto di responsabilità e un dovere civico. Anche sul green pass non abbiamo assunto posizioni oppositive, ma proprio per questo ci sentiamo ancor più in diritto di denunciare un modo di procedere che risolve con atti unilaterali questioni su cui il confronto con le parti sociali è semplicemente doveroso. Da qui la richiesta di un profondo ripensamento sulle sanzioni previste nel decreto e l’avvio del confronto nelle sedi dovute, che sono quelle delle relazioni sindacali. 
Il Ministro e il Governo devono essere consapevoli che su questo si gioca anche la loro credibilità rispetto a intese sottoscritte con i sindacati, come il Patto per la scuola al centro del Paese, in cui si dichiara espressamente di voler valorizzare il confronto con le parti sociali, affermazione che in questo caso è stata clamorosamente contraddetta.

Roma, 6 agosto 2021

Maddalena Gissi, segretaria generale CISL Scuola

Procedura informatizzata delle supplenze

Ieri si e’ tenuto il previsto incontro sulle supplenze. 
L’amministrazione ci ha comunicato ufficialmente che le funzioni per la presentazione delle domande per partecipare alla procedura informatizzata delle supplenze saranno aperte dalle ore 9.00 del 10 agosto alle ore 23.59 del 21 agosto
E’ imminente la pubblicazione di uno specifico avviso sul sito del ministero.

Durante l’incontro è stata, altresì, presentata la bozza della consueta circolare ministeriale per le supplenze. 
Vi faremo pervenire la circolare non appena saremo in possesso della versione definitiva. Durante l’incontro sono state avanzate diverse richieste.
In particolare la Cisl scuola ha chiesto di precisare che coloro che non presentano la domanda ovvero che non vengono soddisfatti per assenza di posti nelle preferenze espresse mantengano il diritto a ricevere supplenze dalle graduatorie di istituto (per lo stesso o diverso insegnamento). Analoga possibilità abbiamo chiesto che sia riconosciuta anche a coloro che, prima dell’assunzione in servizio, rinuncino alla proposta ricevuta dalla procedura informatizzata.

I segretari generali dei sindacati FLC CGIL, CISL Scuola, SNALS Confsal e ANIEF hanno inviato una lettera al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e al Ministro della Salute, Roberto Speranza, rivolgendo un appello al Governo affinché adotti misure indispensabili a garantire la ripresa in presenza e in sicurezza delle attività scolastiche.

I segretari generali dei sindacati FLC CGIL, CISL Scuola, SNALS Confsal e ANIEF hanno inviato una lettera al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e al Ministro della Salute, Roberto Speranza, rivolgendo un appello al Governo affinché adotti misure indispensabili a garantire la ripresa in presenza e in sicurezza delle attività scolastiche. Sinopoli, Gissi, Serafini e Pacifico chiedono la conferma dell’organico covid, lo sdoppiamento delle classi con nuove regole sul distanziamento durante le lezioni per la salute di studenti e insegnanti e investimenti sulla scuola. Di seguito il testo della lettera:

Gentili Ministri,

riteniamo che, in considerazione dell’evolversi della complessa situazione epidemiologica, sia precisa responsabilità~politica~del Governo valutare se introdurre o meno l’obbligo di vaccinazione del personale scolastico, qualora la ritenga misura assolutamente necessaria per garantire la ripresa delle attività didattiche in sicurezza e in presenza, tenuto conto dei principi fissati dalla Costituzione e dalle indicazioni europee.
Ci preme comunque evidenziare come il personale scolastico sia già ampiamente vaccinato, con oltre l’85% secondo i dati – incompleti – finora comunicati e che comunque certificano come docenti, dirigenti e personale Ata abbiano risposto con forte senso civico e in maniera massiccia all’opportunità della vaccinazione. A questo proposito, al fine di una decisione ancor più consapevole e trasparente, sarebbe opportuno conoscere i dati esatti e completi circa lo stato di vaccinazione del personale, dati ripetutamente richiesti dalle scriventi e fino ad oggi ancora non resi disponibili.
Siamo comunque dell’avviso che l’introduzione dell’obbligo vaccinale per la parte residua del personale scolastico ancora non vaccinato comunque non sarebbe di per sé sufficiente a dare garanzia e certezza~circa l’esigenza – da tutti fortemente invocata – di assicurare la ripresa delle attività didattiche in presenza e in sicurezza. Infatti la vaccinazione del personale non può escludere la diffusione del contagio tra gli alunni, ipotesi niente affatto improbabile in considerazione della pericolosa circolazione della cosiddetta variante delta del virus. In conseguenza di ciò, occorre non limitarsi alla sola questione delle vaccinazioni, ma essere pienamente consapevoli che le scuole non potranno fare a meno di adottare tutte quelle misure sanitarie e cautelative volte a tutelare la salute degli alunni e del personale (dalla quarantena, all’isolamento, ecc.).
A tal fine sarebbe necessario che le autorità competenti fornissero alle scuole indicazioni operative precise e vincolanti, per metterle nelle condizioni di affrontare con sicurezza tutte le possibili situazioni emergenziali. Occorre evitare nel modo più assoluto di diramare semplici raccomandazioni che sarebbero facilmente esposte a contestazioni e dubbi da parte delle famiglie e degli studenti rendendo oltremodo oneroso il compito dei dirigenti scolastici, degli insegnanti e del personale Ata.
L’adozione di misure cautelative da parte delle scuole comporterà necessariamente, in assenza di altre soluzioni, il ricorso alla didattica a distanza quale unico strumento per sopperire all’esigenza di assicurare la continuità dell’azione didattica e di mantenere la relazione educativa con gli studenti.
Tale ipotesi non sarebbe affatto remota qualora la platea dei vaccinati fosse limitata al solo personale scolastico, lasciando escluso il grosso della popolazione studentesca; va infatti considerato che per gli alunni con età inferiore a 12 anni non è stato approvato il vaccino, mentre per gli alunni con età superiore ai 12 anni non è previsto alcun obbligo vaccinale. La loro copertura vaccinale volontaria ad oggi risulta essere solo del 17% e quindi largamente insufficiente ai fini del contenimento di una possibile circolazione del virus.
Va evidenziato, pertanto, che per tutti gli alunni – sia per gli alunni che frequentano il primo ciclo scolastico che per gli alunni che frequentano le scuole superiori – le misure di sicurezza stimabili come più efficaci restano la disponibilità di organico aggiuntivo per sdoppiare le classi, di edifici e spazi scolastici per assicurare il distanziamento, la riduzione del numero di alunni per classe, il potenziamento dei trasporti degli alunni. 
Per tali ragioni riteniamo necessario che siano confermate e potenziate le misure già previste nel recente passato per garantire la sicurezza nelle scuole, a partire dall’organico aggiuntivo (cosiddetto covid) per sdoppiare le classi e garantire il distanziamento. L’eventuale eliminazione di questa risorsa aggiuntiva di organico rischia di costringere le scuole a ricomporre classi già sdoppiate l’anno scorso e ciò in assenza di vaccinazione degli alunni e senza alcuna garanzia di distanziamento. Per questo motivo sarebbe opportuno che l’organico aggiuntivo covid venisse confermato e concentrato soprattutto nelle scuole del primo ciclo, laddove non è prevista alcuna vaccinazione degli alunni. In ogni caso vanno fatte cadere le norme che limitano la sostituzione del personale assente (dopo il settimo giorno nel caso dei collaboratori scolastici e dopo il primo giorno per i docenti). Le scuole debbono essere messe nelle condizioni di poter assumere i supplenti nel momento in cui se ne verifica la necessità. Non si può pensare di ricorrere alla prassi di suddividere gli alunni in gruppi assegnandoli ad altre classi con il rischio di aumentare a dismisura la platea dei possibili contagi. Inoltre risulta indispensabile e non più rinviabile l’apertura di un confronto per la revisione dei parametri sul dimensionamento stabilita dall’articolo 64 della legge 133/2008 e dei relativi decreti attuativi. Ancora oggi mancano risorse e impegni precisi per attuare la riduzione del numero di alunni per classe e per istituzione scolastica come previsto dal Patto per la Scuola, sottoscritto in primavera. Entrambe le misure sono propedeutiche a migliorare l’efficacia della relazione didattico- educativa, alla riapertura della scuola in sicurezza e ad evitare la diffusione del contagio, più ancora di ogni ipotesi di obbligo vaccinale.  
Particolari disposizioni vanno poi assunte a tutela del personale fragile, cui vanno garantite tutte le~condizioni per svolgere il proprio lavoro in condizioni di sicurezza.
Altra misura sicuramente utile sarebbe quella di garantire il contact tracing a partire dagli alunni del primo ciclo.
In ogni caso riteniamo necessario, qualora il Governo decidesse per l’introduzione dell’obbligo vaccinale del personale scolastico – su cui valgono le considerazioni già svolte in precedenza – che vengano contestualmente chiariti e definiti alcuni punti problematici:
– quali soluzioni amministrative e organizzative qualora il personale interessato non possa effettuare il vaccino per motivi di salute (lavoro a distanza per i docenti? Dad per gli alunni? ecc.)
– se l’assolvimento dell’obbligo risulti soddisfatto con una dose del vaccino o se occorra anche la seconda dose;
– quali provvedimenti sarebbero eventualmente conseguenti al mancato assolvimento dell’obbligo vaccinale;
– quale l’autorità cui spetta accertare l’assolvimento dell’obbligo vaccinale (considerata l’impossibilità che ciò avvenga a livello di scuola perché questo comporterebbe gravare~le scuole di compiti e responsabilità ulteriori ed improprie);
– quali i dispositivi di sicurezza obbligatori per personale e studenti a partire dall’obbligo del distanziamento;
– se, nel caso di focolai a scuola, il personale/gli alunni debbano essere posti in quarantena anche se vaccinati.
Gentili Ministri,~crediamo che le problematiche fin qui esposte debbano essere oggetto di un tempestivo approfondimento tra le parti sociali e le autorità preposte a garantire la sicurezza e la salute di oltre 9 milioni di persone tra lavoratori e studenti.
Riteniamo altresì che su molti di questi punti sarebbe utile avere un’interlocuzione diretta con i rappresentanti del CTS e dell’Inail, in modo da dare continuità a quei momenti di confronto attivati lo scorso anno tra parti sociali/MI/CTS/ Inail che si sono rivelati preziosi a fini della sottoscrizione dei protocolli 0/6 e 6/18 per tutelare salute e diritto all’istruzione nell’ambito della comunità educante.
Distinti saluti

Roma, 4 agosto 2021

Flc CGIL
Francesco Sinopoli
CISL Scuola
Maddalena Gissi
SNALS Confsal
Elvira Serafini
ANIEF