È stato un anno impegnativo quello che si chiude, come lo sono stati quelli precedenti e come in fondo lo sono tutti per un sindacato come il nostro, attivo e presente tutti i giorni in ogni angolo d’Italia per onorare al meglio il mandato di rappresentanza che tantissime lavoratrici e lavoratori gli affidano. Assicurando servizi di consulenza, assistenza e tutela individuale la cui qualità, ampiamente riconosciuta, è da sempre motivo di soddisfazione e di orgoglio per la Cisl Scuola. Il merito è soprattutto di una dirigenza territoriale capace di spendersi con generosità e competenza, tanto che le nostre sedi sono costantemente affollate di persone la cui presenza è il migliore antidoto ai rischi di burocratizzazione che ogni grande struttura organizzata inevitabilmente corre.
Ma la cura riservata alla tutela individuale non esaurisce certo la nostra funzione, consistente prima di tutto e soprattutto nella rappresentanza generale e d’insieme degli interessi comuni a chi lavora nella scuola, in un’ottica di interesse generale che resta il nostro orizzonte di riferimento come organizzazione confederale. Possono sembrare espressioni generiche e vuote, ma non lo sono affatto nel contesto che viviamo, dove l’esigenza di rinsaldare i legami di unità e solidarietà sociale è fortissima, per il permanere di squilibri e disuguaglianze che la crisi degli ultimi anni ha pericolosamente accentuato. Proprio per questo abbiamo voluto come motto del nostro congresso, celebrato a fine maggio, “Fare comunità”: un messaggio rivolto alla scuola, esaltando le pratiche di condivisione e collegialità che ne fanno una comunità educante, ma che va certamente assunto anche in una dimensione più ampia.
Il 2017 ha visto riaprirsi, per il sindacato, spazi importanti di iniziativa e di confronto, dopo una fase segnata da un pericoloso deficit di dialogo sociale. Per il lavoro pubblico si sta finalmente concretizzando un obiettivo importante, quello di un rinnovo contrattuale atteso da anni: in questo senso salutiamo con favore la convocazione all’ARAN per il 2 gennaio, dopo averla sollecitata nei giorni scorsi insieme alle altre organizzazioni sindacali. Siamo consapevoli che il nuovo contratto non potrà certo essere risolutivo di tutti i problemi né soddisfare appieno tutte le attese, ma può segnare un primo passo in direzione di un più giusto riconoscimento del nostro lavoro, della sua importanza, della sua dignità.
Per la scuola, l’azione sindacale ha prodotto risultati importanti anche per correggere alcune storture indotte da interventi legislativi discutibili e discussi, confermandosi come risorsa fondamentale su cui far leva per valorizzare la professionalità di chi lavora e la qualità dei processi di innovazione. Ci siamo battuti in questi mesi, e continueremo a farlo, perché Istruzione e formazione siano riconosciuti come settori strategici di investimento, perché il lavoro nella scuola si affranchi da una condizione di precarietà ancora troppo diffusa, perché l’aspirazione a lavorare nella scuola non debba sempre necessariamente sfociare in situazioni di conflitto tra interessi contrapposti. Anche le vicende più recenti, segnate da comportamenti contraddittori della giustizia amministrativa, ci dicono che la sede giusta in cui le soluzioni ai problemi vanno cercate è quella politica, di una buona politica capace di ascolto, di sintesi e di equilibrio.
Chiudiamo il 2017 con dati confortanti per quanto riguarda la nostra tenuta organizzativa. Non è l’unico aspetto di cui tenere conto nel trarre un bilancio, ma sicuramente è un bel segnale quello che ci viene dal trend di crescita del nostro numero di associati. Limitandoci agli iscritti pagati dal Tesoro, un dato particolarmente rilevante perché attestato ufficialmente dall’Amministrazione, la Cisl Scuola incrementa di 2.500 unità, rispetto al mese di dicembre dello scorso anno, le deleghe rilasciate dai lavoratori, confermandosi nettamente come il sindacato con più alto numero di iscritti nel settore. In crescita significativa anche le iscrizioni del personale precario non pagato dal Tesoro e quelle del personale delle scuole non statali e della formazione professionale. Consideriamo questi dati come la risposta più eloquente a quanti non perdono occasione per parlare di sindacato in affanno e in crisi. Un’abitudine che per qualcuno sembra rappresentare una vera e propria ragione di vita, ma che rivela ancora una volta la propria inconsistenza.
Per noi la crescita di iscritti è solo un ulteriore stimolo ad affrontare il nuovo anno svolgendo il nostro ruolo con ancor più determinazione e convinzione, nell’interesse della scuola e delle tante persone che ci lavorano con intelligenza, competenza, generosità e passione.
Roma, 29 dicembre 2017
Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola