AVVISO- Domande TRASFERIMENTO Docenti e ATA

E’ uscita la domanda di trasferimento per il personale docente e Ata per l’anno scolastico 2021/2022.

Queste le scadenze:

  • Personale Docente dal 29 marzo al 13 aprile;
  • Personale Ata dal 29 marzo al 15 aprile
  • Docenti di Religione dal 31 marzo al 26 aprile

Il personale interessato può contattarci per l’appuntamento ai seguenti numeri:

0761/270664

Mario 3392610388

Rita 3381343146

Federica 3384109398

Clara 3397404994

Cecilia 3332786925

Gissi: sulla mobilità rimuovere un blocco quinquennale ingiusto e illogico

La pubblicazione delle ordinanze su trasferimenti e passaggi, anche se sgombra il campo da ogni ipotesi di blocco della mobilità, smentendo – come da noi richiesto – voci e illazioni preoccupanti, lascia irrisolto per migliaia di docenti il problema di un divieto a trasferirsi che, in questa fase di emergenza pandemica, appare del tutto irrazionale oltre che ingiusto.
Consentire un ricongiungimento ai familiari, o almeno un riavvicinamento al luogo di residenza, sarebbe la cosa più giusta e logica per ridurre al minimo le esigenze di spostamenti sul territorio. I dati ci dicono, peraltro, che la maggior parte delle richieste di mobilità territoriale sarebbero all’interno della stessa provincia o della stessa regione, e solo in minima parte fra regioni diverse: dunque un loro accoglimento ridurrebbe di molto la necessità di viaggiare per raggiungere la sede di lavoro.
Il blocco quinquennale è una delle tante misure “bandiera” che rispondono a ragioni ideologiche più che di concretezza e buon senso: favorire la continuità è un obiettivo su cui ben più efficacemente si può intervenire riconsegnando la materia mobilità alla sua sede naturale e legittima, che è quella contrattuale. Ancora una volta si dimostra che le incursioni legislative, su materie negoziali, finiscono solo per produrre effetti dannosi.
Ribadiamo con forza la nostra richiesta di rimuovere quel blocco assurdo e ingiusto, trovando nell’immediato, per via legislativa e negoziale, soluzioni praticabili già per il prossimo anno scolastico. Si può fare, si deve fare.

Roma, 30 marzo 2021

Maddalena Gissi, segretaria generale CISL Scuola

Ordinanze Ministeriali relative alle procedure di mobilità per il personale docente, ATA, educativo e Insegnante di Religione Cattolica.

In allegato inviamo le Ordinanze Ministeriali relative alle procedure di mobilità per il personale docente, ATA, educativo e Insegnante di Religione Cattolica.

I termini per la presentazione delle domande sono i seguenti:

PERSONALE DOCENTE: Presentazione domande dal 29 marzo al 13 aprile
Comunicazione al SIDI delle domande e dei posti disponibili 19 maggio
Pubblicazione dei movimenti 7 giugno

PERSONALE EDUCATIVO: Presentazione domande dal 15 aprile al 5 maggio
Comunicazione al SIDI delle domande e dei posti disponibili 19 maggio
Pubblicazione dei movimenti 8 giugno

PERSONALE ATA Presentazione domande dal 29 marzo al 15 aprile
Comunicazione al SIDI delle domande e dei posti disponibili 21 maggio
Pubblicazione dei movimenti 11 giugno

PERSONALE IRC Presentazione domande dal 31 marzo al 26 aprile
(procedura cartacea) Pubblicazione movimenti 14 giugno
Termine ultimo per la presentazione della richiesta di
revoca delle domande 4 giugno

Gissi: col decreto sostegni un segnale importante di discontinuità e di concreta attenzione alla scuola

Bene le risorse destinate alla scuola nel decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, un segnale apprezzabile di concreta attenzione che va nella direzione da noi auspicata, sia rispetto all’esigenza di assicurare una frequenza in sicurezza delle attività, sia per quanto riguarda la questione degli interventi di recupero, di cui tanto si è discusso, talvolta anche facendone oggetto di polemiche strumentali.
I 150 milioni per incrementare le spese di funzionamento serviranno per l’acquisto di dispositivi, ma soprattutto per azioni di supporto al contact tracing, da noi più volte segnalato come presupposto indispensabile per una strategia efficace di contenimento dei contagi. È un approccio innovativo ancor più apprezzabile perché il decreto prevede l’immediata assegnazione dei fondi alle scuole.
Altra novità importante riguarda il potenziamento dell’offerta formativa, per il quale si va nella direzione da noi sempre indicata. Basta polemiche sul prolungamento o meno del calendario scolastico, alle quali lo stesso Draghi ha voluto sottrarsi nella sua conferenza stampa di presentazione del decreto: saranno le scuole, nella loro autonomia e sulla base delle esigenze direttamente e concretamente rilevate, a realizzare le attività necessarie, programmando interventi che costituiranno un “ponte” tra la fine dell’anno scolastico e l’avvio del prossimo. Non più solo parole, ma 150 milioni di euro che il ministro dovrà assegnare alle scuole entro 15 giorni dalla pubblicazione del decreto legge.
Non è una questione di poco conto, se pensiamo che per i recuperi degli apprendimenti il precedente governo aveva reso disponibili col DL 22/2020 solo parte dei risparmi degli esami di stato dello scorso anno (circa 12 milioni, peraltro non ancora assegnati) e poco più di 5 milioni con la legge di bilancio. La discontinuità stavolta è di tutta evidenza e ne prendiamo atto con soddisfazione.

Roma, 20 marzo 2021

Maddalena Gissi, segretaria generale CISL Scuola

AGGIORNAMENTO GRADUATORIE III FASCIA ATA DAL 22 MARZO AL 22 APRILE

Confermato l’ aggiornamento delle graduatorie di III fascia ATA. La procedura prevede che le domande siano inviate esclusivamente tramite POLIS – Istanze On Line dal 22 Marzo al 22 Aprile.
E’ pertanto necessario il possesso delle credenziali (per coloro che si sono registrati fino al 28 febbraio 2020) oppure dello SPID. Da lunedì 22 marzo i nostri iscritti possono prenotarsi telefonando ai seguenti numeri :

0761 270664- 3332786925-3392610388-3381343146

Sbarra e Gissi: Patto per l’istruzione deve aprire una nuova stagione di investimenti e valorizzazione capitale umano

Ufficio Stampa Cisl- 16 marzo – “La scuola ed il sistema – formazione sono il volano della crescita del paese. Con il patto per l’istruzione e la formazione dobbiamo aprire una stagione di innovazione partecipata su comparti fondamentali dei nostri giovani e del paese”. Lo dichiarano in una nota congiunta il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra e la Segretaria Generale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi presenti oggi al tavolo di confronto sulla scuola convocato dal Ministro dell’Istruzione, Bianchi. “Abbiamo condiviso il metodo e l’impostazione che il Ministro Bianchi ha voluto proporre oggi ai sindacati. E’ stato un incontro importante per dare continuità e profondità a un percorso concertato di riforme che veda nella Scuola e nelle filiere della conoscenza dimensioni fondamentali per il futuro della comunità nazionale. L’obiettivo deve essere un Patto per l’istruzione e la formazione fondato su forti investimenti, sul protagonismo del lavoro, sulla valorizzazione del capitale umano, della formazione, delle competenze”.
Per la Cisl e la Cisl Scuola, l’impegno al dialogo costante, responsabile, partecipativo, deve trovare adeguato spazio nel rafforzamento delle relazioni sindacali a tutti i livelli. “Bisogna aprire la stagione negoziale e rimettere al centro le relazioni industriali e sociali per riallineare le condizioni di lavoratrici e lavoratori in termini di salari e di nuove tutele e organizzazione del lavoro, valorizzando contrattazione decentrata e ruolo degli organi collegiali. Per tutti i profili, va introdotto il principio della formazione come diritto soggettivo”, sottolineano Sbarra e Gissi.
“Da subito e con urgenza vanno definite insieme le azioni per una conclusione sostenibile dell’anno scolastico e su una riapertura al 1° settembre in condizioni di massima efficacia e sicurezza, necessità fortemente avvertita dagli operatori della Scuola, dagli studenti e dalle famiglie”.
“Occorre un grande investimento nella stabilizzazione del precariato, sia docente che ATA, per dare al lavoro una stabilità che è condizione necessaria perché le scuole possano programmare e gestire in modo ottimale le attività. C’è da mettere mano ad investimenti veri, per risolvere sedimentate criticità di sistema che la crisi ha notevolmente peggiorato. L’Italia resta tra i Paesi che investono meno in istruzione, anche in termini di manutenzione edilizia e delle infrastrutture, fornitura dei servizi e trasporti dedicati, informatizzazione e medicina scolastica. Gli squilibri geografici sono laceranti: in molte aree del Mezzogiorno, ma non solo, la didattica a distanza è di fatto preclusa a causa di connessioni e reti digitali inesistenti”.
“Il clima di coesione politica e le nuove, formidabili energie che ci arrivano dal Recovery Plan mettono finalmente il Paese di fronte all’opportunità di affrontare con successo questa svolta. Non possiamo perdere questa occasione. Dobbiamo mettere insieme responsabilità e competenze, orientare progettualità e politiche in modo concertato per declinare e realizzare riforme coerenti e all’altezza del ruolo strategico del Sistema dell’Istruzione e della Formazione per il presente e per il futuro del Paese”.