Come a suo tempo annunciato con la nota MIUR 27719 del 13 giugno 2018, è stata pubblicata oggio, 27 giugno, la banca dati di 4.000 quesiti per la prova preselettiva del corso concorso per la Dirigenza Scolastica. Sono stati anche pubblicati i quadri di riferimento previsti dall’articolo 13 comma 1 lettera c) del Decreto ministeriale 138 del 2017.
Ai quesiti e ai quadri di riferimento si accede attraverso i link riportati in calce alla comunicazione nella pagina del sito del MIUR. e nella specifica sezione dedicata al corso concorso.
Categoria: Personale
Valorizzazione professionale dei docenti, ribadita nell’intesa col MIUR la piena contrattabilità delle risorse
Nella giornata di ieri si è svolto il confronto col MIUR sulla ripartizione delle risorse per la valorizzazione del personale docente. L’incontro, al quale era presente il Capo di Gabinetto del Ministro, Giuseppe Chiné, si è concluso con la sottoscrizione di un’intesa politica sui criteri di ripartizione e gestione delle somme disponibili, che verranno assegnate alle scuole sulla base di parametri condivisi e che opereranno già a partire dall’attribuzione delle risorse relative all’anno scolastico 2017/18.
Nel merito, è stata accolta la richiesta di utilizzare come parametro di calcolo per la suddivisione il numero dei posti in organico, diversamente da quanto avvenuto in passato (attribuzione in base al numero dei soli docenti di ruolo). Tale parametro verrà assunto per quanto riguarda l’80% della disponibilità complessiva; per il restante 20% si farà riferimento ad altri parametri (complessità, rischio educativo, ecc.).
Confermata in modo esplicito anche la piena contrattabilità dei criteri per la determinazione dei compensi, come previsto dal nuovo CCNL.
In allegato il testo dell’intesa – ai cui contenuti farà riferimento il decreto ministeriale di prossima emanazione – e il documento unitario diffuso sugli esiti del confronto.
Accordo su assegnazione della sede ai docenti titolari di ambito, archiviata la chiamata diretta
Mentre è ancora in corso al MIUR la trattativa per il contratto integrativo sulla mobilità annuale (utilizzi e assegnazioni provvisorie) un altro importante accordo è stato raggiunto su uno dei temi più “caldi” della Buona Scuola, quello delle modalità con cui avviene l’assegnazione della sede di servizio ai docenti titolari su ambito. L’intesa sottoscritta oggi, 26 giugno, è che l’assegnazione sia gestita dagli Uffici Scolastici Provinciali attraverso le procedure informatiche e in base al punteggio che a ciascun docente è stato attribuito nelle operazioni di mobilità (trasferimento o passaggio). I neo immessi in ruolo sceglieranno la sede di servizio direttamente all’atto dell’assunzione.
La procedura informatizzata tiene conto, nell’individuazione della sede, della scuola che ciascun docente dovrà indicare (attraverso POLIS) come punto da cui il sistema partirà per individuare quella di assegnazione, scorrendo l’elenco delle scuole costituente la c.d. “catena di prossimità”. I periodi in cui sarà possibile indicare la scuola prescelta come punto di partenza sono diversi a seconda del grado di scuola:
– per i docenti delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado la “finestra” va dal 28 giugno al 5 luglio
– per la secondaria di II grado il periodo è quello intercorrente tra il 14 luglio e il 23 luglio.
Nelle stesse date gli Ambiti Territoriali degli USR inseriranno a sistema le precedenze di cui all’art. 13 del CCNI sulla mobilità.
Sull’intesa raggiunta è stato diffuso il seguente comunicato unitario:
FIRMATO L’ACCORDO PER L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI DA AMBITO A SCUOLA: SI VA PER PUNTEGGIO!
Archiviata la “chiamata diretta”.
È stato sottoscritto oggi, 26 giugno, al MIUR il CCNI per l’assegnazione del personale docente dall’ambito alla Scuola. Si archivia così la “chiamata diretta” dei docenti. L’accordo prevede che le operazioni avvengano attraverso una procedura trasparente e oggettiva gestita dagli Uffici scolastici territoriali.
Ancora una volta attraverso la contrattazione si pone rimedio, come già avvenuto ieri sulla distribuzione delle risorse per la valorizzazione professionale dei docenti, ad alcune delle più evidenti criticità della legge 107/2015, superando una modalità inutilmente farraginosa che già per effetto dei contratti sulla mobilità era stata resa del tutto residuale. Lo consideriamo un risultato importante in termini di oggettività, trasparenza e semplificazione delle procedure con cui viene gestito un aspetto delicato e importante del rapporto di lavoro come quello dell’attribuzione della sede di servizio.
La trattativa continua per portare a casa un buon contratto sulla mobilità annuale.
Roma, 26 giugno 2018
FLC CGIL Francesco Sinopoli
CISL SCUOLA Maddalena Gissi
UIL SCUOLA Giuseppe Turi
Pensionamenti a rischio nel Lazio
Le OOSS FLC CGIL, CISL SCUOLA e UIL SCUOLA del Lazio denunciano la grave situazione che si è determinata a Roma e nel Lazio, con riferimento al collocamento in pensione del personale che matura il relativo diritto a partire dal 1° settembre 2018. L’INPS, su cui ricade l’obbligo di verificare l’effettivo conseguimento del diritto a pensione, non appare in grado di effettuare i controlli previsti dalla legge in tempo utile.
Tale situazione, già delineatasi la scorsa settimana, è stata oggi confermata alle OOSS dall’amministrazione scolastica regionale . Al momento, sono circa 700 le posizioni non controllate dall’INPS, che aveva annunciato in precedenza che non ci sarebbero state altre operazioni di verifica oltre quelle di fine giugno. I titolari di dette posizioni sono, quindi, a rischio di slittamento pensionistico, pur disponendo, con ogni probabilità, dei requisiti necessari e, magari, avendo superato i limiti massimi di età, o essendo ormai prossimi.
Le OOSS hanno chiesto un incontro urgente al responsabile regionale dell’INPS ed annunciano il proprio sostegno al contenzioso che scaturirà dall’evidente e inaccettabile disorganizzazione dell’istituto di previdenza sociale.
Prescrizione contributiva dipendenti pubblici
I Sindacati Confederali di CGIL, CISL e UIL, i Segretari Generali della Funzione Pubblica e quelli della Scuola scrivono al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Luigi Di Maio e al Presidente dell’INPS relativamente alla questione contributiva dei dipendenti pubblici.
CIRCOLARE ORGANICI PERSONALE TECNICO ED AUSILIARIO (A.T.A.) e II.SS. SOTTODIMENSIONATE
Si trasmette la circolare concernente la definizione dei criteri e dei parametri per la determinazione degli organici del personale amministrativo tecnico ed ausiliario (A.T.A.), lo schema di decreto interministeriale, dotazioni organiche a.s. 2018-19 con le relative tabelle e la tabella relativa alle II.SS. sottodimensionate .
Si segnala che la circolare prevede la proroga dell’apertura delle aree per gli organici e la mobilità al 28 giugno p.v. e la pubblicazione dei movimenti al 20 luglio p.v.
- Tabelle organici ATA 18-19 siglato DG (scarica)
- MIUR.AOODGPER.REGISTRO-UFFICIALE(U).0029073.22-06-2018 (scarica)
- DI organici ATA 18-19 siglato DG (scarica)
- II.SS._sottodimensionate (scarica)
AVVISO PRE-RUOLO
Avviso agli iscritti
I docenti ed il personale ATA entrati in ruolo che abbiano un periodo pre ruolo superiore o pari ad anni 6 possono ricorrere al Giudice del Lavoro per ottenere il riconoscimento pieno del pre ruolo che invece ad oggi viene riconosciuto solo parzialmente per 2/3.
Detto pieno riconoscimento comporta un maggior punteggio in graduatoria, un avanzamento nella progressione di carriera con aumento dello stipendio ed il pagamento degli arretrati degli ultimi cinque anni.
Per informazioni contattare il Ns.ufficio legale : Avv.Domenico Cancilla Midossi via Papa Giovanni XXI° n.23
La firma definitiva del contratto giovedì 19 aprile alle 10,30
La convocazione dei sindacati all’ARAN per la firma del contratto nazionale di lavoro del comparto istruzione e ricerca è stata inviata poco fa. L’appuntamento è per giovedì 19 aprile alle 10,30.
Valutazione dei dirigenti scolastici: il report dell’incontro del 16 aprile al Miur
Ieri, lunedì 16 aprile, si è svolto al Miur il secondo incontro sul procedimento di valutazione dei dirigenti scolastici. L’Amministrazione aveva infatti fornito la bozza della “nota esplicativa n. 3”, chiedendo alle organizzazioni sindacali di presentare osservazioni.
Il metodo seguito dall’Amministrazione appare apprezzabile, anche per la più volte dichiarata disponibilità a proseguire il confronto su altri rilevanti e delicatissimi aspetti del procedimento di valutazione, come ad esempio la modalità di costituzione dei nuclei.
Quest’anno scolastico può essere utilizzato pertanto per evitare che in futuro si ripetano le stesse situazioni critiche già più volte segnalate. In questo contesto, la disconnessione dagli effetti economici era assolutamente necessaria per poter procedere senza alcun danno o rischio per i dirigenti scolastici alla revisione e semplificazione del modello.
Se la disconnessione non fosse stata ottenuta, avremmo avuto da quest’anno inevitabilmente la creazione di graduatorie e classificazioni tra i dirigenti, con la relativa assegnazione della retribuzione di risultato senza alcuna garanzia. La Cisl Scuola ha dunque operato per difendere i dirigenti scolastici e non esporli a valutazioni che avrebbero potuto presentare elevate criticità. È invece necessaria una messa a punto del procedimento, prima che possa produrre effetti concreti sulla retribuzione.
I vincoli presenti sono ben noti e derivano fondamentalmente dall’art. 1, comma 93 della legge 107/2015 e dalla direttiva 36/2016, la cui piena applicazione è stata scongiurata solo in extremis con l’accordo raggiunto lo scorso 30 marzo tra Miur, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Flc Cgil e Snals Confsal.
In attesa che il nuovo CCNL d’area intervenga sugli aspetti economici e sulla definizione delle fasce di retribuzione di risultato ai sensi degli artt. 40 e 45 del rinnovato decreto legislativo 165/2001, purtroppo la normativa è in vigore e la Cisl Scuola ritiene che si debba fare di tutto per attenuarne gli effetti e semplificare il modello di valutazione che ne deriva. Evidentemente il nuovo Parlamento potrà definire spazi di modifica del su citato comma 93.
Nelle proposte presentate dall’Amministrazione durante l’incontro di ieri, riteniamo positivi l’accentuazione del protagonismo del dirigente scolastico e il riconoscimento dell’importanza dell’interlocuzione con il nucleo di valutazione. Il dirigente illustrerà al nucleo le azioni professionali messe in atto e l’interlocuzione avverrà in presenza. Il “portfolio” sarà compilabile “on line” a partire dal 20 aprile e le aree rimarranno aperte per consentire di poter aggiornare il documento nel corso dell’anno scolastico.
È stata rivista anche la sezione relativa all’anagrafe professionale e la pubblicazione dei dati potrà avvenire con il consenso del dirigente. Le dimensioni professionali elencate nella sezione dedicata all’autovalutazione sono le stesse per le quali il dirigente scolastico indicherà le azioni professionali. Le azioni da documentare potranno essere da un minimo di quattro ad un massimo di otto. Sono pertanto state eliminate le “aree di processo” presenti nel precedente modello e si è rafforzata la considerazione dei condizionamenti di contesto che il dirigente può elencare e comunicare al nucleo. È stato anche ridotto il numero dei documenti che il dirigente scolastico deve caricare nel sistema. Al termine del processo di valutazione sarà restituito un feedback, con l’obiettivo di contribuire ad indicare punti di forza e di possibile miglioramento dell’azione dirigenziale.
Se alcune difficoltà sono state affrontate e se sono stati introdotti elementi di semplificazione, siamo tuttavia solo all’inizio dell’opera: rimangono aperti alcuni nodi rilevanti, quali la formazione dei nuclei e la definizione dei protocolli di visita, garanzia di trasparenza ed equità nel procedimento. Un problema “scottante” è inoltre costituto dall’interpretazione del criterio relativo “all’apprezzamento dell’operato del dirigente”, previsione anche questa presente nel comma 93.
La Cisl Scuola opererà assiduamente e con perseveranza per affrontare e possibilmente risolvere queste problematicità.
Dal Consiglio dei Ministri “via libera” alla firma definitiva del nuovo contratto del comparto istruzione, università e ricerca
Il Consiglio dei Ministri ha dato il “via libera” alla firma definitiva del nuovo contratto, atto necessario perché lo stesso divenga a tutti gli effetti operativo. Si potrà così procedere, una volta firmato il CCNL, all’erogazione dei benefici economici che l’accordo ha definito e che quindi potranno entrare in tempi brevi in busta paga, insieme agli arretrati per le annualità precedenti.
“Siamo soddisfatti – dichiara Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola – perché i fatti stanno dimostrando che la decisione di firmare il contratto era la più giusta e opportuna, specie in una situazione di grande incertezza politica come quella che stiamo attraversando. Si tratta ora di proseguire il percorso di valorizzazione delle professionalità avviato col contratto: due sono gli obiettivi prioritari, consolidare gli incrementi ottenuti nel negoziato all’ARAN e porre le basi per il successivo rinnovo, visto che questo contratto è praticamente già in scadenza”.
Le parole della Gissi si muovono sulla stessa lunghezza d’onda della dichiarazione rilasciata da Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl: “E’ un fatto positivo che oggi il Consiglio dei Ministri abbia dato il definitivo via libera al contratto nazionale di lavoro relativo al personale del comparto dell’istruzione e della ricerca per il triennio 2016-2018, sottoscritto dall’ARAN , dalle confederazioni e dai sindacali di categoria lo scorso 9 febbraio. Ora ci attendiamo lo stesso impegno coerente sulla scuola, l’università, la ricerca e tutti gli altri comparti pubblici anche dal futuro Governo che dovrà garantire già nel prossimo Def di aprile, e subito dopo nella legge di bilancio, le giuste coperture economiche per consentire il prossimo rinnovo contrattuale dal primo gennaio 2019”.
Da segnalare anche una dichiarazione della ministra Valeria Fedeli, per la quale il contratto “è un punto di partenza, non un traguardo raggiunto e da archiviare. Bisogna continuare a impegnarsi – prosegue – per garantire continuità didattica alle nuove generazioni, stabilità, riconoscimento professionale e condizioni di lavoro dignitose alle dipendenti e ai dipendenti“.