Aggiornamento sul Fun 2017/2018, 2018/2019 e 2019/2020.

In data 22 luglio 2021 si è svolto, in modalità on line, un incontro tra il Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali e le Organizzazioni sindacali per un aggiornamento sul Fun 2017/2018, 2018/2019 e 2019/2020.
Come è noto, contrariamente alle precedenti annualità, il Fun 2019/2020 non è ancora certificato, vi sono anzi rilievi sia dell’UCB che della Corte dei Conti, che hanno portato addirittura – ed in modo del tutto singolare – alla restituzione della pratica al Ministero e ad una nuova decorrenza dei termini per la certificazione.
Il finanziamento di 25,856 milioni era stato ottenuto dalle organizzazioni sindacali per impedire la restituzione all’erario di quanto percepito dai dirigenti scolastici e la disposizione era contenuta addirittura nell’art. 1 c. 981 della legge di bilancio 2021. Sono dunque trascorsi ben quasi sette mesi dallo stanziamento delle risorse.
L’Amministrazione ha assicurato che il Ministro è particolarmente attento alle tematiche retributive dei dirigenti scolastici e che si sta lavorando per una proposta che consenta di rendere più omogenea l’articolazione delle fasce di complessità e di uniformare la retribuzione dei dirigenti scolastici sul territorio nazionale. Attualmente infatti vi sono grandi differenziazioni tra le regioni.
La CISL Scuola, nel ribadire l’urgenza di definire la certificazione del Fun 2019/2020, ha osservato che l’intervento di riordino delle retribuzioni non può certo tradursi in una perdita economica per i dirigenti scolastici, dei quali piuttosto deve essere riconosciuta la forte professionalità e l’impegno profuso anche durante la pandemia. Ha chiesto pertanto, ancora una volta, che sia avviato il tavolo tecnico su questi argomenti e che si predisponga una proposta efficace da inserire in legge di bilancio per risolvere una volta per tutte il problema degli stipendi dei dirigenti. In questi anni abbiamo assistito ad interventi parziali e temporanei e le difficoltà continuano ad intrecciarsi e cumularsi, sino ad essere ormai insostenibili. Molti colleghi neppure ricevono la retribuzione di parte variabile e la differenza retributiva non solo tra regioni, ma anche con gli altri dirigenti dell’Area contrattuale, è inammissibile.
Sono dunque necessari nuovi stanziamenti e diverse modalità di procedere, per evitare che i dirigenti scolastici debbano attendere per anni il versamento degli arretrati o che addirittura debbano essere esposti al rischio di dover restituire quanto percepito.
È inoltre fondamentale che l’Amministrazione renda nota a livello centrale una serie di dati che consentano di prevedere per tempo il fabbisogno economico e di strutturare efficienti modalità di quantificazione del Fun. In particolare è stato chiesta la strutturazione di una sezione nel Sidi per conoscere in tempo reale il numero dei dirigenti in ogni fascia e delle reggenze e quali siano le fasce retributive previste in ogni Regione.
A margine dell’incontro, la CISL Scuola ha inoltre segnalato la situazione della Liguria perché i fondi assegnati non sembrano essere sufficienti a risolvere completamente l’incapienza del Fun già certificato.
Il capo dipartimento, Dott. Greco, si è impegnato affinché sia effettuata una verifica. L’Amministrazione ha assicurato che si farà di tutto per giungere rapidamente alla certificazione del Fun 2019/2020 e che il Ministro sarà informato delle osservazioni e delle richieste presentate dalle Organizzazioni sindacali.

Abilitazione concorso straordinario-Caricamento delle abilitazioni da concorso straordinario 2020 per i docenti di strumento nei licei musicali

Nella prima mattinata abbiamo provveduto a segnalare al gestore dei sistemi informativi l’impossibilità di caricamento delle abilitazioni da concorso straordinario 2020 per i docenti di strumento nei licei musicali. Il gestore ha comunicato che sta effettuando le opportune verifiche per risolvere il problema.

Costituzione degli elenchi aggiuntivi alle graduatorie provinciali per le supplenze del personale docente ed educativo, in applicazione dell’articolo 10 dell’Ordinanza del Ministro dell’istruzione 10 luglio2020, n. 60 e disposizioni concernenti gli elenchi dei docenti della scuola primaria e dell’infanzia per l’attribuzione di contratti di supplenza presso i percorsi a metodo Montessori, Pizzigoni, Agazzi”. Avviso apertura funzioni telematiche.

Vaccinazione personale scolastico, completare la campagna che deve riguardare anche i precari. Ma non è il solo problema che ha la scuola.


Il vaccino si sta rivelando l’arma più efficace di contrasto al coronavirus, come attestano chiaramente i dati sulla diffusione del contagio. Vaccinarsi è il modo migliore per tutelarsi dal rischio di contagiare sé stessi e gli altri: per questo è anche un atto che risponde a principi di responsabilità e senso civico. Noi abbiamo chiesto da subito che al personale scolastico fosse riservata una corsia di accesso preferenziale alle vaccinazioni; se il numero dei non vaccinati è ancora alto, lo si deve in gran parte al modo incerto e contraddittorio con cui si sono susseguite informazioni e decisioni circa le tipologie di vaccino da utilizzare. Ora occorre risolvere quelle indecisioni e indicare in modo chiaro come la campagna di vaccinazione può essere portata a termine, includendo tra il personale scolastico anche i tanti precari ai quali va data la stessa possibilità di accesso del personale di ruolo. È auspicabile che non diventi necessario fare ricorso a norme vincolanti, anche se va detto che il rifiuto di vaccinarsi dovrebbe essere legato a comprovate ragioni di natura sanitaria. 
Adottare misure che garantiscano a settembre una ripresa in sicurezza delle attività didattiche in presenza, per tutti gli ordini e gradi di scuola, è senz’altro un’assoluta priorità. Non ci si fermi però soltanto al problema delle vaccinazioni, fondamentale ma non certo unico: servono strutture e organici adeguati, al fine di evitare ogni eccesso di affollamento, va sciolto il nodo del trasporto locale, così come quello dei supporti di natura sanitaria alle scuole. Avere classi meno numerose non serve solo a limitare i rischi di contagio, è condizione necessaria per consentire una personalizzazione della didattica con cui far fronte efficacemente al fabbisogno di recupero dopo due anni scolastici gestiti in evidente sofferenza. Si misurerà proprio su questi aspetti la credibilità degli impegni assunti per restituire alla scuola la giusta centralità.

Roma, 20 luglio 2021

Maddalena Gissi, segretaria generale CISL Scuola

Il ritardo nell’autorizzazione delle assunzioni mette a rischio l’avvio dell’anno scolastico. Una grave responsabilità per l’intero Governo. In allegato i posti vacanti in tutti gli ordini e gradi di scuola (elaborazione CISL Scuola su dati del Ministero dell’Istruzione)

Sulle autorizzazioni per le assunzioni a tempo indeterminato del personale docente il MEF sta accumulando un ritardo inspiegabile, che mette pericolosamente a rischio un obiettivo dichiarato esplicitamente dal presidente Draghi, quello di avere le scuole pronte a partire da subito con tutti gli insegnanti in cattedra. Poiché le nomine in ruolo sono il punto di avvio delle operazioni di nomina, non poterle fare significa rallentare complessivamente una procedura già di per sé abbastanza complessa.
Quali remore hanno al Ministero dell’Economia? Temono un eccesso di assunzioni? Se è così, evidentemente non conoscono affatto i dati su cui dovrebbero ragionare, un quadro che non si discosta granché, purtroppo, da quello assai allarmante dello scorso anno, quando le assunzioni furono meno del 20% di quelle autorizzate. Abbiamo diffuso ripetutamente nelle scorse settimane elaborazioni e tabelle che quei dati ce li descrivono in modo eloquente: 112.691 posti da coprire, di cui 81.940 comuni e 30.751 di sostegno. Per il sostegno, le graduatorie da cui ordinariamente si può assumere in ruolo comprendono complessivamente 19.219 aspiranti, ma la loro distribuzione sul territorio è tutt’altro che omogenea; il numero degli aspiranti è maggiore nei territori in cui ci sono meno posti da coprire, mentre risultano viceversa sguarnite le graduatorie nei territori con il maggior numero di posti scoperti. È una situazione che nemmeno le nuove modalità previste in sede di conversione del decreto sostegni bis (che apre all’assunzione dalle GPS di I fascia) basteranno a risolvere. Peraltro, se non venissero autorizzate in tempi brevi le assunzioni, si vanificherebbe anche questa nuova opportunità di avere posti coperti in modo finalmente stabile.
Analogo discorso può essere fatto sui posti comuni per molte classi di concorso, che specie in alcune aree territoriali vedranno una gran quantità di cattedre da coprire con contratti a tempo determinato. Gli esiti delle prove per le discipline STEM confermano la necessità di riprendere sul reclutamento una discussione non ideologica, ma ancorata precisi dati di realtà, a partire da quello di un ricorso al lavoro precario che sarà ancora una volta abnorme. È un problema che non si può eludere, e che la moltiplicazione dei concorsi non risolve. Un problema che è da tempo oggetto di confronto col Ministero dell’Istruzione, ma che a questo punto merita di essere preso nella giusta considerazione anche a livelli diversi e più alti. Nel frattempo, è chiaro che mancare l’obiettivo di un regolare avvio dell’anno scolastico sarebbe un fallimento su cui sarebbe l’intero Governo a essere chiamato in causa.

Roma, 15 luglio 2021

Maddalena Gissi, segretaria generale CISL Scuola

In allegato i posti vacanti in tutti gli ordini e gradi di scuola (elaborazione CISL Scuola su dati del Ministero dell’Istruzione)

Gissi: sui dati INVALSI non fermiamoci al commento, passiamo alle azioni necessarie

Non sorprendono più di tanto i dati del rapporto INVALSI 2021, che evidenziano come la pandemia abbia avuto ricadute importanti anche sui livelli di apprendimento nelle fasce d’età su cui, come di consueto, viene condotta annualmente l’indagine. Era inevitabile che ciò accadesse, in un contesto segnato da lunghi periodi di sospensione delle attività in presenza, nei quali la didattica a distanza si è rivelata un rimedio solo parziale, nonostante il grande sforzo messo in atto dal mondo della scuola. Può essere casomai sorprendente quanto emerge dall’indagine circa il sostanziale mantenimento dei risultati, rispetto agli anni precedenti, nelle classi della scuola primaria: frutto anche, probabilmente, del fatto che la primaria ha lavorato molto di più in presenza rispetto alla secondaria, ma varrebbe la pena chiedersi, come ha fatto del resto lo stesso Ministro Bianchi, se ciò non sia anche legato ai modelli e agli stili della didattica che caratterizzano quel grado di scuola.
La lettura dei dati INVALSI conferma peraltro consuete fragilità e criticità di un sistema che fatica a intervenire efficacemente e in modo risolutivo su squilibri già tristemente noti, quelli che vedono penalizzate le situazioni di maggior disagio socio economico, sia in ambito familiare che territoriale. Sappiamo bene che si tratta di problemi non generati dalla pandemia, che li ha tuttavia resi ancor più evidenti e gravi, come ci confermano i dati INVALSI. Allora forse vale la pena andare oltre l’analisi e il commento di quei dati, puntando invece l’attenzione su ciò che va messo in campo per dare immediate risposte a ciò che dai dati stessi emerge: ridare al sistema di istruzione la sua funzione di ascensore sociale, eliminare o almeno ridurre disparità così accentuate, selezionando e finalizzando opportunamente le azioni interventi necessarie. Sono gli obiettivi su cui da subito delineare una strategia efficace di intervento e di investimento, utilizzando al meglio le risorse del PNRR e attuando coerentemente ciò che prevede il Piano per la scuola al centro del Paese.

Roma, 15 luglio 2021

Nota DGPER prot. 21317 del 12/07/2021 relativa alla procedura di costituzione degli elenchi aggiuntivi GPS di cui al D.M. 51 del 3 marzo 2021

Ricordiamo che il Ministero fissa i termini della presentazione delle istanze dalle ore 9.00 del giorno 16 luglio 2021 fino alle ore 14.00 del 24 luglio 2021.
Coloro che conseguiranno il titolo di abilitazione successivamente alla data del 24 luglio ma entro il 31 luglio si iscrivono con riserva che sarà sciolta dall’interessato entro il 1 agosto con comunicazione via PEC all’ufficio destinatario dell’istanza di inclusione negli elenchi medesi.

Nota del ministero che fissa i termini per la presentazione delle istanze finalizzate all’inserimento negli elenchi aggiuntivi alle graduatorie provinciali per supplenza GPS di I fascia e corrispondenti graduatorie di istituto di II fascia.

Le domande si possono presentare nel periodo compreso tra il 16 luglio 2021 (h. 9,00) ed il 24 luglio 2021 (h. 14,00).
Hanno titolo a presentare istanza di inserimento coloro che conseguono l’abilitazione o il titolo di specializzazione sul sostegno entro il 31 luglio, termine fissato dal dectreto legge 73/2021.
Coloro che conseguono il titolo successivamente alla data del 24 luglio 2021 si iscriveranno con riserva, che sarà sciolta a seguito di comunicazione via PEC dell’avvenuto conseguimento agli uffici competenti entro il giorno 01 agosto 2021.
Gli aspiranti già iscritti nelle GPS e che richiedano l’inserimento negli elenchi aggiuntivi, dovranno trasmettere la domanda al medesimo Ambito territoriale destinatario della precedente istanza di inclusione.
Gli aspiranti non inseriti in alcuna GPS, oppure collocati in una diversa GPS rispetto a quella per la quale presentano domanda per l’inserimento negli elenchi aggiuntivi, indicheranno nell’istanza anche le sedi prescelte, fino ad un massimo di 20 istituzioni scolastiche, ai fini dell’iscrizione nelle correlate GI di II fascia.