Scuole superiori ritorno all’ ingresso ad orario unico al termine dello stato di emergenza

Si è svolta oggi una riunione sindacale con il direttore regionale, nel corso della quale è emerso che, nel giro di una settimana circa dalla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza, le scuole superiori torneranno all’ingresso ad orario unico. Poiché ciò potrebbe accadere il 31 marzo, è il caso di cominciare a pensarci per tempo

Mobilità del personale docente, educativo ed ATA a.s 2022/23

L’ordinanza ministeriale pubblicata il 25 febbraio 2022 avvia le procedure di mobilità del personale docente, educativo e ATA (Ausiliario, Tecnico e Amministrativo) per l’anno scolastico 2022/2023.

Per i docenti di religione cattolica è disponibile un’ordinanza ad hoc. 

QUANDO PRESENTARE LA DOMANDA 
I termini per la presentazione della domanda, riportati nell’articolo 2 dell’ordinanza ministeriale, sono i seguenti:

  • Personale docente
    La domanda va presentata dal 28 febbraio al 15 marzo 2022.
    Gli adempimenti di competenza degli uffici periferici del Ministero saranno chiusi entro il 23 aprile.
    Gli esiti della mobilità saranno pubblicati il 17 maggio.
  • Personale educativo
    La domanda va presentata dal 1° al 21 marzo 2022.
    Gli adempimenti di competenza degli uffici periferici del Ministero saranno chiusi il 22 aprile.
    Gli esiti della mobilità saranno pubblicati il 17 maggio.
  • Personale ATA
    La domanda va presentata dal 9 al 25 marzo 2022.
    Gli adempimenti di competenza degli uffici periferici del Ministero saranno chiusi entro il 6 maggio.
    Gli esiti della mobilità saranno pubblicati il 27 maggio.
  • Insegnanti di religione cattolica
    La domanda va presentata dal 21 marzo al 15 aprile 2022.
    Gli esiti della mobilità saranno pubblicati il 30 maggio.

DOVE PRESENTARE LA DOMANDA
La domanda va compilata e inoltrata sul portale del Ministero dell’Istruzione, nella sezione dedicata alle Istanze on line. 
Solo gli Insegnanti di religione cattolica devono compilare la domanda utilizzando il Modello disponibile in questa sezione, alla voce Modulistica – Mobilità.
Per accedere a Istanze on line occorre essere registrati all’area riservata del Portale ministeriale. Ricordiamo che si può accedere anche con le credenziali SPID.
Chi non è registrato può farlo, selezionando la voce Registrati, presente in basso a destra nella schermata di LOGIN, e consultando il manuale predisposto

COME COMPILARE LA DOMANDA
Compilare la domanda è semplice, basterà seguire tutti i passaggi descritti nelle guide disponibili all’interno del portale Istanze on line.
La domanda deve essere inoltrata entro il termine ultimo fissato dall’ordinanza. Entro tale termine l’aspirante può sempre modificarla, anche se già inoltrata.

NOTA BENE

  • Compila/Modifica ogni singola sezione della domanda;
  • Allega tutta la documentazione utile per la valutazione della domanda;
  • Inoltra la domanda entro il termine previsto dall’ordinanza.

NORMATIVA

NoiPA dal 7 marzo cambiano le modalità di accesso




A partire da lunedì 7 marzo 2022 per accedere all’area personale di NoiPA sarà necessaria l’autenticazione tramite Carta d’Identità Elettronica (CIE) o con Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Per l’utilizzo di SPID di livello 2, sarà necessario abilitare il servizio One Time Password (OTP) nella propria pagina di profilo accedendo con SPID livello 2, CIE o CNS.
Sarà ancora possibile l’accesso all’area personale di NoiPA con le modalità attuali che prevedono l’utilizzo di codice fiscale e password, ma soltanto per la consultazione di dati e documenti (cedolino, Certificazione Unica, ecc.). Anche in questo caso per accedere ai servizi dispositivi forniti agli amministrati in modalità self service sarà necessario rafforzare tali modalità di accesso abilitando il servizio OTP.
Si precisa inoltre che sempre a partire dal 7 marzo 2022 tutti gli utenti che hanno una email non validata dovranno confermare la validità del proprio indirizzo email. Pertanto al momento dell’accesso, saranno trasferiti nella pagina di profilo ed invitati a confermare l’indirizzo email utilizzando esclusivamente l’autenticazione con SPID livello 2 o superiore, CIE o CNS.

La CISL Scuola sollecita emendamenti al “mille proroghe” per dare risposta a problemi del personale scolastico


Sono diversi i provvedimenti emanati dal Governo, attualmente all’esame del Parlamento in vista di una loro conversione in legge, che potrebbero rappresentare “veicoli normativi” da prendere in considerazione per dare risposta a problemi riguardanti il personale scolastico che presuppongono un intervento di natura legislativa. In qualche caso, si tratta di questioni già sottoposte all’attenzione di gruppi politici e parlamentari in occasione del dibattito sulla legge di bilancio e che la CISL Scuola sta riproponendo in questi giorni in un serrato confronto con quanti, a livello politico, possono essere interessati e disponibili a farsene carico, fornendo anche specifiche indicazioni per le opportune azioni emendative. 
Questi i temi meritevoli di intervento e che si ritiene possano trovare spazio in sede di conversione del decreto legge 228/2021 (cosiddetto “decreto milleproroghe”): 

  • L’utilizzo, anche per il prossimo anno scolastico, delle GPS di I fascia per le assunzioni in ruolo sui posti non coperti dalle graduatorie concorsuali, il cui numero sarà prevedibilmente elevato specie sui posti di sostegno. La CISL Scuola ritiene opportuna anche una semplificazione della procedura, eliminando la prova finale che ha ben poca ragion d’essere visto che i docenti in questione, oltre ad essere già tenuti al superamento dell’ordinario periodo di prova, dispongono già di una solida e qualificante base formativa
  • La modifica del concorso per gli insegnanti di religione, concorso che il DL 228 proroga al 2022. C’è quindi il tempo per un intervento che consenta agli incaricati di religione di avere, come tutti gli altri docenti, una procedura straordinaria finalizzata all’immissione in ruolo. – Lo slittamento al 28 febbraio dello svolgimento della prova del concorso straordinario riservato ai precari della secondaria non abilitati 
  • La proroga della componente elettiva del CSPI, così da evitare lo svolgimento di nuove elezioni in una situazione di perdurante emergenza pandemica – Lo scorrimento delle graduatorie di merito del concorso STEM per coprire i posti ancora vacanti dopo la nomina dei vincitori 
  • Lo sblocco delle assegnazioni provvisorie, in quanto legate per loro natura a esigenze di carattere familiare o di salute rispetto alle quali risultano del tutto inopportuni vincoli e divieti 
  • La mobilità interregionale dei dirigenti scolastici, per la quale va rimosso il limite che ne prevede l’effettuazione solo sul 30% delle sedi vacanti 
  • L’avvio di una procedura straordinaria di reclutamento per posti di DSGA cui possano partecipare gli assistenti amministrativi da anni facenti funzione anche se non in possesso di laurea 

È auspicabile che in ambito parlamentare non si lasci cadere un’occasione che consentirebbe di dare al personale della scuola, concretamente e non solo a parole, un segnale di attenzione atteso da tempo e che certamente merita. 
Nel frattempo, prosegue con grande determinazione l’impegno della CISL Scuola, sostenuta anche dalla Confederazione, perché già nel primo provvedimento in cantiere il Consiglio dei Ministri provveda a stanziare le risorse necessarie per prorogare oltre il 31 marzo e fino a giugno i contratti di supplenza del personale docente e ATA in servizio sui posti covid.

Gissi su sicurezza a scuola

Gissi: su sicurezza a scuola basta “toppe”, servono decisioni consistenti e strutturali
Il dibattito sul rientro a scuola sposta ancora una volta il problema e non valuta fino in fondo i possibili rischi. Siamo convinti, da sempre, che i nostri alunni a scuola siano più sicuri e protetti che in altri contesti. Rispettano le regole di prevenzione e si attengono alle indicazioni senza interpretazioni flessibili. Oggi c’è un elemento che ci fa riflettere e che vorremmo evidenziare: per la prima volta la pandemia colpisce i piccoli che ancora non hanno una copertura vaccinale. Non sono state assunte misure per accompagnare la riapertura con presidi sanitari e corsie preferenziali per le scuole. Lo abbiamo chiesto dal primo momento: se ci fossero gazebo della protezione civile o mezzi attrezzati dell’esercito assegnati solo allo screening nelle scuole, forse si potrebbero prevenire quarantene inutili e tracciamenti infiniti. È una misura eccezionale così come è unico il bene degli alunni. Sono ridicoli i suggerimenti di alcuni governatori che vorrebbero affidare al personale della scuola la gestione dei tamponi. L’ipotesi di tenere in classe i bambini anche dopo i primi contagi è di difficile gestione; l’allarme su possibili sintomi o malattie, alimenta le ansie dei genitori. Le famiglie benestanti terranno a casa i propri figli e la frequenza rimarrà solo per gli alunni i cui genitori non possono conciliare lavoro e gestione della DAD.
I canali di persuasione per ampliare la campagna vaccinale dei più piccoli (dai 5 ai 12 anni) sono poco incisivi. I genitori dovrebbero trovare nei pressi delle scuole un hub dedicato per il vaccino. Gli stessi pediatri dovrebbero essere coinvolti per garantire la loro presenza fisica nelle strutture scolastiche in giorni predefiniti. Solo immaginare una sospensione delle attività in presenza, potrebbe incentivare la partecipazione attiva dei bambini alla campagna di somministrazione. 
Il personale è per lo più vaccinato ma un positivo in una classe di 30 mq con 25 studenti non è molto rassicurante anche per chi ha una copertura con la terza dose. 
Da due anni abbiamo la sensazione che la scuola sia considerata al centro del Paese solo quando la produzione e l’economia ne hanno bisogno; bisogna cambiare questa tendenza e garantire la frequenza con interventi mirati, sostanziali e di lungo periodo. Basta con le toppe, servono decisioni consistenti e strutturali. È arrivato il momento di riconoscere alla scuola una voce specifica nello scostamento di bilancio di cui già si parla; lo si faccia e non si trascuri proprio un settore nevralgico del quale il Paese ha veramente bisogno.

Roma, 5 gennaio 2022
Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola 

All’assemblea l’intervento del reggente Vincenzo Alessandro, che ha chiesto di sfruttare i fondi del Next generation Eu per rilanciare il comparto


Cisl scuola, al congresso critiche alla politica e rinvio delle elezioni della segreteria

Viterbo Il 14 dicembre 2021 si è svolto, all’hotel Villa Sofia di Viterbo, il settimo congresso provinciale della Cisl scuola, alla presenza di 74 delegati delle varie scuole della provincia, e con la partecipazione di diversi ospiti, pur nel rigoroso rispetto delle norme di sicurezza. Gli ampi locali di cui dispone la struttura ospitante, difatti, consentono il mantenimento della distanza sociale, e tutti i partecipanti hanno avuto accesso agli stessi tramite esibizione del Green pass. Obbligatorio l’uso della mascherina.

I lavori sono stati introdotti dalla relazione del reggente, Vincenzo Alessandro, il quale ha trattato di tutti i temi di maggiore attualità politico-sindacale. Alla presenza dei responsabili viterbesi di Flc Cgil, Paola Grilli, e Uil scuola, Silvia Somigli, Alessandro ha rivendicato le scelte operate dalla Cisl scuola e dalla Cisl confederale in relazione ai due scioperi proclamati dalle altre sigle sindacali, senza la partecipazione della sua organizzazione, il primo, il 10 dicembre, relativo al solo comparto scuola, il secondo, invece, di carattere generale, il 16 dicembre. 

Con riferimento al primo sciopero, il reggente della Cisl scuola di Viterbo si è detto relativamente meno preoccupato, in quanto la divisione tra le sigle sindacali del settore scolastico, a suo giudizio, appare essere più fondata su ragioni di ordine contingente, che non di sostanza, essendo riferita all’opportunità di un’azione di sciopero nella fase attuale, prima ancora che la discussione parlamentare sulla legge di bilancio sia entrata nella fase cruciale.

Analoga, invece, la critica alla politica, che, dopo i formali elogi al ruolo svolto dalla scuola nella pandemia, non sembra ora voler stanziare risorse adeguate per un dignitoso rinnovo contrattuale, pure in presenza di un generoso contributo finanziario al funzionamento della scuola, derivante dai fondi Next generation Eu, che sollevano lo Stato da molte preoccupazioni di ordine strutturale circa il funzionamento del sistema scolastico (edilizia scolastica, nuove tecnologie, estensione dei servizi, ecc.).

“Se non ora, quando?” si è chiesto Vincenzo Alessandro, sottolineando che, se esiste un’effettiva volontà politica di rivalutare le retribuzioni della scuola, il momento è questo, e non certo la fase nella quale occorrerà cominciare a restituire la componente debitoria dei fondi europei, che andrà a sommarsi al debito pubblico pregresso. 

Più grave la divisione confederale, che investe questioni di strategia sindacale di ampio respiro. Come non considerare, ha sottolineato Vincenzo Alessandro, la natura espansiva della manovra, e il fatto che essa sia fondata su un ampio intervento pubblico, dopo anni di politiche neoliberiste e rigoriste, che, peraltro, non hanno risolto, ma anzi aggravato, la situazione italiana? Si corre il rischio, così operando, di ridare fiato a una visione regressiva dell’economia, tacitata, ma non sconfitta.

Molti altri i contenuti della relazione, di carattere strettamente professionale e scolastico. Ha portato il suo saluto al congresso anche Daniele Peroni, responsabile dell’Ufficio scolastico provinciale di Viterbo. Rinviata l’elezione della nuova segreteria provinciale di Viterbo, per dare modo alla struttura di affrontare in tutta calma il rinnovo delle Rsu, nella prossima primavera.

Cisl Scuola