Trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale o rientro a tempo pieno del personale docente ed ATA – anno scolastico 2021-2022

Si ricorda, così come stabilito in via permanente dall’O.M. n. 55/98, la data di scadenza delle domande per la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale o rientro a tempo pieno del personale docente ed ATA è il 15 marzo 2021, e i relativi adempimenti a carico delle istituzioni scolastiche e di questo Ufficio Scolastico Territoriale.
Entro il 31/03/2021 le istituzioni scolastiche faranno pervenire in copia a questo Ufficio tutte le nuove domande di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale presentate entro i termini, accompagnate dal parere favorevole del Dirigente Scolastico (art. 73 D.L. n. 112/08 convertito in legge n. 133 del 6 agosto 2008). Si rammenta la necessità che eventuali pareri negativi siano espressi con dettagliata e motivata dichiarazione, al fine di tutelare la posizione dell’Amministrazione nel caso di eventuali contenziosi conseguenti al diniego.
Gli originali delle predette istanze dovranno essere trattenuti dalle istituzioni scolastiche per la successiva predisposizione e stipula del contratto individuale di lavoro a tempo parziale, che, si ricorda, potrà avvenire solo previa pubblicazione da parte dello scrivente Ufficio dell’elenco del personale ammesso al regime di lavoro part-time.
Successivamente alla stipula codeste istituzioni scolastiche provvederanno:

  • all’acquisizione del contratto a SIDI, nel percorso: “Personale Scuola/Personale comparto scuola/Gestione posizioni di stato/Trasformazione rapporto di lavoro a tempo parziale/Acquisire domande”.
  • alla trasmissione di n. 3 copie del contratto e di copia della domanda alla Ragioneria Territoriale dello Stato.
    Si ricorda che il contratto di part-time è di durata minima biennale e che, in assenza di diversa comunicazione da parte dell’interessato, si intende automaticamente prorogato di anno in anno. Scaduto il primo biennio, non è pertanto richiesta la presentazione di nuova istanza per la prosecuzione del rapporto di lavoro in regime di part-time.
    Per il personale che rientra a tempo pieno è di competenza delle istituzioni scolastiche la predisposizione ed adozione del provvedimento cartaceo di reintegro e la chiusura del contratto a SIDI.
    Ministero dell ’Istruzione
    Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio
    Ufficio X – Ambito Territoriale di Viterbo
    2 di 3

Ambito Territoriale di Viterbo – 01100 VITERBO, Via del Paradiso, 4
sito web: http://www.provveditoratostudiviterbo.it – email: usp.vt@istruzione.it
Anche in questo caso il provvedimento dovrà essere trasmesso a questo Ufficio.
Per il solo personale che chieda di rientrare a tempo pieno dopo solo un anno di rapporto di lavoro in
regime di part-time, tutto il procedimento amministrativo è di competenza di questo Ufficio, pertanto le
eventuali istanze saranno trasmesse in originale.
Il personale che, già in regime di lavoro a part-time, intende modificare l’orario di servizio per esigenze
personali, deve presentare apposita richiesta sempre nei termini previsti. In analogia a quanto stabilito per
i rientri a tempo pieno, rimane in carico alle istituzioni scolastiche la predisposizione del provvedimento
cartaceo e l’aggiornamento a SIDI del contratto.
Per il solo personale docente di ogni ordine e grado che non intende volontariamente variare il proprio
orario di servizio, la cui modifica dovesse rendersi necessaria per garantire l’unicità dell’insegnamento, in
seguito alla definizione del numero effettivo di classi autorizzate in sede di adeguamento dell’organico di
diritto alla situazione di fatto, il numero di ore di lavoro e l’articolazione dell’orario di servizio sarà definito
dal Dirigente Scolastico tenendo conto delle esigenze dell’interessato, per quanto le stesse siano compatibili
con quelle prevalenti di buon funzionamento dell’Istituzione.
Le eventuali variazioni saranno comunicate allo scrivente Ufficio per le operazioni di mobilità in
organico di fatto (utilizzazioni e assegnazioni provvisorie) e per le nomine a tempo determinato di competenza
dell’Ufficio. Anche in quest’ultimo caso, l’istituzione scolastica predisporrà e stipulerà il contratto integrativo
recante la sola modifica del numero di ore e della loro articolazione e curerà l’aggiornamento del contratto a
SIDI.
Si ribadisce che entro la predetta data del 31/03/2021 tutte le domande presentate entro i termini, divise
per ordine di scuola e tipologia di personale, dovranno essere trasmesse a questo Ufficio all’indirizzo
usp.vt@istruzione.it.
Gli elenchi del personale avente diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a
part-time e del personale reintegrato a tempo pieno saranno pubblicati dal medesimo Ufficio prima dell’inizio
delle operazioni di determinazione dell’organico di fatto a.s. 2021/2022.
I predetti elenchi non includeranno il personale docente interessato ad una variazione oraria del
rapporto di lavoro; pertanto, sarà cura delle SS.LL. comunicare tale modifica alla Ragioneria Territoriale dello
Stato, al fine di consentire un tempestivo adeguamento dello stipendio. Copia degli elenchi pubblicati sarà
inviata, a cura dello scrivente, anche alla Ragioneria Territoriale dello Stato, in attesa della stipula e del
successivo inoltro all’organo di controllo dei contratti e dei provvedimenti di reintegro da parte delle
istituzioni scolastiche.
Allegati alla presente nota, si inviano:

  • il modello di domanda di trasformazione/modifica del rapporto di lavoro,
  • il fac-simile del provvedimento di modifica dell’orario,
  • il fac-simile del contratto individuale di lavoro a part-time,
  • il fac-simile del decreto di reintegro a tempo pieno.
    Ministero dell ’Istruzione
    Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio
    Ufficio X – Ambito Territoriale di Viterbo
    3 di 3

Ambito Territoriale di Viterbo – 01100 VITERBO, Via del Paradiso, 4
sito web: http://www.provveditoratostudiviterbo.it – email: usp.vt@istruzione.it
Il modello di domanda per i docenti è stato predisposto con la dichiarazione da parte dell’interessato di
accettazione che l’articolazione oraria del part time (ovvero i giorni in cui verrà effettuata la prestazione
lavorativa) sarà definita annualmente in relazione alla compatibilità dell’orario richiesto con l’orario definitivo
delle lezioni che verrà elaborato all’inizio di ciascun anno scolastico, e di accettazione di eventuali variazioni
del proprio orario di servizio rese necessarie per garantire l’unicità dell’insegnamento, in seguito alla
definizione del numero effettivo di classi autorizzate in sede di adeguamento dell’organico di diritto alla
situazione di fatto.
Considerato che la norma di legge prevede la forma scritta per il contratto di lavoro part time, una volta
che sia stato definito l’orario di servizio annuale, l’istituzione scolastica provvederà a stipulare con
l’interessato un contratto integrativo il cui contenuto si limiterà alla definizione dell’orario di lavoro e di
servizio.
I Dirigenti Scolastici sono pregati di dare ampia comunicazione della presente a tutto il personale,
anche a quello temporaneamente assente. La presente circolare è trasmessa con posta elettronica e pubblicata
sul sito web di questo Ufficio: http://www.provveditoratostudiviterbo.it .
IL DIRIGENTE
Daniele Peroni
(Firma autografa sostituita
a mezzo stampa ai sensi
dell’art. 3, comma 2 del
decreto legislativo n. 39/1993)

CISL Scuola: su vaccinazione personale scolastico servono più informazione, coordinamento, coinvolgimento

Nelle scorse settimane la Cisl Scuola aveva chiesto ripetutamente che il personale scolastico fosse individuato fra i target prioritari nella campagna vaccinale contro il Covid 19, considerato che la scuola costituisce una delle infrastrutture di maggiore impatto sociale e con alta densità relazionale. Va accolta dunque con favore la decisione di riconoscere da subito a chi lavora nella scuola l’opportunità di sottoporsi alla somministrazione del vaccino. Una decisione che tuttavia lascia aperti alcuni interrogativi e che andrebbe ricondotta più chiaramente all’interno di un programma da sostenere maggiormente anche in termini di informazione, coordinamento e coinvolgimento. Nei giorni scorsi, nell’incontro tra Governo e Regioni per la rimodulazione del piano vaccinale a seguito dei ritardi delle case farmaceutiche, è emersa in effetti l’intenzione di consentire al personale delle forze dell’ordine e al personale scolastico di accedere alla vaccinazione, utilizzando il vaccino AstraZeneca, il cui impiego è rivolto al personale di età inferiore ai 55 anni. Alcune Regioni non hanno assunto al momento iniziative, altre invece hanno avviato tempestivamente operazioni di ricognizione, annunciando la predisposizione di una piattaforma per raccogliere le domande di vaccinazione oppure chiedendo alle scuole di farsi tramite per censire la manifestazione di interesse da parte del personale ad essere sottoposto alla vaccinazione. In alcuni territori è stata anche immaginata un’organizzazione capillare per effettuare le vaccinazioni direttamente presso le sedi scolastiche. Tuttavia, mentre altre categorie di lavoratori, come gli addetti al trasporto pubblico, sollecitano un analogo intervento, molti operatori della scuola si interrogano sui vantaggi di aderire a questa opportunità, a causa della dichiarata minore copertura vaccinale di AstraZeneca rispetto ai più efficaci vaccini Pfizer e Moderna. Si tratta infatti di una adesione libera e volontaria, che pone il personale interessato davanti ad una scelta densa di dubbi ed interrogativi. La decisone di inserire il personale della scuola nelle priorità della campagna vaccinale e soprattutto di utilizzare il vaccino AstraZeneca, è stata assunta senza alcun coinvolgimento né del Comitato Tecnico Scientifico né dei Sindacati. Non sono state fornite sufficienti informazioni per spiegare perché è opportuno utilizzare il vaccino AstraZeneca piuttosto che nessun vaccino, e se comunque nella percentuale non trascurabile di inefficacia del vaccino (circa il 40% dei vaccinati), in caso di contagio vi sia una attenuazione dei sintomi della malattia rispetto ai non vaccinati. Le decisioni insomma non sono accompagnate, pur nell’urgenza dettata dalla pandemia, dalla diffusione di informazioni scientifiche verificate che consentano alle persone di operare scelte consapevoli circa l’opportunità di aderire alla campagna vaccinale o meno. Ripetiamo infatti che si tratta di una libera scelta individuale, appunto di una opportunità, essendo peraltro chiaro l’orientamento della CISL Scuola a considerare di grande importanza, nel contrasto alla pandemia, l’utilizzo dei vaccini, così come l’auspicio che nei comportamenti individuali prevalga il senso di responsabilità cui ci hanno richiamati, fra gli altri, anche figure di grande prestigio e autorevolezza (il Presidente Mattarella nel suo discorso di fine anno, lo stesso papa Francesco anche in una recente intervista a Mediaset di enorme risonanza). Una responsabilità – va detto con chiarezza – che deve esercitarsi in un quadro di conoscenze e informazioni di cui è indispensabile disporre proprio per una valutazione corretta e consapevole di tutte le implicazioni connesse alle proprie scelte: una condizione che al momento, per quanto riguarda il piano di vaccinazione nella scuola, è ben lontana dall’essere soddisfatta. Si tratta di una lacuna che chiediamo di colmare al più presto. L’assenza di chiare indicazioni, e un modo di procedere che appare episodico e casuale da parte delle Regioni, non contribuiscono certo a creare il necessario clima di fiducia e motivazione per un’operazione che meriterebbe di essere ben diversamente sostenuta e governata. Se infatti le informazioni non vengono fornite e non si chiariscono le possibili conseguenze e le motivazioni delle opportunità offerte alla popolazione, si rischia che la disinformazione dilaghi e venga persino alimentata dall’uso spesso superficiale dei social, come per lo più avviene quando si lasciano senza risposta le domande che i cittadini legittimamente si pongono. La pandemia determina così non solo un pesante impatto sanitario ma anche un effetto collaterale di tipo sociale che genera sospetto e sfiducia, divenendo un rilevante ostacolo alla campagna vaccinale stessa ed al contrasto della diffusione del contagio. Ciò di cui abbiamo bisogno ora non è solo la disponibilità delle dosi di vaccino necessarie, ma anche la forte capacità delle autorità di comunicare con i cittadini, di diffondere dati robusti ed informazioni verificate che aiutino la popolazione a maturare scelte consapevoli. Peraltro, poiché si tratta di una scelta, va previsto che una parte del personale non aderirà alla vaccinazione e la contemporanea presenza in servizio di operatori vaccinati e non vaccinati comporterà la necessità di una revisione dei protocolli per la sicurezza nelle scuole. Alla luce dell’art. 29/bis del DL 23/2020, convertito con modificazioni dalla L. 5 giugno 2020, n. 40, questa revisione costituisce un elemento imprescindibile per definire la responsabilità dei datori di lavoro nell’adottare “le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro” (art. 2087 cc).Il coinvolgimento dei Sindacati è fondamentale per la tutela del personale della scuola e per la limitazione dei confini della responsabilità dei dirigenti scolastici in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, in relazione alla pandemia. I corpi intermedi rappresentano uno snodo essenziale nella difesa del personale e del diritto a condizioni di lavoro sicure, vigilano sulle scelte e costituiscono un controllo su eventuali forzature dettate dagli interessi di mercato. Coinvolgere il sindacato in questi aspetti è strategico perché siano diffuse informazioni solide e verificate e venga contrastato ogni tentativo di falsificazione o strumentalizzazione a danno dei lavoratori e della loro salute. Per questo la Cisl Scuola chiede una audizione al CTS per un approfondimento degli aspetti di sicurezza e garanzia dei lavoratori e che siano immediatamente e urgentemente riattivati i tavoli nazionali di confronto per il coordinamento della campagna vaccinale nelle scuole e la revisione del Protocollo di sicurezza per gli Istituti scolastici

AVVISO- Integrazione avviso diritto dei docenti supplenti a percepire la RDP e del personale ATA supplente a percepire il CIA

Ad integrazione dell’ avviso di ieri ,informiamo coloro che intendono presentare il ricorso dal nostro avvocato per il riconoscimento della RPD e CIA che i termini di prescrizione sono 5 anni. Pertanto il suddetto ricorso potrà essere presentato da coloro che hanno sottoscritto contratti per supplenze brevi e saltuarie negli ultimi 5 anni (in questo ultimo anno scolastico anche supplenze Covid)

Proroga emergenza covid e smart working

A seguito della proroga dello stato di emergenza sanitaria, il Ministro della funzione pubblica ha emanato in data 20 gennaio un nuovo Decreto con cui proroga fino al 30 aprile le misure in tema di lavoro agile già disposte con il precedente Decreto del 19 ottobre. Fino al 30 aprile pertanto le pubbliche amministrazioni adottano forme di organizzazione del lavoro prevedendo la flessibilità dell’orario anche attraverso l’adozione di forme di lavoro agile per il 50% del personale.

Per quanto riguarda la scuola, Il Decreto Legge 104/2020, all’art.32, comma 4, prevede che al personale scolastico e a quello coinvolto nei servizi erogati dalle istituzioni scolastiche non si applicano le modalità di lavoro agile previste dall’art.263 del D.L.34/2020 tranne che “nei casi di sospensione delle attività didattiche in presenza a seguito dell’emergenza epidemiologica”.

Tuttavia con la nota 1934 del 26 ottobre 2020 del Capo dipartimento Istruzione e con il verbale di Intesa con le OO.SS. del 27 novembre 2020 sul “lavoro agile del personale ATA nel periodo di emergenza da covid-19”, il ministero ha regolato la possibilità di lavorare da remoto anche per docenti e ata in presenza di alcune particolari condizioni ( quarantena del dipendente, quarantena dei figli, necessità di contenere la mobilità ).
Tali disposizioni continuano a trovare applicazione fino al perdurare dello stato di emergenza fissato al 30 aprile.

LAVORATORI FRAGILI
Diverso è il termine fissato dalla legge di bilancio per la prestazione in modalità agile dei lavoratori fragili di cui all’articolo 26 del D.L. 18/2020 e successive modifiche.
L’art.26 del D.L. 18/2020 detta specifiche disposizioni per alcune categorie di lavoratori fragili. In particolare il comma 2 ha disposto che per i lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali, attestante una condizione di rischio derivante da:
immunodepressione;
esiti da patologie oncologiche;
svolgimento di terapia salvavita;
disabilità con connotazioni di gravità (art.3 comma 3 della L.104/1992)
svolgono, di norma, la propria prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima qualifica o area di inquadramento, come definite nei vari contratti collettivi vigenti ovvero svolgono specifiche attività di formazione da remoto.
La Legge 178/2020 (Legge di stabilità per l’anno 2021), all’art.1 comma 481, ha prorogato fino al 28 febbraio 2021 le disposizioni contenute nell’articolo 26.
Siamo in attesa che l’amministrazione predisponga uno specifico codice per l’inserimento al SIDI del contratto del docente supplente.

Opzione donna: domande dal 1° febbraio

Il ministero sta provvedendo a diramare una nota con cui comunica i termini per la presentazione delle domande di cessazione dal servizio con i requisiti previsti dall’Opzione donna come modificati dalla legge di Bilancio.
Ricordiamo che possono presentare domanda per il collocamento a riposo dal 1° settembre 2021 coloro che maturano entro il 31 dicembre 2020 un’anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni e un’età pari o superiore a 58 anni .
La funzione POLIS sarà aperte il 1° febbraio con scadenza il 28 febbraio.
Vi invieremo il testo della nota appena protocollato e inviato dal ministero.

AVVISO- RINNOVO O NUOVA ISCRIZIONE CISL SCUOLA ANNO 2021

Vi ricordiamo che il 31 dicembre è scaduta l’iscrizione alla Cisl scuola per coloro che nel 2020 si sono iscritti versando la quota forfettaria.

Pertanto, vista l’emergenza sanitaria, per agevolare il rinnovo o per una nuova iscrizione per l’anno 2021 è possibile compilare il modulo richiesta ed effettuare il relativo versamento ( € 40,00) con le seguenti modalità:

  • Bonifico Bancario intestato a Cisl Scuola Viterbo

Codice Iban IT 70 U 07601 14500 001051179719

  • Oppure il bollettino postale intestato a Cisl Scuola Viterbo n. conto 001051179719

Coloro, invece, che sono in servizio con supplenza fino al termine delle lezioni o oltre debbono contattare privatamente Federica tramite WhatsApp.

Si allega:

  • modulo richiesta
  • Codice Iban
  • bollettino postale

Resta inteso che ci si può recare presso i nostri uffici per l’iscrizione o il rinnovo.

AVVISO

Per sanificazione dei locali della Cisl gli uffici resteranno chiusi:

da Lunedì 25/gennaio/2021

a venerdì 29/gennaio/2021

Gli operatori saranno come sempre a disposizione degli iscritti per eventuali consulenze ai seguenti recapiti telefonici:

Mario  3392610388

Clara  3397404994

Federica  3384109398

Marzia  3477949813

Cecilia  3332786925

Catia  3283332357

Rita   3381343146

Ivonne  3899408468