CIRCOLARE ORGANICI PERSONALE TECNICO ED AUSILIARIO (A.T.A.) e II.SS. SOTTODIMENSIONATE

Si trasmette la circolare concernente la definizione dei criteri e dei parametri per la determinazione degli organici del personale amministrativo tecnico ed ausiliario (A.T.A.), lo schema di decreto interministeriale, dotazioni organiche a.s. 2018-19 con le relative tabelle e la tabella relativa alle II.SS. sottodimensionate .

Si segnala che la circolare prevede la proroga dell’apertura delle aree per gli organici e la mobilità al 28 giugno p.v. e la pubblicazione dei movimenti al 20 luglio p.v.

 

Valutazione dei dirigenti scolastici: il report dell’incontro del 16 aprile al Miur

Ieri, lunedì 16 aprile, si è svolto al Miur il secondo incontro sul procedimento di valutazione dei dirigenti scolastici. L’Amministrazione aveva infatti fornito la bozza della “nota esplicativa n. 3”, chiedendo alle organizzazioni sindacali di presentare osservazioni.

Il metodo seguito dall’Amministrazione appare apprezzabile, anche per la più volte dichiarata disponibilità a proseguire il confronto su altri rilevanti e delicatissimi aspetti del procedimento di valutazione, come ad esempio la modalità di costituzione dei nuclei.

Quest’anno scolastico può essere utilizzato pertanto per evitare che in futuro si ripetano le stesse situazioni critiche già più volte segnalate. In questo contesto, la disconnessione dagli effetti economici era assolutamente necessaria per poter procedere senza alcun danno o rischio per i dirigenti scolastici alla revisione e semplificazione del modello.

Se la disconnessione non fosse stata ottenuta, avremmo avuto da quest’anno inevitabilmente la creazione di graduatorie e classificazioni tra i dirigenti, con la relativa assegnazione della retribuzione di risultato senza alcuna garanzia. La Cisl Scuola ha dunque operato per difendere i dirigenti scolastici e non esporli a valutazioni che avrebbero potuto presentare elevate criticità. È invece necessaria una messa a punto del procedimento, prima che possa produrre effetti concreti sulla retribuzione.

I vincoli presenti sono ben noti e derivano fondamentalmente dall’art. 1, comma 93 della legge 107/2015 e dalla direttiva 36/2016, la cui piena applicazione è stata scongiurata solo in extremis con l’accordo raggiunto lo scorso 30 marzo tra Miur, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Flc Cgil e Snals Confsal.

In attesa che il nuovo CCNL d’area intervenga sugli aspetti economici e sulla definizione delle fasce di retribuzione di risultato ai sensi degli artt. 40 e 45 del rinnovato decreto legislativo 165/2001, purtroppo la normativa è in vigore e la Cisl Scuola ritiene che si debba fare di tutto per attenuarne gli effetti e semplificare il modello di valutazione che ne deriva. Evidentemente il nuovo Parlamento potrà definire spazi di modifica del su citato comma 93.

Nelle proposte presentate dall’Amministrazione durante l’incontro di ieri, riteniamo positivi l’accentuazione del protagonismo del dirigente scolastico e il riconoscimento dell’importanza dell’interlocuzione con il nucleo di valutazione. Il dirigente illustrerà al nucleo le azioni professionali messe in atto e l’interlocuzione avverrà in presenza. Il “portfolio” sarà compilabile “on line” a partire dal 20 aprile e le aree rimarranno aperte per consentire di poter aggiornare il documento nel corso dell’anno scolastico.

È stata rivista anche la sezione relativa all’anagrafe professionale e la pubblicazione dei dati potrà avvenire con il consenso del dirigente. Le dimensioni professionali elencate nella sezione dedicata all’autovalutazione sono le stesse per le quali il dirigente scolastico indicherà le azioni professionali. Le azioni da documentare potranno essere da un minimo di quattro ad un massimo di otto. Sono pertanto state eliminate le “aree di processo” presenti nel precedente modello e si è rafforzata la considerazione dei condizionamenti di contesto che il dirigente può elencare e comunicare al nucleo. È stato anche ridotto il numero dei documenti che il dirigente scolastico deve caricare nel sistema. Al termine del processo di valutazione sarà restituito un feedback, con l’obiettivo di contribuire ad indicare punti di forza e di possibile miglioramento dell’azione dirigenziale.

Se alcune difficoltà sono state affrontate e se sono stati introdotti elementi di semplificazione, siamo tuttavia solo all’inizio dell’opera: rimangono aperti alcuni nodi rilevanti, quali la formazione dei nuclei e la definizione dei protocolli di visita, garanzia di trasparenza ed equità nel procedimento. Un problema “scottante” è inoltre costituto dall’interpretazione del criterio relativo “all’apprezzamento dell’operato del dirigente”, previsione anche questa presente nel comma 93.

La Cisl Scuola opererà assiduamente e con perseveranza per affrontare e possibilmente risolvere queste problematicità.

Dal Consiglio dei Ministri “via libera” alla firma definitiva del nuovo contratto del comparto istruzione, università e ricerca

Il Consiglio dei Ministri ha dato il “via libera” alla firma definitiva del nuovo contratto, atto necessario perché lo stesso divenga a tutti gli effetti operativo. Si potrà così procedere, una volta firmato il CCNL, all’erogazione dei benefici economici che l’accordo ha definito e che quindi potranno entrare in tempi brevi in busta paga, insieme agli arretrati per le annualità precedenti.
Siamo soddisfatti dichiara Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuolaperché i fatti stanno dimostrando che la decisione di firmare il contratto era la più giusta e opportuna, specie in una situazione di grande incertezza politica come quella che stiamo attraversando. Si tratta ora di proseguire il percorso di valorizzazione delle professionalità avviato col contratto: due sono gli obiettivi prioritari, consolidare gli incrementi ottenuti nel negoziato all’ARAN e porre le basi per il successivo rinnovo, visto che questo contratto è praticamente già in scadenza”.
Le parole della Gissi si muovono sulla stessa lunghezza d’onda della dichiarazione rilasciata da Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl: “E’ un fatto positivo che oggi il Consiglio dei Ministri abbia dato il definitivo via libera al contratto nazionale di lavoro relativo al personale del comparto dell’istruzione e della ricerca per il triennio 2016-2018, sottoscritto dall’ARAN , dalle confederazioni e dai sindacali di categoria lo scorso 9 febbraio. Ora ci attendiamo lo stesso impegno coerente sulla scuola, l’università, la ricerca e tutti gli altri comparti pubblici anche dal futuro Governo che dovrà garantire già nel prossimo Def di aprile, e subito dopo nella legge di bilancio, le giuste coperture economiche per consentire il prossimo rinnovo contrattuale dal primo gennaio 2019”.
Da segnalare anche una dichiarazione della ministra Valeria Fedeli, per la quale il contrattoè un punto di partenza, non un traguardo raggiunto e da archiviare. Bisogna continuare a impegnarsi – prosegue – per garantire continuità didattica alle nuove generazioni, stabilità, riconoscimento professionale e condizioni di lavoro dignitose alle dipendenti e ai dipendenti“.

vialibera_contratto_21-03-2018 (scarica)

Concorso per Dirigenti Scolastici: 29 Maggio prova preselettiva

Si svolgerà il 29 Maggio alle ore 10,00 presso le sedi delle Istituzioni scolastiche la prova preselettiva del Corso-Concorso per Dirigenti Scolastici.

In data 8 maggio 2018  verranno pubblicati i quesiti oggetto della suddetta prova sul sito www.miur.gov.it.

il 14 maggio 2018 saranno comunicate le sedi della prova preselettiva con la loro esatta ubicazione sul sito www.miur.gov.it.

http://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-02-27&atto.codiceRedazionale=18E02013 (scarica testo GU) 

Assemblea Sindacale Provinciale con Lena Gissi

La Cisl Scuola di Viterbo indice presso l’I.T.T. “L. Da Vinci” di Viterbo, via A. Volta, un’assemblea sindacale rivolta a tutto il personale scolastico per il giorno 16 marzo 2018 dalle ore 8:00 alle ore 11:00, comprensiva del tempo di percorrenza per raggiungere la sede di servizio, con il seguente O.d.G.:

  1. Ipotesi del CCNL 2016-2018
  2. Elezioni RSU 2018
  3. Varie ed eventuali

È prevista la partecipazione della nostra Segretaria Nazionale Cisl Scuola Maddalena GISSI.

ASSEMBLEA_Provinciale_LENA_GISSI (scarica)

Contratto 2016 – 2018 – Dentro il CCNL: video e schede illustrative

In queste schede illustrative, potrete trovare tutte le informazioni riguardo il Contratto del comparto scuola-università-ricerca 2016-2018 recentemente firmato.

Clikkando sul link, sarà possibile scaricare documenti utili per ogni area del contratto e visionare le novità apportate in seguito alla firma.

 

Contratto 2016-2018 Comparto Scuola – vai al link per scaricare le schede (clikka)

Firmato il nuovo contratto del comparto dell’istruzione e della ricerca. Comunicato unitario

Firmato all’ARAN oggi, 9 febbraio, il primo contratto nazionale di lavoro del nuovo comparto Istruzione e Ricerca. Un milione e duecentomila tra docenti, personale ata, ricercatori, tecnologi, tecnici, amministrativi hanno finalmente riconquistato uno strumento forte di tutela delle proprie condizioni di lavoro, dopo anni di blocco delle retribuzioni e di riduzione degli spazi di partecipazione e di contrattazione.
Gli aumenti salariali sono in linea con quanto stabilito dalle confederazioni con l’accordo del 30 novembre 2016 e vanno, per la scuola, da un minimo di 80,40 a un massimo di 110,70 euro; pienamente salvaguardato per le fasce retributive più basse il bonus fiscale di 80 euro.
Nessun aumento di carichi e orari di lavoro, nessun arretramento per quanto riguarda le tutele e i diritti nella parte normativa, nella quale al contrario si introducono nuove opportunità di accedere a permessi retribuiti per motivi personali e familiari o previsti da particolari disposizioni di legge.
Il contratto segna una svolta significativa sul terreno delle relazioni sindacali, riportando alla contrattazione materie importanti come la formazione e le risorse destinate alla valorizzazione professionale. Rafforzati tutti i livelli di contrattazione, a partire dai luoghi di lavoro, valorizzando in tal modo il ruolo delle RSU nell’imminenza del loro rinnovo.
Tra le altre novità di rilievo il diritto alla disconnessione, a tutela della dignità del lavoro, messo al riparo dall’invasività delle comunicazioni affidate alle nuove tecnologie.
Per quanto riguarda il personale docente della scuola, si è ottenuto di rinviare a una specifica sequenza contrattuale la definizione del codice disciplinare con l’obiettivo di una piena garanzia di tutela della libertà di insegnamento. Riportando alla contrattazione le risorse finalizzate alla valorizzazione professionale, ripristinando la titolarità di scuola, assumendo in modo esplicito un’identità di scuola come comunità educante si rafforza un modello che ne valorizza fortemente la dimensione partecipativa e la collegialità.
Questo contratto, la cui vigenza triennale 2016-18 si concluderà con l’anno in corso, assume forte valenza anche nella prospettiva del successivo rinnovo di cui vengono poste le basi e dell’impegno che comunque andrà ripreso anche nei confronti del nuovo Parlamento e del nuovo Governo, per rivendicare una politica di forte investimento nei settori dell’istruzione e della ricerca. Si chiude cosi una lunga fase connotata da interventi unilaterali, aprendone una nuova di riconosciuto valore al dialogo sociale.

Roma, 9 febbraio 2018
Francesco Sinopoli Flc Cgil
Franco Martini Cgil
Maddalena Gissi Cisl FSUR
Ignazio Ganga Cisl
Giuseppe Turi Uil Scuola RUA
Antonio Foccillo Uil

Somministrazione farmaci agli alunni, firmato il protocollo: ecco tutto ciò che occorre sapere

E’ stato siglato in data 31 gennaio 2018  tra il M.I.U.R. – Ufficio Scolastico Regionale per il LAZIO e la REGIONE LAZIO  il protocollo d’intesa dal titolo “Percorso integrato per la somministrazione dei farmaci in ambito e in orario scolastico“, approvato con la deliberazione di Giunta regionale 17/10/2017 n. 649.

Nel protocollo sono definiti “criteri, procedure, competenze, azioni, interventi e responsabilità connessi alle necessità di somministrazione dei farmaci agli alunni con patologie croniche o assimilabili che frequentano le scuole di ogni ordine e grado della Regione Lazio, comprese le agenzie formative accreditate, a tutela della salute e della sicurezza in orario scolastico o formativo e della regolare frequenza”.

Gissi: non ci interessano le promesse elettorali, la vera prova sarà dopo il voto

Per carità! Non ho nessuna intenzione di assecondare il vizio delle promesse facili, già troppo diffuso tra le nostre forze politiche”. Così Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola e della Federazione Scuola Università e Ricerca della Cisl, intervenendo a margine di un convegno organizzato a Mestre dalla Cisl del Veneto, risponde a chi le chiede quale appello la sua organizzazione intenda lanciare ai partiti impegnati nella campagna per il voto del 4 marzo.
Rappresentiamo gente seria, che non ha certo bisogno di contare quante volte la parola scuola ricorra in un programma elettorale per decidere a chi dare il suo voto. Aggiungo: rappresentiamo gente che giustamente non ci chiede indicazioni di voto, perché sa benissimo giudicare e scegliere in piena autonomia. Non ci siamo mai sognati di dire ai nostri associati per chi devono votare, continueremo fare così, rispettandone rigorosamente il pluralismo delle opzioni, che per me è una ricchezza e un valore. Non vuol dire indifferenza o equidistanza da tutte le proposte in campo, chi si riconosce nella Cisl ne condivide valori che pongono precise domande di coerenza: non serve aggiungere altro. In ogni caso – prosegue la Gissi – pensiamo che non possa certo essere un solo tema, sia pure di importanza fondamentale come quello dell’istruzione e formazione, a determinare il giudizio e le scelte di chi vota. L’unico appello che facciamo, questo sì con grande convinzione, è che tutti vadano a votare, ritenendo che un cittadino responsabile debba considerare la partecipazione al voto come un diritto dovere. Ne va della qualità e della forza della nostra democrazia”.
Più che alla campagna elettorale, la segretaria generale Cisl Scuola si dice interessata al dopo elezioni. “È all’indomani del voto che ci interessa vedere quali saranno i comportamenti della politica. Sulle promesse di oggi non vale perdere tempo, ma al nuovo Parlamento e al nuovo Governo faremo sentire da subito la nostra presenza, come interlocutori esigenti e determinati. È in quel momento che li sfideremo alla coerenza sulle parole che avranno speso”.
Una proposta però la leader della Cisl Scuola la avanza: “Comunque vada e chiunque vinca le elezioni, chiederemo che si faccia quello che da troppo tempo non avviene: dedicare a temi di importanza strategica come istruzione, formazione e ricerca la considerazione che meritano, come bene comune dell’intero Paese su cui far convergere l’interesse e l’impegno di tutti. Basta con le troppe smanie di protagonismo, con la presunzione di un riformismo improvvisato e di facciata, con la logica del fare e disfare che va avanti da quasi trent’anni. È del 1990 la conferenza nazionale sulla scuola, in cui a tutti si chiese di dare il proprio contributo in direzione del comune obiettivo di rinnovare il sistema facendone crescere la qualità. Ministro dell’Istruzione era allora l’attuale Presidente della Repubblica. Si segua il suo esempio, si riproponga, attualizzandola, quell’esperienza. Non è possibile che il sistema di istruzione continui a essere terreno di tagli indiscriminati o di investimenti fatti male”.
Il futuro è anche quello di una stagione contrattuale che si fa fatica a chiudere, ma che in ogni caso è destinata a riaprirsi già nel prossimo autunno, quando si avvicinerà la scadenza del contratto nel frattempo eventualmente rinnovato. “Stiamo cercando di chiudere positivamente questo rinnovo – dice Maddalena Gissi – anche se non si tratta di un lavoro semplice, né scontato; si fa molta fatica a sostenere le ragioni del buon senso in un contesto sfavorevole, dove la demagogia pseudosindacale potrebbe tirare la volata alle convenienza di una politica antisindacale. Si ha l’impressione che troppi abbiano interesse a far naufragare la trattativa, anche il clima pre elettorale non favorisce certamente uno svolgimento sereno e proficuo del confronto. Se, come mi auguro, si giungerà alla firma del contratto 2016-2018, toccherà al futuro Governo, subito dopo, prepararsi al rinnovo per il triennio successivo. Un nuovo impegno per noi, per proseguire il percorso verso la giusta valorizzazione del lavoro che rappresentiamo, per la politica un momento di verifica che misurerà la coerenza rispetto alle promesse elettorali. Anche per i governi, come per il sindacato, gli esami non finiscono mai”.

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