Viterbo Il 14 dicembre 2021 si è svolto, all’hotel Villa Sofia di Viterbo, il settimo congresso provinciale della Cisl scuola, alla presenza di 74 delegati delle varie scuole della provincia, e con la partecipazione di diversi ospiti, pur nel rigoroso rispetto delle norme di sicurezza. Gli ampi locali di cui dispone la struttura ospitante, difatti, consentono il mantenimento della distanza sociale, e tutti i partecipanti hanno avuto accesso agli stessi tramite esibizione del Green pass. Obbligatorio l’uso della mascherina.
I lavori sono stati introdotti dalla relazione del reggente, Vincenzo Alessandro, il quale ha trattato di tutti i temi di maggiore attualità politico-sindacale. Alla presenza dei responsabili viterbesi di Flc Cgil, Paola Grilli, e Uil scuola, Silvia Somigli, Alessandro ha rivendicato le scelte operate dalla Cisl scuola e dalla Cisl confederale in relazione ai due scioperi proclamati dalle altre sigle sindacali, senza la partecipazione della sua organizzazione, il primo, il 10 dicembre, relativo al solo comparto scuola, il secondo, invece, di carattere generale, il 16 dicembre.
Con riferimento al primo sciopero, il reggente della Cisl scuola di Viterbo si è detto relativamente meno preoccupato, in quanto la divisione tra le sigle sindacali del settore scolastico, a suo giudizio, appare essere più fondata su ragioni di ordine contingente, che non di sostanza, essendo riferita all’opportunità di un’azione di sciopero nella fase attuale, prima ancora che la discussione parlamentare sulla legge di bilancio sia entrata nella fase cruciale.
Analoga, invece, la critica alla politica, che, dopo i formali elogi al ruolo svolto dalla scuola nella pandemia, non sembra ora voler stanziare risorse adeguate per un dignitoso rinnovo contrattuale, pure in presenza di un generoso contributo finanziario al funzionamento della scuola, derivante dai fondi Next generation Eu, che sollevano lo Stato da molte preoccupazioni di ordine strutturale circa il funzionamento del sistema scolastico (edilizia scolastica, nuove tecnologie, estensione dei servizi, ecc.).
“Se non ora, quando?” si è chiesto Vincenzo Alessandro, sottolineando che, se esiste un’effettiva volontà politica di rivalutare le retribuzioni della scuola, il momento è questo, e non certo la fase nella quale occorrerà cominciare a restituire la componente debitoria dei fondi europei, che andrà a sommarsi al debito pubblico pregresso.
Più grave la divisione confederale, che investe questioni di strategia sindacale di ampio respiro. Come non considerare, ha sottolineato Vincenzo Alessandro, la natura espansiva della manovra, e il fatto che essa sia fondata su un ampio intervento pubblico, dopo anni di politiche neoliberiste e rigoriste, che, peraltro, non hanno risolto, ma anzi aggravato, la situazione italiana? Si corre il rischio, così operando, di ridare fiato a una visione regressiva dell’economia, tacitata, ma non sconfitta.
Molti altri i contenuti della relazione, di carattere strettamente professionale e scolastico. Ha portato il suo saluto al congresso anche Daniele Peroni, responsabile dell’Ufficio scolastico provinciale di Viterbo. Rinviata l’elezione della nuova segreteria provinciale di Viterbo, per dare modo alla struttura di affrontare in tutta calma il rinnovo delle Rsu, nella prossima primavera.
Cisl Scuola