Comunicazione “ decreto legge in materia fiscale”


Di seguito il link della Gazzetta Ufficiale del 21 ottobre con la pubblicazione del Decreto Legge 146/2021, meglio noto come “decreto legge in materia fiscale”.

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/10/21/21G00157/sg
Il provvedimento prevede misure che riguardano anche i lavoratori della scuola e sono connesse al perdurare dello stato di emergenza che – ricordiamo – scade il 31 dicembre.
In particolare l’articolo 9 ripristina i congedi parentali per i figli fino a 14 anni nei periodi di sospensione dell’attività didattica e nei casi di quarantena o di malattia da covid 19. Per i genitori con figli disabili in situazione di gravità il congedo può essere richiesto senza limiti di età del figlio.
I congedi comportano una retribuzione pari al 50%.
Nel caso di figli di età compresa fra i 14 e i 16 anni il congedo è fruibile senza retribuzione.
Eventuali periodi di ordinario congedo parentale utilizzati prima del 22 ottobre , data di entrata in vigore del DL 146/2021, possono essere convertiti nei nuovi congedo parentali COVID, a decorrere dall’inizio dell’anno scolastico 2021/22.

Congedi parentali Covid

Di seguito il link della Gazzetta Ufficiale del 21 ottobre con la pubblicazione del decreto Legge 146/2021 meglio noto come decreto legge in materia fiscale.
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/10/21/21G00157/sg

Il provvedimento prevede misure che riguardano anche i lavoratori della scuola e sono connesse al perdurare dello stato di emergenza che – ricordiamo – scade il 31 dicembre.
In particolare l’articolo 9 ripristina i congedi parentali per i figli fino a 14 anni nei periodi di sospensione dell’attività didattica e nei casi di quarantena o di malattia da covid 19. Per i genitori con figli disabili in situazione di gravità il congedo può essere richiesto senza limiti di età del figlio.
I congedi comportano una retribuzione pari al 50%.
Nel caso di figli di età compresa fra i 14 e i 16 anni il congedo è fruibile senza retribuzione.
Eventuali periodi di ordinario congedo parentale utilizzati prima del 22 ottobre , data di entrata in vigore del DL 146/2021, possono essere convertiti nei nuovi congedi parentali COVID a decorrere dall’inizio dell’anno scolastico 21/22. 
Per garantire la sostituzione del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico ed ausiliario delle istituzioni scolastiche che usufruisce dei congedi e’ autorizzata la spesa di 7,6 milioni di euro per l’anno 2021.

Gissi: scuola fanalino di coda della PA, intollerabile

Si parla spesso del divario che si registra fra le retribuzioni di chi lavora nella scuola in Italia e quelle, ben più consistenti, riconosciute in altri Paesi europei e non solo. Uno scarto segnalato ancora una volta dall’annuale rapporto OCSE (Education at a Glance 2021) e che è di tutta evidenza, al di là delle differenti e specifiche situazioni di cui ogni confronto fra Paese diversi deve comunque tenere conto. La situazione non è molto diversa, né migliore, se anziché guardare all’esterno rimaniamo nei confini del nostro Paese, mettendo a confronto le retribuzioni dei diversi comparti della Pubblica Amministrazione. 
Dei 3,2 milioni di dipendenti pubblici, oltre un milione è impiegato nella scuola. Di questi, il 51,40% è impiegato su profili che richiedono il possesso di un titolo di laurea, la percentuale di gran lunga più alta nell’ambito della Pubblica Amministrazione, dove la media di personale laureato si attesta al 32,10%. Nonostante ciò, la retribuzione media del comparto istruzione e ricerca, di cui la scuola è settore largamente prevalente, occupa posizioni da fondo classifica, superando solo di poco le retribuzioni del comparto funzioni locali. Ce lo dicono i dati dell’ultimo Rapporto ARAN sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici, certificando una situazione alla quale è doveroso porre rimedio. La penalizzazione del mondo del lavoro scolastico, nel confronto con gli altri comparti pubblici, investe tutti i profili, compreso quello dei dirigenti, le cui retribuzioni sono lontanissime da quelle dei loro colleghi della PA. 
I dati forniti dall’ARAN sono di per sé eloquenti e illustrano una situazione intollerabile, dimostrando quanto sia urgente, quando si afferma la necessità di restituire al lavoro nella scuola il giusto valore, passare dalle parole ai fatti. Servono politiche di forte investimento che ridiano dignità e attrattività a professioni di fondamentale importanza sul piano sociale e civile.

Roma, 22 ottobre 2021

Prove suppletive concorso straordinario

l Ministero ha pubblicato, in data 21/10/2021, un avviso relativo alle prove suppletive della procedura straordinaria ex D.D. 510 del 23 aprile 2020.
Il Ministero informa che le prove scritte suppletive relative alla procedura straordinaria destinata al personale docente della scuola di I e II grado su posto comune e di sostegno si svolgeranno secondo il calendario che verrà pubblicato sul sito del Ministero dell’Istruzione in data 26 ottobre 2021.
L’elenco delle sedi d’esame, con l’esatta ubicazione e indicazione dei candidati sarà comunicato dagli USR responsabili della procedura almeno 15 giorni prima della data di svolgimento delle prove tramite avviso pubblicato nei rispettivi Albi e siti internet.

Proroga fino a giugno dei contratti a tempo determinato stipulati dagli insegnanti durante l’emergenza Covid-19

Tra le misure contenute nel Documento programmatico di bilancio per il 2022 approvato ieri dal Consiglio dei ministri c’è la proroga fino a giugno dei contratti a tempo determinato stipulati dagli insegnanti durante l’emergenza Covid-19.
Si tratta delle supplenze finanziate dal decrreto legge Sostegni bis sui cosiddetti “posti Covid”, la cui attivazione è attualmente prevista solo fino al 30 dicembre. 
La proroga troverà attuazione concreta solo dopo l’approvazione della legge di bilancio, il cui approdo in Parlamento è ormai prossimo: resta il fatto che la continuità per tutto l’anno scolastico dei contratti per supplenze Covid è una richiesta sostenuta con determinazione dalla CISL Scuola fin dal varo del decreto Sostegni bis e su cui aveva assunto precisi impegni lo stesso Ministro Patrizio Bianchi. Va quindi accolta molto positivamente la decisione del Governo di farsi carico di tale esigenza, inserendola tra le misure che la legge di bilancio conterrà in relazione all’emergenza pandemica ancora non definitivamente conclusa.

“MAI PIÙ FASCISMI,PER IL LAVORO,LA PARTECIPAZIONE, LA DEMOCRAZIA”

Mai piu fascismi, per il lavoro, la partecipazione, la democrazia’ è lo slogan della Manifestazione Nazionale indetta da Cgil Cisl Uil per sabato 16 ottobre che si terrà in Piazza San Giovanni a Roma a partire dalle ore 14.00. L’iniziativa è stata decisa unitariamente subito dopo i gravi fatti di sabato 9 ottobre, quando la sede nazionale della CGIL è stata invasa e danneggiata da manifestanti aderenti a gruppi neofascisti; un episodio di squadrismo che richiama alla memoria quanto accadde cent’anni fa con attacchi alle sedi sindacali che prepararono l’avvento del fascismo.
Una manifestazione che assume un significato di grande valenza sociale” sottolinea il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra invitando alla “mobilitazione ed alla partecipazione” non solo gli iscritti al sindacato “ma anche tutti i cittadini e le tante forze sane e democratiche del nostro paese”. 
Non sarà una manifestazione politica. Sarà una grande mobilitazione civile per riaffermare i valori della nostra Costituzione” – tiene a precisare il leader della Cisl. “Il coraggio della responsabilità è stato il motore della nostra battaglia per la diffusione della campagna vaccinale. Impegno che ci ha esposti tutti, ad ogni livello, all’attacco di gruppi estremisti e veri e propri movimenti neofascisti e neonazisti. Noi continueremo nella nostra strada, alzeremo un argine contro la violenza, respingendola, come abbiamo già fatto in passato contro il terrorismo, contro ogni forma di illegalità e di attacco alla nostra democrazia” conclude.

Periodo di formazione e prova per i docenti neoassunti e per i docenti che hanno ottenuto il passaggio di ruolo. Attività formative per l’a.s. 2021-2022.

Il ministero ha pubblicato in data 4 ottobre la nota sulle modalità di svolgimento delle attività di formazione dei docenti neoassunti in ruolo.
Come preannunciato nel messaggio del 28 settembre, in seguito all’incontro di informativa con la Direzione generale del personale, la nota conferma i contenuti di quella dello scorso anno, riproponendo il modello sperimentato dal 2015 in poi in applicazione del Decreto ministeriale n. 850/2015.
In particolare si segnala che viene ripristinata la possibilità del visiting a scuole innovative sospesa lo scorso anno causa Covid.
Viene inoltre precisato che nei casi in cui non fosse possibile individuare un tutor appartenente alla classe di concorso specifica del docente neoassunto, si potrà procedere all’individuazione di una figura appartenente a classi di concorso affini o per settore disciplinare.
Infine, al punto 4, nel quale si specificano chi sono i docenti che non devono svolgere il periodo di prova, si chiarisce che in caso di passaggio di cattedra nello stesso grado di scuola l’anno di formazione e prova non va ripetuto.

Pensionamenti dal 1° settembre 2022, pubblicato il decreto ministeriale. Domande entro il 31 ottobre

Pubblicati il 1° ottobre, il DM 294 col quale vengono fissati i termini per la presentazione delle domande di collocamento in pensione del personale scolastico a decorrere dal 1° settembre 2022, nonché la nota della Direzione Generale del Personale contenente le indicazioni operative.
Per il personale docente, educativo e ATA il termine, come annunciato nel corso dell’informativa svoltasi il 24 settembre, è stato fissato al 31 ottobre 2021, quindi con un netto anticipo rispetto ai termini previsti negli anni precedenti.
La data del 31 ottobre vale anche per eventuali revoche e per le istanze di trasformazione a part time del rapporto di lavoro con contestuale riconoscimento del trattamento di pensione.
Resta ferma al 28 febbraio la scadenza, fissata contrattualmente, per le domande di collocamento in pensione dei dirigenti scolastici.
Diffusa anche la tabella riepilogativa dei requisiti richiesti per l’accesso al trattamento pensionistico.

Il DL 111/2021 è stato convertito nella Legge 133 del 24/09/2021( Gazzetta Ufficiale del 01/10/2021)- personale fragile di cui all’art. 26 del DL 18/2020

La Legge di conversione prevede che per il personale fragile di cui all’art. 26 del DL 18/2020 (personale in possesso di una certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazioni di gravità) fino al 31/12/2021, l’eventuale periodo di assenza dal lavoro (esclusivamente nel caso in cui la stessa prestazione non possa essere resa in modalità agile) è equiparato al ricovero ospedaliero senza computo nel periodo di comporto.