“La scuola del futuro”, incontro dibattito organizzato da Il Sole 24 ore martedì 21 settembre

Si articola in due tavole rotonde, cui segue un’intervista al Ministro dell’Istruzione prof. Patrizio Bianchi, l’iniziativa “La scuola del futuro“, promossa dal quotidiano Il Sole 24 ore e che si svolge in modalità on line oggi, martedì 21 settembre, con inizio alle ore 15.
Alla prima tavola rotonda (La scuola tra i nodi del passato e le sfide del futuro), coordinata dal giornalista Eugenio Bruno e nella quale si discuterà fra l’altro di reclutamento, formazione e carriera degli insegnanti, partecipa la segretaria generale CISL Scuola Maddalena Gissi, a confronto con Francesca Borgonovi (OCSE), Giovanni Brugnoli (Confindustria) e Andrea Gavosto (Fondazione Agnelli), Silvia Martini Chiassai(Vicepresidente UPI).
La seconda tavola rotonda, coordinata da Claudio Tucci, ha per tema Scuola digitale, priorità e futuro della didattica.

Sul sito de Il Sole 24 ore le indicazioni per seguire la diretta.

Silvia Martini Chiassai, Vicepresidente UPI

Indicazioni operative per la redazione dei PEI per l’a.s.2021/2022


Come è noto con la sentenza n. 9795/2021 del 14 settembre 2021, il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, Sez. III bis, ha disposto l’annullamento del Decreto interministeriale n. 182/2020 e dei suoi allegati (Linee guida, Modelli di PEI, Allegati C e C1).
La Cisl Scuola con urgente richiesta inoltrata al Ministro dell’istruzione aveva ribadito la necessità di fornire con la massima tempestività le indicazioni necessarie alle scuole sul corretto modo di procedere nel mutato contesto normativo.
La nota prot. 2044 del 17/09/2017, emanata dal Dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e Formazione del Ministero dell’Istruzione, nelle more dell’emanazione di nuovi provvedimenti e/o degli esiti definitivi dell’iter giudiziario, al fine di tutelare il diritto all’inclusione scolastica, fornisce indicazioni operative sugli adempimenti relativi ai processi di inclusione degli alunni con disabilità nonché, in particolare, sulle modalità di redazione dei PEI per l’a.s.2021/2022,
La nota, in via preliminare precisa che, fermo restando la vigenza del decreto legislativo n. 66/2017 e ss.mm..ii, le Istituzioni scolastiche per l’elaborazione dei PEI potranno ricorrere alla precedente modulistica già adoperata nell’a.s. 2019/20, prestando attenzione a non confliggere con i motivi di censura indicati nella sentenza.
In particolare, si dovrà tener conto dei motivi di censura del ricorso incidenti nel merito, tra cui, a titolo esemplificativo:
a) Composizione e funzioni del GLO (si ritiene opportuno che nel funzionamento di tale organismo non siano poste limitazioni al numero degli esperti indicati dalla famiglia);
b) Possibilità di frequenza con orario ridotto(non può essere previsto un orario ridotto di frequenza alle lezioni dovuto a terapie e/o prestazioni di natura sanitaria – con conseguente contrasto con le disposizioni di carattere generale sull’obbligo di frequenza – in assenza di possibilità di recuperare le ore perdute);
c) Esonero dalle materie per gli studenti con disabilità (non può essere previsto un esonero generalizzato degli alunni con disabilità da alcune attività della classe, con partecipazione ad attività di laboratorio separate, in contrasto con le disposizioni di cui al d.lgs. n. 62/2017);
d) Assegnazione delle risorse professionali per il sostegno e l’assistenza (in assenza di una modifica effettiva delle modalità di accertamento della disabilità in età evolutiva e delle discendenti certificazioni– che dovrà attuarsi mediante l’adozione delle Linee guida da parte del Ministero della Salute – non si è ancora realizzato, in concreto, il coordinamento tra certificazioni/profili di funzionamento e le modalità di assegnazione delle ore di sostegno, ovvero di redazione del PEI. Pertanto, non si possono predeterminare, attraverso un “range”, le ore di sostegno attribuibili dal GLO, con stretto legame dello stesso rispetto al “debito di funzionamento ed esautorazione della discrezionalità tecnica dell’organo collegiale).

La nota, in conclusione, riafferma la priorità di redigere i Piani Educativi Individualizzati entro i termini indicati all’art. 7, comma 2, lettera g) del citato D.Lgs. 66/2017 (“di norma, non oltre il mese di ottobre”), pur sempre nel rispetto dei nuovi orientamenti giurisprudenziali affermati dal Tar Lazio.
Il Dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e Formazione si riserva di fornire eventuali ed ulteriori indicazioni operative in base all’evoluzione giurisprudenziale e normativa di riferimento.

Incontro sulla nota 27622 del 6/9/2021, relativa alle 25 ore di formazione per l’inclusione

A seguito dell’emanazione della nota 27622 del 6/9/2021, relativa alle 25 ore di formazione per l’inclusione, previste dal comma 961 dell’ultima legge di bilancio, la CISL Scuola, come anche altre sigle sindacali, aveva chiesto un incontro di chiarimento con l’Amministrazione, stigmatizzando il fatto che la nota fosse stata diffusa senza alcuna preventiva consultazione e informativa alle organizzazioni firmatarie del CCNL, stante l’attinenza della materia all’ambito della contrattazione. 
L’incontro, che ha coinvolto il Direttore Generale del Personale e la Direzione per lo Studente, si è svolto nel pomeriggio di oggi, martedì 14 settembre. Proprio il mancato coinvolgimento delle parti sociali su una questione di considerevole impatto sugli obblighi di servizio del personale (corso di formazione di 25 ore obbligatorio per i docenti non specializzati che insegnino in una classe in cui è presente un allievo con disabilità) è stato il primo dei rilievi che la CISL Scuola ha proposto in apertura del suo intervento. Pur apprezzando l’azione di formazione e riconoscendone l’importanza, la CISL Scuola ha sottolineato come il rapporto di lavoro sia regolato contrattualmente e come pertanto occorra affidare al negoziato la corretta collocazione delle 25 ore di formazione nell’ambito dell’orario di servizio, anche considerato che la legge di bilancio non riconosce la possibilità di esonero né di retribuzione per lo svolgimento di queste ore di servizio. 
Ha inoltre richiamato il fatto che i criteri generali di ripartizione delle risorse per la formazione del personale docente, educativo ed ATA devono essere oggetto di relazioni sindacali a livello nazionale, secondo quanto previsto dall’ art.22 comma 4 lettera a3) del CCNL 2018, in questa circostanza totalmente disatteso. Tutto ciò, nonostante nel precedente incontro di informativa del 4 giugno 2021 sul Decreto Ministeriale relativo alle attività formative l’Amministrazione avesse assunto l’impegno di convocare incontri con le organizzazioni sindacali prima di procedere alla redazione delle note operative, che la Direzione generale per il personale scolastico e la Direzione generale per lo studente avrebbero dovuto successivamente emanare al fine di individuare le modalità operative per la realizzazione delle attività di formazione. Anche questo impegno informale non ha avuto alcun seguito. 
La richiesta presentata al Ministero è stata dunque anzitutto di riattivare le corrette relazioni sindacali previste su questa materia e di individuare soluzioni per ricondurre l’impegno di formazione entro gli obblighi di servizio. 
Sono state esaminate alcune soluzioni, tra cui quella di considerare le 17 ore di attività frontale entro le ore funzionali all’insegnamento, analogamente a quanto avviene per la formazione obbligatoria sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. È stato anche posto il tema di chi debba organizzare le attività di formazione, stante alcune difficoltà interpretative della nota ministeriale 27622/2021, e della necessità di introdurre una deroga rispetto ai tempi strettissimi di realizzazione. Infatti, è attualmente previsto che l’attività formativa si debba concludere addirittura entro il mese di novembre. 
Infine, sono stati chiesti chiarimenti rispetto all’attività valutativa e di test preventivata al termine del corso di formazione. Su questo punto l’Amministrazione ha dichiarato che si tratta di una modalità di raccolta dati sull’efficacia del corso e che l’attività di rilevazione potrebbe anche essere anonima. 
Su questo e sugli altri punti sollevati dalle Organizzazioni sindacali presenti al tavolo l’Amministrazione si è riservata un approfondimento e la convocazione a breve di un successivo incontro. 

Primo incontro del Tavolo Tecnico nazionale fra Amministrazione e sindacati firmatari del Protocollo Sicurezza

Hanno preso avvio oggi i lavori del Tavolo tecnico nazionale, composto da rappresentanti del Ministero dell’Istruzione, del Ministero della Salute e delle organizzazioni sindacali firmatarie del Protocollo per la Sicurezza, che attribuisce al Tavolo la funzione di gestione condivisa dell’attuazione delle misure di prevenzione del contagio da Covid 19 nelle istituzioni scolastiche. Un appuntamento fortemente sollecitato dalla CISL Scuola anche nell’incontro di martedì 24 agosto, nella convinzione che sia quanto mai necessario entrare urgentemente e concretamente nel merito di questioni complesse, destinate altrimenti a rimanere solo oggetto di polemiche inconcludenti.
In apertura dell’incontro i rappresentanti del Ministero dell’Istruzione hanno riferito che nei prossimi giorni saranno convocati anche i tavoli regionali, assicurando inoltre che il servizio di Help desk a supporto delle istituzioni scolastiche sarà pienamente attivo dal primo settembre.
È stato sottolineato che sono già disponibili per le scuole i fondi derivanti dalla ripartizione dei 350 milioni di euro destinati all’acquisto di beni e servizi strumentali funzionali all’avvio dell’anno scolastico (circa 60.000 euro per istituzione scolastica). Sono state nel frattempo comunicate agli Uffici Scolastici Regionali le risorse da ripartire tra le scuole per gli incarichi sino al 30 dicembre sia del personale docente (per il recupero degli apprendimenti anche attraverso l’attivazione di gruppi di alunni) che del personale ATA. Si tratta di fondi che dovrebbero garantire l’assegnazione, a ciascuna istituzione scolastica, delle stesse risorse già utilizzate lo scorso anno scolastico al fine di rispettare le disposizioni sul distanziamento.
Un ulteriore intervento, di carattere sperimentale, consisterà nell’attribuzione di risorse per complessivi 22 milioni di euro alle scuole con più di cinque classi con parametri di affollamento superiori a quanto previsto dalla normativa vigente.
È stata poi affrontata la spinosa questione legata alle modalità con cui verificare il possesso del Green Pass da parte del personale, puntando a individuare al riguardo opportune soluzioni. Come richiesto da tutte le organizzazioni sindacali, è stata confermata dall’Amministrazione l’adozione di soluzioni tecniche per semplificare le procedure di verifica. A tal fine sarà predisposta una piattaforma che consentirà di incrociare i codici fiscali con i dati di vaccinazione, restituendo alle scuole la situazione del personale con modalità semplificate e snelle. La soluzione tecnica è già strutturata e disponibile e sulla stessa il Garante della Privacy ha chiesto l’adozione di un provvedimento formale; il Ministero sta conducendo i necessari approfondimenti in merito alla natura del provvedimento da emanare (DPCM o Decreto ministeriale). È indispensabile comunque che sia garantita una soluzione a breve, in ogni caso entro l’inizio delle lezioni.
Alla luce del quadro normativo esistente, è stata esclusa la possibilità di un rinvio dell’applicazione del DL 111/2021 così come quella di prevedere una possibilità di autocertificazione da parte dei lavoratori.
Esaminate anche le problematiche relative al personale in possesso di certificato di esenzione (cartaceo sino all’attivazione della digitalizzazione del certificato). Anche sulla scorta del parere del Ministero della Salute, si è rilevato che questo personale non dovrà sottoporsi a tampone per accedere a scuola. Nell’ambito della sorveglianza sanitaria, il medico competente di ciascuna scuola potrebbe comunque prevedere eventualmente un sistema di screening su questi lavoratori e sui lavoratori fragili, per garantirne la sicurezza.
Per quanto riguarda i provvedimenti sanzionatori, è stato ribadito che non si tratta di procedure disciplinari ma di atti dovuti in adempimento di previsioni di legge. È stato chiesto all’Ufficio legislativo del Ministero di fornire specifici modelli per uniformare i comportamenti sul territorio nazionale.
Rispetto ai lavoratori “fragili”, è confermato il quadro delle precedenti disposizioni anche in relazione alla sorveglianza sanitaria da parte del medico del lavoro. Il gel e le mascherine chirurgiche continueranno ad essere fornite dalla struttura commissariale. Le mascherine dovranno essere sempre indossate all’interno dell’edificio, anche nel caso in cui sia possibile garantire il distanziamento di un metro. Su questo ultimo aspetto potranno tuttavia esservi ulteriori chiarimenti, dopo approfondimenti condotti dal Ministero della Salute.
I lavori del Tavolo proseguiranno in modo serrato nei prossimi giorni. Un successivo incontro sarà convocato a breve, prevedendo anche la presenza di rappresentanti della Struttura Commissariale.

Roma, 26 agosto 2021

Valorizzare il Protocollo Sicurezza, subito i tavoli di confronto. Documento dell’Esecutivo Nazionale CISL Scuola

L’Esecutivo Nazionale della CISL Scuola, convocato con procedura d’urgenza per esaminare gli sviluppi del confronto sul Protocollo del 14 agosto u.s. per lo svolgimento in sicurezza delle attività scolastiche, a seguito dell’incontro svoltosi in data odierna fra le organizzazioni sindacali firmatarie del protocollo e il Ministro dell’Istruzione, prof. Patrizio Bianchi, esprime pieno apprezzamento e condivisione della posizione assunta dalla segretaria generale Maddalena Gissi nel ribadire il sostegno alle scelte compiute con la sottoscrizione del Protocollo, strumento fondamentale in direzione di un obiettivo ritenuto irrinunciabile qual è lo svolgimento in presenza e in sicurezza, per l’intero anno scolastico, delle attività didattiche. 
La definizione di un protocollo condiviso tra Amministrazione e parti sociali, in assenza del quale una materia così delicata e complessa verrebbe totalmente rimessa ad atti unilaterali dell’Amministrazione, si pone in una linea di forte coerenza con l’azione svolta dalle Confederazioni nel confronto condotto a livello centrale e periferico sui temi del contrasto alla pandemia e della tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, così come con altre importanti intese sottoscritte in più occasioni nel corso della fase di emergenza pandemica. 
L’Esecutivo Nazionale, alla luce delle indicazioni della comunità scientifica sul valore fondamentale della vaccinazione come mezzo più efficace per contenere la diffusione del contagio, fa proprio l’appello che da sedi autorevolissime viene lanciato perché i comportamenti individuali tengano responsabilmente conto di un interesse comune rispetto al quale la vaccinazione assume la valenza di un vero e proprio dovere civico. È per queste ragioni che la CISL Scuola ha rivendicato fin dal gennaio scorso una priorità di accesso alla vaccinazione per tutto il personale scolastico, con l’obiettivo di una completa copertura come presupposto per garantire lo svolgimento in sicurezza delle attività in presenza, obiettivo in parte compromesso per ragioni non certo riconducibili alla volontà degli addetti. 
L’Esecutivo Nazionale condivide il richiamo rivolto al Governo dal segretario generale della CISL, Luigi Sbarra, affinché non si sottragga alle proprie responsabilità, ivi compresa, laddove se ne ravvisi l’esigenza ineludibile, quella di sancire con atto di legge l’obbligo di vaccinazione. 
Per quanto riguarda l’obbligo del green pass disposto per il personale scolastico dal DL 111/2021, l’Esecutivo Nazionale considera indispensabile affrontare con la massima urgenza gli aspetti applicativi di disposizioni sulle quali finora la discussione si è per lo più incentrata su questioni di principio, non sempre cogliendone fino in fondo tutti gli elementi di complessità. È invece fondamentale che alle scuole, e in particolare alla dirigenza scolastica, siano fornite da subito indicazioni chiare per la gestione di misure sulle quali non sono consentite improvvisazione e superficialità. 
Anche per questo diventa importante l’attivazione da subito dei tavoli di confronto fra sindacati e Amministrazione previsti dal Protocollo, il primo dei quali è in programma il 26 agosto, per la cui valorizzazione, riconfermandone integralmente la stesura del 14 agosto, l’Esecutivo Nazionale dà pieno mandato alla Segretaria Generale. 
Il difficile momento che il Paese e la scuola stanno vivendo, le sfide decisive in cui tutta la comunità è oggi impegnata per darsi prospettive di ripresa e di crescita, impongono a tutti, e in primo luogo a chi svolge ruoli istituzionali e di rappresentanza politica e sociale, di mantenere comportamenti improntati a serietà, responsabilità, coerenza e coraggio. 

Roma, 24 agosto 2021