Ieri, lunedì 16 aprile, si è svolto al Miur il secondo incontro sul procedimento di valutazione dei dirigenti scolastici. L’Amministrazione aveva infatti fornito la bozza della “nota esplicativa n. 3”, chiedendo alle organizzazioni sindacali di presentare osservazioni.
Il metodo seguito dall’Amministrazione appare apprezzabile, anche per la più volte dichiarata disponibilità a proseguire il confronto su altri rilevanti e delicatissimi aspetti del procedimento di valutazione, come ad esempio la modalità di costituzione dei nuclei.
Quest’anno scolastico può essere utilizzato pertanto per evitare che in futuro si ripetano le stesse situazioni critiche già più volte segnalate. In questo contesto, la disconnessione dagli effetti economici era assolutamente necessaria per poter procedere senza alcun danno o rischio per i dirigenti scolastici alla revisione e semplificazione del modello.
Se la disconnessione non fosse stata ottenuta, avremmo avuto da quest’anno inevitabilmente la creazione di graduatorie e classificazioni tra i dirigenti, con la relativa assegnazione della retribuzione di risultato senza alcuna garanzia. La Cisl Scuola ha dunque operato per difendere i dirigenti scolastici e non esporli a valutazioni che avrebbero potuto presentare elevate criticità. È invece necessaria una messa a punto del procedimento, prima che possa produrre effetti concreti sulla retribuzione.
I vincoli presenti sono ben noti e derivano fondamentalmente dall’art. 1, comma 93 della legge 107/2015 e dalla direttiva 36/2016, la cui piena applicazione è stata scongiurata solo in extremis con l’accordo raggiunto lo scorso 30 marzo tra Miur, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Flc Cgil e Snals Confsal.
In attesa che il nuovo CCNL d’area intervenga sugli aspetti economici e sulla definizione delle fasce di retribuzione di risultato ai sensi degli artt. 40 e 45 del rinnovato decreto legislativo 165/2001, purtroppo la normativa è in vigore e la Cisl Scuola ritiene che si debba fare di tutto per attenuarne gli effetti e semplificare il modello di valutazione che ne deriva. Evidentemente il nuovo Parlamento potrà definire spazi di modifica del su citato comma 93.
Nelle proposte presentate dall’Amministrazione durante l’incontro di ieri, riteniamo positivi l’accentuazione del protagonismo del dirigente scolastico e il riconoscimento dell’importanza dell’interlocuzione con il nucleo di valutazione. Il dirigente illustrerà al nucleo le azioni professionali messe in atto e l’interlocuzione avverrà in presenza. Il “portfolio” sarà compilabile “on line” a partire dal 20 aprile e le aree rimarranno aperte per consentire di poter aggiornare il documento nel corso dell’anno scolastico.
È stata rivista anche la sezione relativa all’anagrafe professionale e la pubblicazione dei dati potrà avvenire con il consenso del dirigente. Le dimensioni professionali elencate nella sezione dedicata all’autovalutazione sono le stesse per le quali il dirigente scolastico indicherà le azioni professionali. Le azioni da documentare potranno essere da un minimo di quattro ad un massimo di otto. Sono pertanto state eliminate le “aree di processo” presenti nel precedente modello e si è rafforzata la considerazione dei condizionamenti di contesto che il dirigente può elencare e comunicare al nucleo. È stato anche ridotto il numero dei documenti che il dirigente scolastico deve caricare nel sistema. Al termine del processo di valutazione sarà restituito un feedback, con l’obiettivo di contribuire ad indicare punti di forza e di possibile miglioramento dell’azione dirigenziale.
Se alcune difficoltà sono state affrontate e se sono stati introdotti elementi di semplificazione, siamo tuttavia solo all’inizio dell’opera: rimangono aperti alcuni nodi rilevanti, quali la formazione dei nuclei e la definizione dei protocolli di visita, garanzia di trasparenza ed equità nel procedimento. Un problema “scottante” è inoltre costituto dall’interpretazione del criterio relativo “all’apprezzamento dell’operato del dirigente”, previsione anche questa presente nel comma 93.
La Cisl Scuola opererà assiduamente e con perseveranza per affrontare e possibilmente risolvere queste problematicità.