Come sono cambiate dal 1° Settembre le regole delle visite fiscali

Dal 1° settembre 2017 è entrato in vigore il “Polo unico per le visite fiscali”, con l’attribuzione all’INPS della competenza esclusiva ad effettuare visite mediche di controllo (VMC) sia su richiesta delle pubbliche amministrazioni, in qualità di datori di lavoro, sia d’ufficio, ai sensi degli articoli 18 e 22 del Decreto legislativo n. 75/2017 di modifica del Dlgs 165/2001 art. 55-septies.
Nelle more della pubblicazione di ulteriori provvedimenti, l’Inps con il messaggio n. 3265 del 9 agosto 2017 ha fornito le prime istruzioni operative in materia di Polo unico per le visite fiscali. L’Istituto ha chiarito che, ai fini dell’attuazione del D.Lgs. 75/2017 e degli emanandi decreti ministeriali, le soluzioni tecniche ed amministrative che vengono adottate dal 1° settembre rappresentano una prima applicazione sperimentale, che sarà progressivamente messa a punto in tempi successivi.

CATEGORIE DI DIPENDENTI PUBBLICI INTERESSATI
Le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, essendo amministrazioni pubbliche ai sensi dell’art. 1 del Dlgs 165/2001, rientrano nell’ambito di applicazione della normativa sul Polo unico e tutti i dipendenti saranno destinatari degli accertamenti medico fiscali in caso di assenza dal servizio per malattia, salvo diverso orientamento ministeriale.

COMUNICAZIONE ASSENZA PER MALATTIA
Nulla cambia rispetto alle procedure di richiesta del certificato medico nonché di comunicazione al datore di lavoro da parte del dipendente. L’invio del certificato medico all’INPS è sempre di competenza del medico curante.

RICHIESTA DELLE VISITE MEDICHE DI CONTROLLO DA PARTE DELLE PP.AA.
Dal 1° settembre 2017, la richiesta di VMC potrà essere effettuata, da parte delle PPAA, tramite Portale INPS utilizzando le credenziali in possesso delle amministrazioni ed accedendo ai servizi online di Consultazione attestati di malattia e di Richiesta visita medica di controllo. L’amministrazione che richieda una VMC dovrà scegliere e specificare se inviare soltanto il controllo domiciliare o se richiedere anche la successiva visita ambulatoriale in caso di assenza del lavoratore. Una volta effettuate le VMC, l’Inps metterà a disposizione dei datori di lavoro pubblici gli esiti dei verbali mediante i servizi telematici.

DISPOSIZIONE D’UFFICIO DELLE VISITE MEDICHE DOMICILIARI
Dal 1° settembre 2017, in sede di prima attuazione della normativa relativa al Polo unico, le visite fiscali potranno essere disposte anche d’ufficio: a tal fine, gli applicativi in uso presso l’Inps saranno adattati al fine di acquisire i dati dei certificati dei dipendenti pubblici e disporre un numero prestabilito di visite d’ufficio.
Anche per le VMC disposte d’ufficio dall’Inps verrà restituito al datore di lavoro pubblico l’esito. In caso di assenza del lavoratore al domicilio a seguito di VMC disposta d’ufficio, si procederà con l’invito a visita ambulatoriale.
Nel corso della visita ambulatoriale dovranno essere valutate soltanto l’effettiva sussistenza dello stato morboso e la relativa prognosi, mentre non rientra tra i compiti dell’Inps la valutazione delle eventuali giustificazioni prodotte rispetto all’assenza al domicilio.

GESTIONE REPERIBILITÀ E ASSENZA DEL LAVORATORE
Come previsto nel D. Lgs. 165/2001 (art. 55-septies, comma 5-bis), come modificato dal D. Lgs 75/2017, il dipendente pubblico è tenuto, qualora debba assentarsi dal proprio domicilio (es. per visita specialistica), ad avvisare unicamente la propria amministrazione, la quale successivamente provvederà ad avvisare l’Inps. Per i casi in cui il lavoratore abbia necessità di cambiare domicilio in corso di prognosi, le regole da seguire saranno definite dall’emanando decreto ministeriale di armonizzazione delle fasce di reperibilità e sulle modalità per lo svolgimento delle visite mediche di controllo.

ARMONIZZAZIONE SETTORE PUBBLICO E PRIVATO
Il nuovo art. 55-septies prevede che con un apposito decreto ministeriale, si procederà all’armonizzazione della disciplina dei settori pubblico e privato in materia di fasce orarie di reperibilità (che al momento per i dipendenti pubblici sono: lunedi – domenica ore 9/13 e 15/18) nonché alla definizione delle modalità per lo svolgimento degli accertamenti medico legali.

(a cura dell’Ufficio Legislativo Cisl Scuola)

Istruzioni ed Indicazioni in materia di supplenze personale docente, educativo ed ATA

Con la nota 37381 del 29 Agosto 2017, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha emanato le istruzioni e le indicazioni operative, per l’A.S. 2017/2018 in materia di attribuzione di supplenze al personale docente, personale educativo ed ATA.

nota-37381-del-29-agosto-2017-istruzioni-e-indicazioni-operative-supplenze-personale-docente-educativo-ed-ata-a-s-2017-2018 (scarica)

 

 

Prosegue a tutto campo l’impegno della Cisl Scuola per dare giusto valore alla dirigenza scolastica

È in atto dal 3 maggio scorso la mobilitazione dei dirigenti scolastici, proclamata dopo che si è rivelata infruttuosa una fase di intensa interlocuzione con il Miur, per denunciare lo stato di disagio della Categoria, disagio ormai veramente insopportabile. La situazione è stata persino aggravata dall’incremento delle incombenze e dei carichi di lavoro dovuti alla Legge 107/2015, con le connesse procedure valutative (Direttiva 36/2016, Linee Guida, Strumenti), e dagli oneri legati alla pubblicità e trasparenza, ennesimo aumento delle “molestie burocratiche”. Le posizioni della Cisl Scuola, il cui impegno per dare giusto valore alla dirigenza scolastica si esprime su molti versanti nel rapporto con l’Amministrazione, le istituzioni e le forze politiche, sono quelle espresse già da tempo e rintracciabili nei molteplici documenti e nei diversi interventi.
Primo obiettivo delle nostre rivendicazioni, come indicato nuovamente anche a novembre 2015 nelle Linee comuni di orientamento per il rinnovo del contratto, è il superamento delle sperequazioni retributive interne ed esterne. Accanto a questo, riteniamo fondamentale l’eliminazione delle responsabilità improprie attribuite ai dirigenti in materia di sicurezza negli edifici scolastici.
Questi temi sono stati al centro di numerose iniziative che sono scaturite anche dall’ascolto dei nostri iscritti in molteplici assemblee nei diversi contesti territoriali. Sono stati così realizzati convegni nazionali, sit-in davanti al Ministero, ricorso al TAR, cedolino day, sciopero nazionale, petizione per la sicurezza, diffide ai direttori regionali, ecc.

Verso il rinnovo del contratto
Qualche segnale di diversa attenzione da parte dell’Amministrazione si è manifestato con l’insediamento della neo Ministra Valeria Fedeli. La Ministra ha previsto tra gli argomenti all’ordine del giorno del suo primo incontro con i sindacati tematiche riguardanti i dirigenti scolastici, come l’“armonizzazione” retributiva e la valutazione. Le questioni hanno trovato spazio nel confronto con le OO.SS. che ha preceduto l’invio delle proposte di esclusiva competenza del MIUR alla Presidenza del Consiglio e al MEF per l’emanazione dell’Atto di Indirizzo in vista dell’apertura del tavolo contrattuale. Il Miur ha proposto per l’emanazione dell’Atto di indirizzo l’obiettivo della progressiva armonizzazione della retribuzione di posizione di parte fissa entro il nuovo comparto. Un buon punto di partenza, utile ad avvicinare le posizioni prima ancora che si avvii il tavolo contrattuale.
Per noi, come già detto da tempo, l’obiettivo rimane il superamento della sperequazione economica interna ed esterna e per quanto ci riguarda continueremo a rivendicare, nel DEF e nella legge di Bilancio, le ulteriori necessarie risorse, aggiuntive a quelle cui fa riferimento l’Accordo del 30 novembre. Nel quale – è bene precisarlo – gli 85 euro mensili non costituiscono un tetto massimo, ma la soglia minima di un “aumento medio non inferiore agli 85 euro mensili”. Continueremo pertanto a batterci per ottenere il miglior contratto possibile con la nostra azione – che chiediamo agli iscritti di sostenere – nei confronti del Governo (a partire dal MEF) e del Parlamento.

Questioni di natura legislativa e amministrativa

Incremento FUN
Altre questioni sono legate prioritariamente ad interventi di natura legislativa. Tra queste, unitamente all’esonero per i vicari delle scuole in reggenza, il promesso incremento una tantum di 10 milioni di euro del FUN 2016/2017. Su questi temi erano stati presentati, a seguito delle nostre ripetute sollecitazioni, specifici emendamenti al ddl di conversione in legge del decreto vaccini, ma il Parlamento non li ha approvati.
Rispetto all’incremento del FUN, stiamo premendo sul Miur affinché siano attuate soluzioni alternative, per rendere comunque esigibili risorse che sono ricavate, peraltro, dalle economie di sistema.

Responsabilità e sicurezza
Dopo il nostro incontro con alcuni parlamentari della VII Commissione della Camera, è stata finalmente calendarizzata la discussione dei due disegni di legge (Pellegrini – Carocci) per la modifica del dlgs. 81/2008 in materia di responsabilità dei dirigenti scolastici. Abbiamo da tempo chiesto ai nostri iscritti di firmare una petizione per sostenere l’accidentato percorso parlamentare e abbiamo avanzato concrete proposte nella memoria da noi consegnata in audizione; contemporaneamente abbiamo sollecitato il Miur a riprendere la via amministrativa che era già prevista nel medesimo dlgs.
Su questa materia, abbiamo anche diffidato i direttori regionali a non procrastinare oltre la valutazione dello stress lavoro correlato, sul quale incide fortemente il regime delle responsabilità affidate ai dirigenti, in quanto datori di lavoro, sulla salute e sicurezza. Il Miur ha predisposto a tal fine, come primo atto, un questionario e ha chiesto ai direttori degli Usr di somministrarlo a tutti i dirigenti scolastici.

Valutazione
Su nostra sollecitazione, il Miur ha costituito il previsto Osservatorio per quanto riguarda la valutazione dei dirigenti scolastici; si è inoltre ottenuta per quest’anno la sterilizzazione degli ipotizzati effetti economici della valutazione. L’Amministrazione ha convenuto anche sull’opportunità di soprassedere nel 2016/2017 alla classificazione valutativa dei dirigenti, ma non ha ancora dato seguito ad atti amministrativi conseguenti.
Ed è proprio per l’assenza di atti concreti che, dopo aver espresso insoddisfazione per gli esiti del tavolo tecnico politico, abbiamo invitato i dirigenti a non partecipare alla formazione e alle conferenze di servizio, dando indicazione ai nostri iscritti di compilare solo parzialmente il portfolio.

Semplificazione amministrativa
In tema di semplificazioni amministrative, siamo in attesa del nuovo Regolamento contabile e sono state concordate con l’Amministrazione una serie di provvedimenti e misure per alleggerire e snellire la gestione amministrativo contabile delle scuole. A questo tavolo abbiamo denunciato le interferenze dei Revisori contabili e i diversificati comportamenti delle Ragionerie territoriali dello Stato in sede di certificazione degli accordi.

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Quella che viviamo è una situazione complessa e il breve riepilogo proposto basta a evidenziare la difficoltà che si incontrano per ottenere da Governo e Parlamento la giusta considerazione per le istanze della categoria. L’azione concertativa e contrattuale, per essere efficace, necessita di un forte sostegno da parte della base associativa, tenendo sempre presente quali sono le reali controparti verso le quali agire e mobilitarsi. Come già detto, intendiamo presidiare i tavoli contrattuali col massimo di determinazione, con l’impegno – come sempre avvenuto anche in altre occasioni – di sottoporne gli esiti, per una loro valutazione, anzitutto ai nostri iscritti. Questo è per noi un modo consolidato di procedere, e anche l’unico modo per fare seriamente azione sindacale.