AVVISO


PUBBLICAZIONE GRADUATORIA PROVVISORIA BONUS REGIONE LAZIO”Sostegno ai docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria e secondaria con incarichi a tempo determinato” Asse 2 – “Inclusione sociale e lotta alla povertà” – Priorità di investimento 9.iv) – Obiettivo specifico 9.3. a valere sul POR FSE 2014-2020. (400,00 o 600,00€) SI PREGA CONTROLLARE LA PROPRIA POSIZIONE NEL LINK SOTTOSTANTE E SI RAMMENTA CHE PER INVIARE I GIUSTIFICATIVI (SCONTRINI, RICEVUTE, FATTURE ECC.) DI SPESA C’E’ TEMPO FINO AL 17 LUGLIO 2022 AL SENGUENTE INDIRIZZO PEC: avvisoprecari2022@regione.lazio.legalmail.it

Chi ha bisogno di aiuto per l’invio dei documenti può recarsi presso i nostri uffici il lunedì, il
martedì e il mercoledì dalle 15.00 alle 18.00

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Note del M.I. relative alla rettifica del punteggio delle prove scritte per la classe di concorso A008, A037, AD24, AM56 e B020.

Le modifiche del punteggio saranno comunicate a ciascun candidato mediante avviso a cura del gestore del sistema informativo agli indirizzi di posta elettronica forniti dall’aspirante. 

Di seguito i testi dei quesiti errati:

classe di concorso A008

Quesito 22

 Il vetro ordinario e il cristallo sono due materiali trasparenti. Il secondo differisce dal primo per: 

[a] un alto grado di elasticità e l’attitudine alla molatura.

[b] un crescente grado di fragilità.

[c] una minore lucentezza. 

[d] una bassa temperatura di fusione delle sabbie che lo compongono. 

il quesito n. 22, contiene due risposte esatte, la a) e la d). 

Pertanto si è reso necessario riconoscere due punti, oltre che a coloro che hanno selezionato l’opzione a), anche a coloro che hanno selezionato l’opzione d), lasciando invariato il riconoscimento di 0 punti nel caso siano state scelte le restanti opzioni di risposta e nel caso di risposta non data;

Quesito 30

Nel teatro greco, le parodoi erano: 

[a] gli ingressi laterali posti tra la cavea e l’orchestra.

[b] i corridoi gradinati della cavea.

[c] i corridori radiali della cavea. 

[d] gli ingressi perimetrali alla canea

il quesito n. 30, non contiene alcuna risposta corretta. 

Pertanto, ai fini del calcolo del punteggio, si è ritenuto opportuno riconoscere a ciascun candidato due punti per qualsiasi risposta, anche nel caso di risposta non data.

classe di concorso A037

Quesito 12 

Nella determinazione della spinta esercitata dal terreno contro un’opera di sostegno verticale, con attrito nullo tra terra e muro, l’insistenza sul terrapieno a monte della parete di carichi permanenti e variabili (dovuti alla presenza di un edificio, una strada o un ricarico di terra) comporta: 

[a] un incremento costante della pressione attiva sul terreno 

[b] un incremento esponenziale della pressione attiva sul terreno 

[c] un incremento logaritmico della pressione attiva sul terreno 

[d] un incremento nullo della pressione attiva sul terreno

Il quesito n. 12, non contiene risposte corrette; 

Pertanto si è ritenuto opportuno riconoscere a ciascun candidato 2 punti per qualsiasi risposta, anche nel caso di risposta non data; 

Quesito 15 

Le aste controvento assolvono alla funzione di 

[a] stabilizzare i telai fuori dal piano, anche in assenza di carichi orizzontali 

[b] stabilizzare i telai nel proprio piano, in presenza di carichi orizzontali 

[c] stabilizzare i telai fuori dal piano, in assenza di carichi verticali 

[d] stabilizzare i telai nel proprio piano, anche in assenza di carichi orizzontali 

Il quesito n. 15, contiene due risposte esatte, la a) e la b); 

Pertanto si è reso necessario riconoscere 2 punti, oltre che a coloro che hanno selezionato l’opzione a), anche a coloro che hanno selezionato l’opzione b), lasciando invariato il riconoscimento di 0 punti nel caso siano state scelte le restanti opzioni di risposta e nel caso di risposta non data. 

la classe di concorso AD24

Quesito 24 

Welche Art von Übung wird in der folgenden Definition beschrieben? 

Bei dieser Übungsart werden in Texten oder Sätzen Teile getilgt. Die Prüfungsteilnehmenden müssen die entstandenen Leerstellen dann wieder schließen. Insbesondere im schulischen Kontext werden zumeist gezielt ausgesuchte Wörter wie z.B. wichtige Inhaltswörter oder bestimmte grammatikalische Elemente entfernt. Die Tilgung kann aber auch nach einem mechanischen Prinzip erfolgen. 

[a] Lückentext 

[b] Cloze-Test [ 

c] MC-Aufgabe 

[d] Freies Schreiben 

il quesito 24, contiene due risposte esatte, la a) e la b). 

Pertanto si è reso necessario riconoscere due punti, oltre che a coloro che hanno selezionato l’opzione a), anche a coloro che hanno selezionato l’opzione b), lasciando invariato il riconoscimento di 0 punti nel caso siano state scelte le restanti opzioni di risposta e nel caso di risposta non data

classe di concorso AM56

Quesito 37 

Si tratta della parte del violino 1° del duetto Tatiana di Luciano Berio, misura 1. 

Quali sono i suoni risultanti, se la si suona correttamente? 

[spartiti] 

[a] Quelli dell’es. 4. 

[b] Quelli dell’es. 1. 

[c] Quelli dell’es. 2. 

[d] Quelli dell’es. 3

il quesito n. 37, contiene come risposta esatta la voce indicata alla lettera b), anziché quella indicata alla lettera a). Pertanto si è reso necessario procedere al ricalcolo dei punteggi, assegnando 2 punti a coloro che hanno risposto correttamente alla domanda, selezionando opzioni di risposta corrispondenti a quelle caricate in piattaforma alla lettera b), sottraendo 2 punti ai candidati che hanno scelto come risposta voci corrispondenti a quelle caricate in piattaforma alla lettera a) e lasciando invariato il punteggio di 0 punti nel caso siano state scelte le restanti opzioni di risposta e nel caso di risposta non data. 

classe di concorso B020

Quesito 30 

Il candidato indichi nella tecnica di cottura sottovuoto o CBT qual è il range di temperatura prevista: 

[a] un minimo di 55°C circa per carni e pesci fino ad un massimo di 85°C circa per vegetali e farinacei. 

[b] un minimo di 30°C circa per carni e pesci fino ad un massimo di 60°C circa per vegetali e farinacei. 

[c] un minimo di 30°C circa per carni e pesci fino ad un massimo di 45°C circa per vegetali e farinacei. 

[d] nessuna delle risposte è corretta.

il quesito 30, contiene come risposta esatta la voce indicata alla lettera d), anziché quella indicata alla lettera a). 

Pertanto si è reso necessario procedere al ricalcolo dei punteggi, al fine di assegnare 2 punti a coloro che hanno risposto correttamente alla domanda, selezionando opzioni di risposta corrispondenti a quelle caricate in piattaforma alla lettera d), sottrarre 2 punti ai candidati che hanno scelto come risposta voci corrispondenti a quelle caricate in piattaforma alla lettera a) e lasciare invariato il punteggio di 0 punti nel caso siano state scelte le restanti opzioni di risposta e nel caso di risposta non data.

Barbacci (CISL Scuola): Accertamento delle competenze disciplinari per i neo assunti: una prova di manifesta illogicità


Tra pochi giorni migliaia di insegnanti, per la maggior parte di sostegno, assunti a settembre dalle GPS di I fascia, dopo un intero anno scolastico che è stato per loro anche un anno di formazione, affiancati da tutor e con un dirigente scolastico che ne ha seguito il lavoro, oggetto in chiusura d’anno delle previste procedure valutative, dovranno sottoporsi – se positivamente giudicati dal comitato di valutazione e dal loro dirigente – a un’ulteriore prova di cosiddetto “accertamento delle competenze disciplinari” come passaggio obbligato per ottenere la trasformazione a tempo indeterminato del proprio contratto di lavoro. 

Forse non è nemmeno il caso di richiamare l’impegno e i costi, non indifferenti, legati ai necessari adempimenti logistico organizzativi connessi allo svolgimento della prova per chiedersi che senso abbia, o piuttosto ancora se ne abbia qualcuno. 

Non ha certamente quello di assolvere agli obblighi posti dall’art. 97 della Costituzione, visto che il personale di cui stiamo parlando non è stato reclutato con modalità discrezionali e fuori da ogni controllo, ma assunto in base alla sua collocazione in graduatorie costituite seguendo rigorosi criteri di pubblicità, oggettività e trasparenza. Difficile inoltre ritenere che eventuali carenze di “competenza disciplinare” non potessero emergere, ed essere come tali riscontrate, nel corso di un intero anno di servizio che, come già detto, è stato sostenuto da momenti formativi e seguito giorno per giorno da chi aveva la possibilità (e il compito) di valutarlo a consuntivo, come è avvenuto con precisi e impegnativi atti formali. Atti la cui rilevanza è riconosciuta e sancita in modo esplicito, tanto da considerarli presupposto imprescindibile per poter essere ammessi alla prova “disciplinare”, alla quale pertanto parteciperanno solo docenti già riconosciuti idonei allo svolgimento delle loro mansioni da chi, per un intero anno scolastico, li ha visti direttamente e concretamente impegnati nel loro lavoro. 

Come si fa, a questo punto, a ritenere quella prova come qualcosa di diverso da un’inutile e gratuita vessazione, che mentre mette a rischio il posto di lavoro delle persone svilisce e squalifica tutto ciò che il sistema ha messo in atto in precedenza per formarne e testarne le competenze? Il docente che fallisce la prova (inutile dire quanto di episodico, fortuito o casuale possa avere incidenza in frangenti del genere) non sarà confermato in ruolo. Riducendo a carta straccia tutta la documentazione prodotta da chi in precedenza lo aveva valutato e considerato idoneo. Si ritrova in tutto ciò la dimostrazione lampante delle assurdità cui può condurre l’accanimento ideologico quando diventa l’asse portante dei ragionamenti e delle scelte in materia di reclutamento dei docenti. Dal punto di vista giuridico, di fronte a disposizioni che generano un così impressionante groviglio di contraddizioni viene da chiedersi se non si possa trattare di un caso di “manifesta illogicità”. Vale la pena approfondirlo (e noi certamente lo faremo con i nostri legali, pronti a dare assistenza a chi ne avesse eventualmente bisogno), perché questo inutile, ingiustificato e costoso supplizio aggiuntivo inflitto a migliaia di insegnanti non è purtroppo soltanto uno scivolone involontariamente occorso in un “provvedimento tampone”, come concessione “di bandiera” imposta dall’esigenza di trovare qualche mediazione sotto l’assillo dell’urgenza: questo modello aberrante, stando a ciò che avverrà con la conversione in legge del DL 36, è destinato infatti a riproporsi anche negli anni a venire, con un’aggravante: riguarderà infatti tutte le procedure di assunzione, non solo quelle da GPS. Nel contesto di un progetto complessivo già ampiamente difettoso, sul quale è superfluo ripetere obiezioni più volte rappresentate e sempre accompagnate, per quanto ci riguarda, da proposte alternative, la prova “disciplinare” merita invece di essere richiamata in tutta la sua evidente assurdità e illogicità. L’auspicio è che si provveda urgentemente a cancellarla, se possibile già da quest’anno, come da noi più volte richiesto, ma sicuramente per gli anni a venire. Sarebbe una bella prova di intelligenza e di buon senso, un atto di rispetto per tanti docenti e forse ancor più per la scuola che con impegno e competenza li accoglie, li forma e li valuta.

Roma, 28 giugno 2022

Ordinanza protezione vie respiratorie Esame di Stato

Il Ministero della Salute, con ordinanza “ponte” a firma del Ministro Roberto Speranza del 15 giugno c.a. ha disposto la sospensione dell’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo chirurgico, o di maggiore efficacia protettiva, durante lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione, nonché degli esami conclusivi dei percorsi degli istituti tecnici superiori, per l’anno scolastico 2021-2022.
L’ordinanza del Ministero, preso atto della nota del Ministero dell’istruzione, prot. AOOGABMI n. 50956 del 15 giugno 2022, con cui si rappresenta l’esigenza di consentire l’immediata soppressione dell’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie per lo svolgimento degli esami di Stato per l’anno scolastico 2021-2022, produce effetti dalla data odierna fino al 22 giugno 2022, in vista dell’entrata in vigore del decreto legge contenente “Disposizioni urgenti per la sicurezza e lo sviluppo delle infrastrutture, dei trasporti e della mobilità sostenibile, e sull’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie”.
L’ordinanza, inoltre, conferma l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 per l’accesso ai seguenti mezzi di trasporto: 
navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale; 
treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità; 
autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti; 
autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente; 
mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o regionale; 
mezzi di trasporto scolastico dedicato agli studenti di scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado. 
È altresì fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative e le strutture residenziali per anziani.

Risultati dello sciopero della Scuola

Scuola: sindacati, adesione sciopero al 20%. Se 1 lavoratore su 5 ha aderito, protesta è forte. Non può essere ignorato. Ora serve disponibilità ad una soluzione politica
(comunicato unitario)

“Crescono i dati relativi all’adesione del personale allo sciopero con stime che indicano una percentuale attorno al 20%. Se un lavoratore della scuola su 5 ha aderito allo sciopero significa che la protesta è forte. Questo è un fatto che non può essere ignorato”. Lo riferiscono in una nota i sindacati che hanno promosso lo sciopero e le manifestazioni di ieri, Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Anief.
“L’Italia – la denuncia è dell’Ocse – ha gli stipendi più bassi nella UE, evidenziano i sindacati nella nota. Nonostante sia il fanalino di coda in tema di retribuzioni, nonostante la spesa in istruzione e formazione sia tra le più basse d’Europa non si vedono all’orizzonte iniziative che investano su un settore così importante per lo sviluppo del Paese”.
“L’iniziativa democratica del personale, che con lo sciopero ha manifestato il suo dissenso verso le misure del Governo deve trovare disponibilità concreta per una soluzione politica”, sottolineano i sindacati.
“Contratto, reclutamento e formazione sono i nodi centrali di una vertenza scuola più volte rappresentata e che lo sciopero di ieri ha nuovamente riproposto”, concludono Francesco Sinopoli, Ivana Barbacci, Pino Turi, Elvira Serafini, Rino Di Meglio e Marcello Pacifico.

Sciopero 30 maggio

Lo sciopero del 30 maggio è la risposta giusta e necessarianon solo per affermare il diritto del personale della scuola a un dignitoso rinnovo del contratto, ma anche per dire no a interventi fatti per legge su materie come la formazione in servizio e il trattamento economico, di diretto impatto sul rapporto di lavoro e quindi da disciplinare per contratto. Si tratta oltretutto di interventi che, al di là della rilevante questione di metodo, appaiono assolutamente non condivisibili nel merito, in quanto trasformano uno strumento importante come la formazione in un elemento divisivo della categoria, finalizzato a elargire benefici non meglio precisati a un numero limitato di insegnanti, utilizzando per questo risorse già insufficienti per soddisfare l’esigenza di una generale rivalutazione delle nostre retribuzioni. Viene inoltre disegnato un sistema di reclutamento nel quale è del tutto assente un riconoscimento del valore all’esperienza di lavoro del personale precario, per il quale non si prevedono opportunità concrete di stabilizzazione, come sarebbe indispensabile anche per dare al sistema un presupposto importante in termini di funzionalità continuità
Il varo del decreto legge 36, oggi all’esame delle Camere, avvenuto proprio in concomitanza con l’avvio della trattativa all’ARAN sul nuovo contratto, suona come una provocazione rispetto alla quale la proclamazione dello sciopero è stata una risposta immediata e inevitabile. Ora è indispensabile che siano le lavoratrici e i lavoratori della scuola a far sentire la propria voce, con una larga adesione allo sciopero del 30 maggio per chiedere un piano serio di investimenti sulla scuola, risorse destinate al settore e concreti riconoscimenti per l’impegno messo in campo da tutto il personale. 
La nostra categoria ha dato, negli ultimi due anni scolastici segnati dall’emergenza pandemica, una grande prova di professionalità, di responsabilità e di dedizione al lavoro, adoperandosi in ogni modo perché non venisse meno l’esercizio del diritto allo studio nonostante i ricorrenti divieti di svolgere attività in presenza. Ha dimostrato inoltre grande senso civico con un’adesione corale alla campagna di vaccinazione, ponendosi in tal modo come esempio positivo per l’intera comunità sociale. Meriterebbe, per questo, una diversa attenzione e un positivo riconoscimento: avviene invece esattamente il contrario. 
Attraverso le sue rappresentanze sindacali, il mondo della scuola si è detto pronto a partecipare al grande impegno di rinnovamento che il Paese, col piano di ripresa e resilienza, sta mettendo in atto con precisi obiettivi riguardanti il sistema di istruzione e formazione. Abbiamo chiesto e ottenuto la sottoscrizione di precisi impegni da parte del Governo, resi espliciti nel Patto per la scuola al centro del Paese, nel quale si assume come metodo da seguire quello del confronto con le parti sociali per sostenere percorsi di innovazione condivisa
Per questa ragione, essendo da sempre sostenitori e protagonisti di un modello di relazioni sindacali centrato sul confronto, il dialogo e il negoziato, non possiamo subire in silenzio e passivamente atteggiamenti che vanno in direzione esattamente opposta, rischiando di compromettere pesantemente lo stesso sviluppo del negoziato per il contratto. 
Dobbiamo reagire, dobbiamo farlo con energia e determinazione: abbiamo sempre sostenuto che lo sciopero, anche per il sacrificio che comporta per chi vi partecipa, è strumento di cui non si deve mai abusare, una forma di lotta importante alla quale occorre sempre fare ricorso a ragion veduta, quando è la risposta davvero giusta e necessaria. Questa è una di quelle occasioni.

Ivana Barbacci, segretaria generale CISL Scuola