Rinnovo RSU, si vota il 17-18-19 aprile. Il protocollo firmato oggi da ARAN e Sindacati

È stato firmato oggi il protocollo tra ARAN e Sindacati che fissa tempi e modalità per l’elezione delle RSU in tutti i comparti dl pubblico impiego. Le votazioni avranno luogo nei giorni 17, 18 e 19 aprile 2018.

Entro il 9 marzo dovranno essere presentate le liste dei candidati.

Lo scrutinio avverrà per tutti i seggi nella giornata del 20 aprilee vi sarà tempo fino al 27 per la pubblicazione dei risultati.

calendario-rsu-2018 (scarica)

Diplomati magistrali, sindacati convocati nuovamente al MIUR martedì 16 gennaio

Come convenuto nel corso del precedente incontro svoltosi il 4 gennaio scorso, la dott. De Pasquale, Capo Dipartimento Istruzione, ha riconvocato i sindacati al MIUR per martedì prossimo, 16 gennaio, alle ore 10 al fine di proseguire il monitoraggio e il confronto sulla situazione determinatasi dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha negato il diritto ad essere incluso nelle GAE a moltissimi docenti in possesso del solo diploma di abilitazione magistrale.
Come affermato nel comunicato unitario diffuso al termine dell’incontro di giovedì corso, in attesa di verificare modalità e tempi di un’eventuale prosecuzione del contenzioso e stante l’impossibilità di prevederne con certezza gli esiti si rende indispensabile una soluzione poltica che, in presenza di diffusi interessi e controinteressi, “riconosca i diritti di tutti e non lasci a casa nessuno“.
In questa direzione prosegue l’impegno della Cisl Scuola, in coerenza con le posizioni più volte manifestate in materia di reclutamento del personale: a partire da una politica degli organici che risponda efficacemente al fabbisogno di posti per il buon funzionamento delle nostre scuole, ridurre al minimo indispensabile il ricorso a lavoro precario, assumere a tempo indeterminato su tutti i posti vacanti e disponibili, valorizzare l’esperienza di lavoro acquisita stabilizzando i reiterati rapporti di lavoro precario.

ARTICOLI CORRELATI:

http://www.cislscuola.it/index.php?id=2872&tx_ttnews%5Btt_news%5D=29317&cHash=6275ad661d38739956a68171e68e096a

http://www.cislscuola.it/index.php?id=2872&tx_ttnews%5Btt_news%5D=29314&cHash=b8eeaa5fdc067a50ff82a006b8f07986

Sentenza Consiglio di Stato sui diplomati magistrali, giustizia ondivaga e politica miope danneggiano lavoratori

La sentenza del Consiglio di Stato n. 11/2017 non può certo lasciare soddisfatto chi, come la Cisl Scuola, ha sostenuto numerose azioni di ricorso amministrativo tendenti ad affermare il diritto dei diplomati magistrali ad accedere alle GAE, fornendo agli interessati il necessario supporto legislativo, ma soprattutto impegnandosi perché su un tema delicato e complesso come il reclutamento del personale docente si assumessero giuste e opportune scelte politiche. Lo abbiamo fatto rivendicando sempre una gestione del reclutamento che riconoscesse giusto valore anche all’esperienza acquisita in anni di lavoro precario, o battendoci, da ultimo nel percorso di discussione e approvazione della legge 107 e dei suoi provvedimenti delegati, per ottenere una generale stabilizzazione del lavoro, chiedendo con forza che si assumessero a tempo indeterminato i tanti precari da anni in servizio, a prescindere dalla loro collocazione in graduatoria. Questo versante rimane ora più che mai quello su cui proseguire con determinazione ancora maggiore, sapendo che le soluzioni politiche non si improvvisano e che occorre sempre una grande capacità, su temi di questa natura, di comporre interessi e controinteressi, entrambi inevitabilmente presenti; ma sapendo anche quanto sia per sua natura esposta a esiti incerti e mai facilmente prevedibili la tutela per via giudiziaria, extrema ratio del sindacato quando le soluzioni politiche non si riescono a trovare, per miopia o mancanza di volontà di chi avrebbe il potere e il dovere di provvedervi.
Di questa sentenza colpisce il vero e proprio rovesciamento che si registra rispetto a precedenti pronunciamenti, anche dello stesso Consiglio di Stato; a fare le spese di questo andamento ondivago di una giustizia amministrativa, che prima riconosce e poi disconosce diritti, rischiano di essere migliaia di persone per le quali la Cisl Scuola proseguirà nella ricerca di una soluzione politica che saldi la tutela dei lavoratori e le esigenze di continuità didattica. Lo faremo già nel prossimo incontro al MIUR chiesto e ottenuto per il 4 gennaio, con la presenza del sottosegretario De Filippo, continuando nel frattempo ad assicurare il necessario sostegno anche in sede legale. I nostri consulenti sono già impegnati a individuare quali ulteriori azioni sia possibile e utile intraprendere, valutando opportunamente tempi e modi con cui il contenzioso potrà essere trasferito in altre sedi.
Il giusto risentimento e la preoccupazione di tante lavoratrici e lavoratori per le conseguenze cui la sentenza li espone non diventeranno mai, per noi, un disagio da cavalcare più o meno strumentalmente, restando invece un problema da affrontare con la serietà, l’intelligenza e la competenza necessarie. Sarà ancora una volta questo il nostro modo di stare in campo a difendere i diritti del personale che ci affida la sua rappresentanza e la sua tutela.

Roma, 23 dicembre 2017

Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola

cds_11_dichiarazione (scarica)

ADUNANZA_PLENARIA_N._11.2017 (scarica)

Mobilità, prorogata di un anno la validità del contratto in vigore per il 2017/18

FLC Cgil CISL Scuola UIL Scuola Rua e il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, in attesa di regolare pienamente la materia nell’ambito del prossimo rinnovo contrattuale 2016-2018, hanno convenuto di prorogare integralmente, e limitatamente all’anno scolastico 2018-19, la validità del vigente Contratto sulla mobilità del personale della scuola.
Le ragioni di tale scelta risiedono innanzitutto nella necessità di assicurare un sereno e ordinato inizio del prossimo anno scolastico. In questa fase, infatti, fino a quando non verrà definito il nuovo Contratto nazionale, il cui negoziato è appena iniziato, non sarà possibile né regolare un nuovo Contratto di mobilità con validità triennale (come prevede l’atto di indirizzo del Governo all’ARAN), né apportare significative modifiche migliorative rispetto alle deroghe di legge acquisite lo scorso anno. Modifiche che hanno già eliminato diversi punti negativi della Legge 107/2015 ripristinando la facoltà di trasferimento del personale sulle singole scuole e neutralizzando in grandissima parte la cosiddetta chiamata diretta.
La proroga potrà assicurare una maggiore fluidità nelle procedure di mobilità grazie anche all’accorciamento dei tempi a disposizione degli organi di controllo, trattandosi di un contratto già da essi approvato, e grazie all’utilizzazione della modulistica e dalle configurazioni di sistema già utilizzate per trasferimenti, assegnazioni provvisorie e utilizzazioni riferiti al corrente anno scolastico. Ciò avrà peraltro riflessi positivi sul lavoro delle istituzioni scolastiche che potranno operare con tempi più distesi sia sulla formulazione delle proposte di organico sia sul trattamento delle domande di mobilità. Cosi come sarà positivo ai fini del rientro nelle sedi di residenza dei docenti il finanziamento di 150 milioni di euro previsto nella legge di bilancio 2018 al fine di aumentare i posti in organico di diritto utili alle operazioni di mobilità.
Infine è stata acquisita la disponibilità del Miur a individuare le necessarie soluzioni al fine di superare le criticità emerse lo scorso anno in fase di applicazione del Ccni.
Rimane ferma la volontà di FLC Cgil CISL Scuola UIL Scuola RUA di ricondurre in maniera definitiva l’argomento della mobilità nell’ambito contrattuale, con l’obiettivo di cancellare ogni aspetto deleterio della legge 107/2015 che in tale materia ha operato forzature, tutte da superare, sui diritti dei lavoratori, sulla libertà di insegnamento e sull’imparzialità dell’amministrazione.

Roma, 22 dicembre 2017

COMUNICATO_CCNI_MOBILITA_22DIC2017 (scarica)

Cisl Scuola in crescita: il bilancio del 2017 di Lena Gissi

È stato un anno impegnativo quello che si chiude, come lo sono stati quelli precedenti e come in fondo lo sono tutti per un sindacato come il nostro, attivo e presente tutti i giorni in ogni angolo d’Italia per onorare al meglio il mandato di rappresentanza che tantissime lavoratrici e lavoratori gli affidano. Assicurando servizi di consulenza, assistenza e tutela individuale la cui qualità, ampiamente riconosciuta, è da sempre motivo di soddisfazione e di orgoglio per la Cisl Scuola. Il merito è soprattutto di una dirigenza territoriale capace di spendersi con generosità e competenza, tanto che le nostre sedi sono costantemente affollate di persone la cui presenza è il migliore antidoto ai rischi di burocratizzazione che ogni grande struttura organizzata inevitabilmente corre.
Ma la cura riservata alla tutela individuale non esaurisce certo la nostra funzione, consistente prima di tutto e soprattutto nella rappresentanza generale e d’insieme degli interessi comuni a chi lavora nella scuola, in un’ottica di interesse generale che resta il nostro orizzonte di riferimento come organizzazione confederale. Possono sembrare espressioni generiche e vuote, ma non lo sono affatto nel contesto che viviamo, dove l’esigenza di rinsaldare i legami di unità e solidarietà sociale è fortissima, per il permanere di squilibri e disuguaglianze che la crisi degli ultimi anni ha pericolosamente accentuato. Proprio per questo abbiamo voluto come motto del nostro congresso, celebrato a fine maggio, “Fare comunità”: un messaggio rivolto alla scuola, esaltando le pratiche di condivisione e collegialità che ne fanno una comunità educante, ma che va certamente assunto anche in una dimensione più ampia.
Il 2017 ha visto riaprirsi, per il sindacato, spazi importanti di iniziativa e di confronto, dopo una fase segnata da un pericoloso deficit di dialogo sociale. Per il lavoro pubblico si sta finalmente concretizzando un obiettivo importante, quello di un rinnovo contrattuale atteso da anni: in questo senso salutiamo con favore la convocazione all’ARAN per il 2 gennaio, dopo averla sollecitata nei giorni scorsi insieme alle altre organizzazioni sindacali. Siamo consapevoli che il nuovo contratto non potrà certo essere risolutivo di tutti i problemi né soddisfare appieno tutte le attese, ma può segnare un primo passo in direzione di un più giusto riconoscimento del nostro lavoro, della sua importanza, della sua dignità.
Per la scuola, l’azione sindacale ha prodotto risultati importanti anche per correggere alcune storture indotte da interventi legislativi discutibili e discussi, confermandosi come risorsa fondamentale su cui far leva per valorizzare la professionalità di chi lavora e la qualità dei processi di innovazione. Ci siamo battuti in questi mesi, e continueremo a farlo, perché Istruzione e formazione siano riconosciuti come settori strategici di investimento, perché il lavoro nella scuola si affranchi da una condizione di precarietà ancora troppo diffusa, perché l’aspirazione a lavorare nella scuola non debba sempre necessariamente sfociare in situazioni di conflitto tra interessi contrapposti. Anche le vicende più recenti, segnate da comportamenti contraddittori della giustizia amministrativa, ci dicono che la sede giusta in cui le soluzioni ai problemi vanno cercate è quella politica, di una buona politica capace di ascolto, di sintesi e di equilibrio.
Chiudiamo il 2017 con dati confortanti per quanto riguarda la nostra tenuta organizzativa. Non è l’unico aspetto di cui tenere conto nel trarre un bilancio, ma sicuramente è un bel segnale quello che ci viene dal trend di crescita del nostro numero di associati. Limitandoci agli iscritti pagati dal Tesoro, un dato particolarmente rilevante perché attestato ufficialmente dall’Amministrazione, la Cisl Scuola incrementa di 2.500 unità, rispetto al mese di dicembre dello scorso anno, le deleghe rilasciate dai lavoratori, confermandosi nettamente come il sindacato con più alto numero di iscritti nel settore. In crescita significativa anche le iscrizioni del personale precario non pagato dal Tesoro e quelle del personale delle scuole non statali e della formazione professionale. Consideriamo questi dati come la risposta più eloquente a quanti non perdono occasione per parlare di sindacato in affanno e in crisi. Un’abitudine che per qualcuno sembra rappresentare una vera e propria ragione di vita, ma che rivela ancora una volta la propria inconsistenza.
Per noi la crescita di iscritti è solo un ulteriore stimolo ad affrontare il nuovo anno svolgendo il nostro ruolo con ancor più determinazione e convinzione, nell’interesse della scuola e delle tante persone che ci lavorano con intelligenza, competenza, generosità e passione.

Roma, 29 dicembre 2017

Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola

gissi_bilancio2017 (scarica)

Sindacati e MIUR per il rinnovo del CCNL: il confronto prosegue il 4 gennaio

Il confronto avviato a livello politico con l’incontro del 21 dicembre tra i sindacati e il sottosegretario Vito De Filippo proseguirà ai primi di gennaio per un ulteriore approfondimento su diverse problematiche evidenziate nel corso della riunione, tra cui anche quelle derivanti dalla recente sentenza del Consiglio di Stato sui diplomati magistrali e la prosecuzione del tavolo di confronto sul personale ATA. L’impegno di rivedersi il giorno 4 gennaio è riportato nel verbale dell’incontro, nel quale si sottolinea anche l’esigenza, da tutti condivisa, di una sollecita ripartenza delle trattative per il rinnovo del contratto, “avendo come riferimento imprescindibile l’accordo del 30 novembre 2016 a Palazzo Vidoni” e la sua concreta attuazione come ribadito oggi in una dichiarazione congiunta dei segretari generali di CGIL CISL e UIL in cui si rivendicano 85 euro medi per comparto e il pieno ripristino delle prerogative negoziali su organizzazione del lavoro e orari.
Proprio per evidenziare questo obiettivo condiviso dalle parti il MIUR ha inviato una nota al Gabinetto del Ministro per la Pubblica Amministrazione. Nel corso dell’incontro sono state esaminate anche le novità derivanti da interventi emendativi al testo della legge di bilancio in corso di approvazione, novità che vedono positivamente accolte alcune delle richieste sostenute da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola RUA.
Tra queste lo stanziamento di 150 milioni di euro a copertura di un incremento degli organici del personale docente che favorirà tra l’altro il rientro di un maggior numero di docenti nei luoghi di origine, l’istituzione di uno specifico fondo con risorse destinate alla contrattazione, il riconoscimento della possibilità di sostituire il personale assistente amministrativo e tecnico assente per lunghi periodi, l’accesso al concorso per DSGA riconosciuto agli assistenti amministrativi facenti funzione a prescindere dal possesso del titolo, l’assunzione in ruolo di chi da anni opera con contratti di collaborazione nelle segreterie delle scuole e nei laboratori.
Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola RUA considerano quanto emerso dal confronto in atto come un primo positivo avvio di un percorso che a partire dal rinnovo del contratto dovrà proseguire in prospettiva attraverso scelte politiche coerenti di rafforzato investimento nei settori dell’istruzione, dell’università e della ricerca e di adeguata valorizzazione delle professionalità operanti nel comparto. Contestualmente si è deciso oggi di prorogare il CCNI sulla mobilità annuale in attesa del nuovo Ccnl del comparto.

Roma, 22 dicembre 2017

FLC CGIL
CISL SCUOLA
UIL SCUOLA RUA

COMUNICATO_22DIC2017_Rinnovo CCNL (scarica)

Decisione Consiglio di Stato in Adunanza Plenaria n. 11

E’ stata pubblicata in data odierna la decisione del Consiglio di Stato in Adunanza Plenaria n. 11 avente ad oggetto l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento dei docenti che hanno conseguito prima dell’anno accademico 2000/2001 il diploma magistrale.
Il Giudice Amministrativo, dopo un breve excursus sulle decisioni prese nel corso del lungo contenzioso che ha visto alternarsi decisioni favorevoli e sfavorevoli, ha ritenuto non fondato il diritto dei ricorrenti, respingendo le domande proposte per l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento.
Per ciò che riguarda tutti coloro che hanno avuto ad oggi, tramite i ricorsi patrocinati dalla Cisl scuola, un provvedimento giudiziale di accoglimento cautelare e conseguentemente siano titolari di contratti di lavoro a tempo indeterminato e determinato, la decisione presa dall’Adunanza Plenaria influenzerà l’esito del contenzioso pendente producendo effetti, però, solo nel momento della sentenza di merito relativa agli specifici ricorsi.
Seguiranno ulteriori approfondimenti.
La sentenza dell’Adunanza Plenaria emanata oggi, è bene rammentarlo, non esplica i suoi effetti immediatamente nei confronti dei docenti inseriti in GaE a seguito di provvedimento cautelare e i contratti in essere, siano essi a tempo determinato o indeterminato, non potranno essere rescissi. I provvedimenti cautelari emanati dal TAR o dal Consiglio di Stato, infatti, mantengono tutti i loro effetti fino a quando i giudici non fisseranno l’udienza di merito e non si esprimeranno con sentenza definitiva per ogni singolo ricorso.

Comunicato unitario sul rinnovo del CCNL nel Comparto Istruzione e Ricerca

La trattativa è entrata in un pericoloso stallo. Gli 85 euro medi mensili non sono trattabili. Solo il contratto può restituire dignità al lavoro e ai lavoratori

La trattativa per il rinnovo contrattuale del comparto Istruzione e ricerca è in stallo. Lo denunciano i segretari generali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua e Snals Confsal, ritenendo inaccettabile che dal 9 novembre, data di inizio del negoziato, non si sia fatto alcun passo in avanti.

I sindacati hanno dimostrato la più ampia disponibilità al confronto, pur mantenendo alcuni punti fermi su cui non sono disponibili a trattare al ribasso, a partire dagli 85 euro medi mensili di aumento sullo stipendio tabellare per tutto il personale del Comparto, in coerenza con i contenuti dell’Accordo del 30 novembre 2016, come condizione di salvaguardia delle fasce più basse che si addensano numerose nei settori dell’Istruzione e Ricerca. Su questo punto i sindacati chiedono le dovute garanzie al Governo per assicurare al comparto un aumento medio mensile di 85 euro, senza alcuna diminuzione.

Sulle partite economiche – rilanciano i segretari generali – chiediamo certezza e trasparenza e riconfermiamo la richiesta di risorse aggiuntive per recuperare la perdita stipendiale dopo otto anni di vuoto contrattuale che ha colpito più di tutti il nostro settore, indispensabili per valorizzare l’impegno e la professionalità di docenti, educatori, Ata, ricercatori, tecnici e amministrativi, riducendo il gap stipendiale esistente sia all’interno del Pubblico Impiego che  nel confronto con gli stipendi dei colleghi europei”.

Un terzo punto fermo riguarda la riconduzione al contratto di materie come l’organizzazione del lavoro, il salario accessorio, le sanzioni disciplinari, la formazione e la determinazione dei periodi di prova.

Dopo otto anni di attesa – proseguono Francesco Sinopoli, Maddalena Gissi, Giuseppe Turi e Elvira Serafini – i lavoratori non possono tollerare questa ‘melina’ e nemmeno i giochi a carte coperte. In mancanza di risposte convincenti e immediate la reazione della categoria non si farà attendere, continuando e se necessario inasprendo le iniziative di mobilitazione”.

In questa prospettiva, già nei prossimi giorni saranno attivate le procedure obbligatorie previste dalla legge per il raffreddamento dei conflitti. Da parte dei sindacati non c’è alcuna disponibilità, dopo anni di attesa e di rivendicazioni, ad accettare un contratto al ribasso.

Esigiamo un riconoscimento concreto delle nostre professionalità – concludono i segretari generali – attraverso un Contratto che restituisca loro dignità e valore, che sia strumento di regolazione di crescita della qualità in tutti i settori della conoscenza e di coesione tra tutte le categorie dei lavoratori di scuola, università, ricerca e Afam. Il tempo dei tentennamenti e delle tattiche di dilatorie, è abbondantemente scaduto: è urgente procedere senza dubbi e incertezze all’attribuzione delle risorse necessarie per una positiva chiusura del confronto negoziale”.

Roma, 18 dicembre 2017

COMUNICATO CONTRATTO ISTR-RICERCA 18_12_2017 (scarica)

Corso di Formazione ATA: novità previdenziali

È previsto per Lunedì 11 Dicembre (Ambito 27) e Martedì 12 Dicembre (Ambito 28) il Corso di formazione “Novità sulla Previdenza del Personale Scolastico” dedicato agli Assistenti Amministrativi e DSGA di Viterbo e Provincia.

Il corso si svolgerà presso l’ITE P. Savi di Viterbo, nelle modalità e nei tempi che è possibile visionare nella locandina allegata e sarà tenuto dal Prof. Giuliano COEN.

Per maggiori informazioni, si prega di contattare i nostri uffici.

Corso_Formaz_ATA_Pensioni (scarica la locandina e il programma del corso)

Corso Formazione per docenti sulle Competenze Dirigenziali

Partirà il 3 Gennaio 2018 il Corso di formazione dedicato anche a quei docenti che intendono partecipare alle fasi al concorso per Dirigente Scolastico.

Il corso si svolgerà presso l’ITE P. Savi di Viterbo, nelle modalità e nei tempi che sarà possibile consultare nella locandina allegata.

Per maggiori informazioni potete contattare i nostri uffici.